Attualità

L’idrogeno è il futuro, a sostenerlo è una Casa tedesca

Tempo di lettura: 2 minuti

I veicoli a idrogeno hanno incontrato grandi difficoltà, come la mancanza di infrastrutture e l’elevato costo, mentre le auto elettriche a batteria guadagnano terreno. Toyota ha faticato con la Mirai, ma BMW continua a credere nelle FCEV, puntando su una flotta di iX5 e un’infrastruttura in espansione negli Stati Uniti d’America. Anche Renault esplora l’idrogeno con una nuova Plug-in Hybrid, cercando di combinare efficienza e sostenibilità. Scopriamo meglio perché l’idrogeno, secondo BMW, possa essere la svolta per il futuro della mobilità.

L’ascesa e la caduta dell’idrogeno, ma BMW ci crede ancora

I veicoli a idrogeno hanno vissuto una storia altalenante. Qualche anno fa sembravano il futuro della mobilità, grazie a un sistema di rifornimento simile a quello delle auto tradizionali. Però vari ostacoli hanno rallentato la loro diffusione, minacciando seriamente la sopravvivenza di questa tecnologia.

Toyota è stata una delle prime case automobilistiche a puntare sull’idrogeno, investendo pesantemente sulla Mirai, ma il risultato non è stato entusiasmante. Un esempio è l’Italia, dove nel 2024 è stata venduta una sola Toyota Mirai. Il problema principale è l’insufficienza delle infrastrutture di rifornimento, che non sono mai decollate a livello globale. Inoltre, l’arrivo delle auto elettriche a batteria, sempre più competitive anche nei costi, ha accelerato il declino delle FCEV (Fuel Cell Electric Vehicles).

Nonostante le difficoltà, BMW continua a sviluppare veicoli a idrogeno. L’azienda bavarese ha lanciato una flotta sperimentale di BMW iX5, con l’obiettivo di introdurre un modello commerciale entro il 2028. BMW ha evidenziato tre vantaggi chiave delle FCEV: una rete di infrastrutture in espansione, un migliore bilanciamento del carico energetico e prestazioni superiori in certe condizioni di guida.

Infrastruttura e futuro incerto per l’idrogeno

L’espansione delle infrastrutture riguarda soprattutto gli Stati Uniti d’America, in particolare la California, che vanta oltre 40 stazioni di rifornimento. In molte altre parti del mondo, però, l’idrogeno resta una tecnologia marginale.

Angelo Petrucci

Share
Pubblicato di
Angelo Petrucci
Tag: Bmw

Recent Posts

Urso contro gli Ecobonus: “Sono soldi sprecati”

Adolfo Urso critica l’efficacia degli ecobonus, definendoli un investimento inutile per la produzione automobilistica italiana,…

11 minuti ago

Nuova Jaguar elettrica: la prima foto e cosa sappiamo

Durante le fasi di collaudo in Inghilterra è stata avvistata la nuova Jaguar elettrica, con…

15 minuti ago

“125 Volte FIAT”: al MAUTO le icone del Lingotto

Fino al 4 maggio 2025, i visitatori del Museo Nazionale dell’Automobile di Torino potranno ammirare…

1 giorno ago

BYD Sealion 7: autonomia, motori e prezzi del SUV coupé elettrico

BYD Sealion 7, nuovo SUV elettrico del brand asiatico presentato al Salone di Parigi, è…

1 giorno ago

Quanto può andare forte un’auto cabrio

La Bugatti Mistral, spinta dal celebre motore W16, ha raggiunto i 453,91 km/h, stabilendo un…

1 giorno ago

Nuove strategie per la rinascita Maserati, ecco quali

Maserati, sotto la guida del nuovo CEO Santo Ficili, sta puntando su marketing e personalizzazione…

1 giorno ago