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Limite di velocità 30 km/h in città: a cosa serve davvero?

Tempo di lettura: 2 minuti

Sulla linea di città europee come Graz (Austria) anche in Italia è stato introdotto il limite di velocità a 30 km/h nelle aree urbane. E questo nella maggior parte delle città del nostro paese. L’obiettivo principale è senza dubbio quello di migliorare la sicurezza stradale, andando a ridurre la percentuale di incidenti e la loro gravità. Ma ci sono anche altri benefici meno scontati che si aspettano da questa misura. Andiamo a vedere quali sono, concludendo con un paio di nozioni di fisica.

Per carità: nessuno la mattina vuole partire magari 20 minuti o mezz’ora prima perché sa che dovrà andare più piano. Però è pure vero che mettere d’accordo tutti al 100% è da sempre impossibile, così come lo è trovare misure che siano definitive.

Non è facile agire sul problema dell’incidentalità con misure globali e far contenti tutti. Ma, i benefici che stiamo vedendo, sono poco discutibili. E i principi fisici non lo sono affatto.

Benefici limite di velocità 30 km/h in città

Quindi una prevenzione più larga possibile, entro il limite massimo suggerito dal buon senso, può rappresentare un compromesso che farà storcere il naso a qualcuno ma che almeno non glielo farà rompere. Controversie a parte, ridurre i limiti di velocità a 30 km/h offre un sacco di vantaggi, alcuni dei quali sono scontati, altri un po’ meno.

  • Sicurezza stradale per tutti: c’è poco da fare. Se vai più piano hai più tempo per reagire agli imprevisti, che nelle città caotiche come la Capitale per esempio sono all’ordine del giorno. Prova a guidare quotidianamente a Roma: è un percorso a ostacoli piuttosto pericoloso. Riuscendo a mantenere più facilmente la distanza di sicurezza, dai anche tempo alla tua auto di frenare adeguatamente. Questo, insieme alla velocità ridotta, riduce significativamente la possibilità di danneggiare persone, altri veicoli e la tua stessa macchina. Quindi, in caso di incidente, non sarà solo più leggero il tuo cuore, ma anche il conto del meccanico.
  • Riduzione relativa di emissioni e consumi: è vero che con il limite di velocità a 30 km/h si sta di più nel traffico. Ma è anche vero che si evitano frenate e ripartenze continue. Si va più fluidi, insomma, consumando ed emettendo relativamente meno. Quindi, contrariamente alle aspettative, il traffico potrebbe anche essere più scorrevole.
  • Diminuzione dell’inquinamento acustico: si pensa solo all’inquinamento dell’aria ma anche l’inquinamento acustico contribuisce in maniera psicosomatica alla qualità della vita. Auto che vanno più piano fanno meno rumore. E, se tutte sono obbligate ad andare piano e il traffico diventa più scorrevole, forse si potrebbero ridurre i clacson. Difficile ma possibile.

Cosa ci dice la fisica

A favore dei benefici del limite di velocità a 30 km/h in città ci sono anche due dati fisici. Questi spiegano anche perché i limiti non sono a 40 o a 50, ma proprio a 30 km/h.

Da 50 a 30, parlando di numeri e basta, sembra non ci sia tanta differenza. Invece la differenza tra le velocità di 50 e 30 km/h può cambiare la vita.

Infatti l’energia sprigionata durante un impatto a 50 km/h è quadrupla rispetto a quella a 30 km/h. Inoltre, mentre lo spazio di frenata a 30 km/h è di circa 6 metri, a 50 km/h aumenta fino a 16 metri e mezzo.

Redazione Kilobit

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