Categorie: Curiosità

LIVE – Peugeot ad Auto e Moto d’Epoca 2013

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Peugeot Italia è presente, con il suo Club Storico, all’edizione 2013 di Auto e Moto d’Epoca (Fiera di Padova fino al 27 ottobre) per ricordare i trent’anni della 205.

Il momento clou dei festeggiamenti sarà la parata di trenta colorate 205 GTI all’interno della fiera, domenica 27 ottobre. Sullo stand al padiglione 4, i tre decenni del sacré numéro, come è passata alla storia la leggendaria 205, saranno ricordati attraverso tre dei più significativi modelli della gamma sportiva, a cui si aggiunge 208 GTi, loro erede diretta.

205 GTI 1.9 16V Gutmann – E’ la versione elaborata dallo specialista tedesco Gutmann, che applica la testata a 4 valvole del motore che equipaggia la 309 sportiva e elabora sia la meccanica sia la carrozzeria. Rispetto alla versione di serie la potenza passa da 130 a 160 CV. Le sospensioni sono ribassate di 30 mm, i cerchi in lega sono per pneumatici 195/50-15 e una barra duomi in duralluminio rende più reattiva la vettura. L’esemplare esposto a Padova, uno dei dieci venduti in Italia, è stato recuperato e restaurato a cura del Club Storico Peugeot Italia.

205 Turbo 16 “stradale” – Il 23 febbraio 1983 il Leone presenta la 205 T16 da competizione, per la cui omologazione vengono prodotti 200 esemplari numerati stradali. Trazione integrale, quattro cilindri 16 valvole centrale, 1.775 cc, potenza 200 CV a 6.700 giri/min. Le prestazioni sono sorprendenti: velocità massima 210 km/h, accelerazione 0-100 km/h in 6 secondi, il chilometro da fermo in 27 secondi.

205 Turbo 16 Grand Raid – La vettura esposta allo stand di Padova (proveniente da Galerie Peugeot di San Gimignano, in prestito dal Musée de l’Aventure Peugeot‎ di Sochaux) è la numero di serie C226, vincitrice dell’edizione 1988 della mitica Parigi-Dakar con il duo “nordico” Juha Kankkunnen e Juha Piironen.

Questa Grand Raid deriva direttamente dalla 205 Turbo 16 vincitrice del Mondiale Rally nel 1985 e 1986. Le uniche modifiche apportate solo quelle necessarie per adattarla a percorrere in solitudine centinaia di chilometri in pieno deserto. Ad esempio, la vettura è tagliata in due per aggiungere 310 mm dietro ai sedili in modo da far spazio al grosso serbatoio di ben 190 litri. Le carreggiate anteriori e posteriori sono maggiorate di 10 cm e la scocca viene rialzata di 27 cm, permettendo l’alloggiamento di ruote da 16 pollici di ben 73 cm di diametro. Tutto viene rinforzato e talvolta raddoppiato, come le molle e gli ammortizzatori, viene potenziato il circuito di raffreddamento. Il risultato finale è una 205 T 16 più lunga di 338 mm e con un peso a vuoto di 1300 kg.

Viene rivisto anche il motore da 360 CV per aumentarne l’affidabilità e diminuire i consumi, intervento sulla pressione della sovralimentazione (regolandola a 2,2 bar) e sul circuito di raffreddamento ed aumentando la coppia ai bassi regimi.

208 GTi – E’ la discendente diretta delle 205 sportive, di cui raccoglie raccoglie l’eredità – costituita non solo dal glorioso logo GTi ma anche dalla linea compatta ed aggressiva, dalle elevate prestazioni frutto di una meccanica raffinata – riproponendola in chiave attuale per l’utilizzo di materiali pregiati e di dispositivi tecnologicamente d’avanguardia come il touchscreen da 7″ e l’impiego di led negli interni ed esterni che la identificano come la piccola sportiva del terzo millennio. “Cuore pulsante” di 208 GTi è il quattro cilindri benzina 1.6 16V THP 200 CV che è stato la base per la preparazione del propulsore montato sulla protagonista in pista della RCZ Racing Cup e della 208 GTi Peugeot Sport entrambe vincitrici della 24 Ore del Nürburgring nella categoria SP2T.

Guido Casetta

Laureato in Scienze Politiche, sono cresciuto a pane e automobili. Scrivo per professione, guido per passione!

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Guido Casetta

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