Amore aperto tra la Scuderia Ferrari e il pilota sul quale si è voluto scommettere tutto, o quasi. Charles Leclerc, entrato nella Scuderia nel 2019 dopo un anno di apprendistato in Sauber, lo sa bene. Essere finito alla corte di Maranello è la realizzazione di un sogno e, nonostante le difficoltà, mai e poi mai vorrebbe simbolicamente riaprire gli occhi da quell’esperienza onirica che invece sta vivendo sulla sua pelle.
Il suo obiettivo è riportare il titolo a Maranello e, considerando l’estensione del contratto almeno fino al 2024, non si tratta di un miraggio. Certo, molto dipenderà dalla competitività della vettura dopo l’introduzione dei regolamenti 2022, dando per scontato che in questa stagione ci sarà da sgomitare per il podio basso e poco più.
Ferrari ha sempre creduto in Charles e lo ha “assunto” nella sua Academy nel 2016, con il chiaro obiettivo di farlo diventare il pilota di punta. All’epoca Leclerc vinse all’esordio in GP3, per poi ripetersi l’anno successivo in Formula 2 al volante della Prema.
A poche ore dal via del Gran Premio dell’Emilia Romagna e del Made in Italy, GP casalingo per la Ferrari quasi come se non più di Monza, il talento monegasco è stato intervistato dal “Giornale” dove è stato toccato il tema del compenso, visto che l’obiettivo è quello di abbassare notevolmente l’ingaggio dei piloti di F1 parallelamente all’introduzione del budget cap.
Così ha parlato Leclerc: “Cosa direi al mio manager se un’altra squadra mi offrisse il doppio? No. Perché la Ferrari è speciale. I soldi sono importanti, ma io credo nel progetto e voglio andare fino in fondo con la squadra che sognavo fin da bambino. Ci voglio provare e quando ho in mente qualcosa voglio arrivare fino in fondo. Non ci sono offerte che tengano: io sto benissimo qui e voglio raggiungere l’obiettivo che mi sono fissato e non me ne andrò fin che non lo avrò raggiunto”.
Come si accennava, il 2021 sarà ancora una stagione per affilare le armi e affinare qualche errore emerso nella non facile stagione 2020. Il diamante grezzo si sta perfezionando e tutti gli italiani sperano che già a partire dalla prima gara del 2022, tra un anno circa, là davanti possa esserci proprio lui a condurre le danze. Difficile dirlo ora, ma vedere l’effetto che ha fatto, specie a Monza 2019, la sua vittoria del GP, darebbe ossigeno puro al mondo degli appassionati italiani e non solo.
Un bagno di umiltà, che non fa mai male, osservando il nuovo arrivato Carlos Sainz: “È davvero fortissimo, da lui c’è da imparare come adatta il proprio stile di guida in base alle diverse situazioni che si ritrova ad affrontare”.
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