Attualità

L’Europa dice addio alla Volkswagen Polo

Tempo di lettura: 2 minuti

Volkswagen ha annunciato il trasferimento della produzione della Polo dallo stabilimento di Pamplona, in Spagna, al Sudafrica, mentre si prepara a introdurre nuovi modelli elettrici come la Volkswagen ID.2 e la Volkswagen Epiq, attese nel 2026.

Nonostante il fermo della Volkswagen Polo in Spagna, il modello continua a mantenere buone performance di vendita, posizionandosi tra le auto più vendute in Europa. La riorganizzazione della produzione riflette la strategia del brand per affrontare le difficoltà normative e commerciali in un mercato europeo stagnante, caratterizzato da incertezze sulla domanda di veicoli elettrici.

Volkswagen: produzione della Polo in Sudafrica, stop in Spagna

Volkswagen ha deciso di trasferire la produzione della Polo dalla Spagna al Sudafrica, mentre gli impianti iberici si preparano a ospitare nuovi modelli elettrici. La Volkswagen Polo, assemblata a Pamplona dal 1984, vedrà la sua produzione fermarsi per ristrutturare l’impianto, adattandolo all’assemblaggio dei veicoli elettrici Volkswagen ID.2 e Volkswagen Epiq, previsti per il 2026. Entrambi i modelli saranno realizzati sulla piattaforma MEB Entry e progettati come piccoli SUV urbani.

Riorganizzazione della produzione per la Volkswagen Polo

Mentre la Volkswagen Polo si sposta in Sudafrica, la produzione di altri modelli come il B-SUV Volkswagen T-Cross e Volkswagen Taigo rimarrà a Pamplona, dove le tecnologie sono simili a quelle della Volkswagen Polo. Il sito di Kariega, in Sudafrica, continuerà a produrre la Volkswagen Polo e sarà l’unico impianto ad assemblare la versione GTI, destinata ai mercati globali. Inoltre, il sito è noto per la produzione del motore EA111, confermando la sua importanza strategica per il brand tedesco.

Futuro della Volkswagen Polo e normativa Euro 7

Nonostante le incertezze legate alla normativa Euro 7, in vigore dal 2027, la Volkswagen Polo mantiene buone performance di vendita, posizionandosi come l’ottava auto più venduta in Europa nei primi otto mesi del 2024, con circa 90.000 unità vendute. Questa riorganizzazione riflette la strategia di Volkswagen per affrontare le complessità che si stanno presentando a livello normativo e commerciale, mentre si cerca di bilanciare l’introduzione di veicoli elettrici in un mercato europeo stagnante, caratterizzato da una domanda incerta e da una forte dipendenza dagli incentivi statali.

Angelo Petrucci

Share
Pubblicato di
Angelo Petrucci

Recent Posts

Questa Panda costa meno di uno scooter ma non è quella che conosciamo noi

Sembra un giocattolo, ma è una vera auto elettrica. Si chiama Geely Panda Mini EV…

2 mins ago

È ufficiale la buonuscita a Carlos Tavares: cifra milionaria

Carlos Tavares, ex amministratore delegato di Stellantis, riceverà una buonuscita da capogiro: 34 milioni di…

16 mins ago

115 anni del Biscione: Alfa Romeo presenta il logo dell’anniversario

Il 24 giugno 2025 Alfa Romeo spegnerà 115 candeline. Ma più che una celebrazione nostalgica,…

1 hour ago

Elkann: “L’industria dell’auto è a rischio”

John Elkann suona l’allarme: la morsa dei dazi di Trump da una parte, l’ecoterrorismo normativo…

4 hours ago

Kia rilancia il benzina: arriva il 2.5 turbo da oltre 300 CV, anche per le EREV

Mentre molti costruttori puntano tutto sull’elettrico, Kia propone una mossa controcorrente, almeno in apparenza: il…

4 hours ago

Prova Volkswagen Tayron: l’erede della Tiguan Allspace è Diesel, ibrida e molto spaziosa

Con l'arrivo della nuova generazione di Tiguan, Volkswagen non ha voluto dire addio alla Tiguan…

4 hours ago