Categorie: Curiosità

Le piccole Renault, protagoniste storiche del cambiamento

Tempo di lettura: 3 minuti

In occasione del lancio della Nuova Twingo, ripercorriamo la storia delle piccole di Casa Renault che, hanno accompagnato le evoluzioni della società e sono rimaste nel cuore di chi le ha conosciute.

1946: 4 CV, la prima piccola Renault popolare

La guerra è finita da pochi mesi e l’Europa è in piena ricostruzione. La gente può finalmente pensare al futuro e ritrovare una realtà più serena.
Per chi desidera scorrazzare per le strade e godersi la ritrovata libertà, la 4 CV rappresenta la soluzione ideale. Disegnata clandestinamente durante la guerra dagli ingegneri di Renault, quest’auto con motore posteriore offre spazio sufficiente per una famiglia con relativi bagagli. Il prezzo competitivo consente a un gran numero di persone di acquistare l’auto. La 4CV segnerà gli anni del dopoguerra conquistando un ampio pubblico grazie al suo spirito ironico e alla sua semplicità, dalle classi popolari agli ambienti più borghesi.

 

1961: Renault 4L, la prima “auto da vivere”

Siamo agli inizi del cosiddetto “trentennio glorioso”: l’economia riparte, le innovazioni si moltiplicano e il tenore di vita migliora, con la democratizzazione di nuovi beni strumentali (elettrodomestici, automobili). Le famiglie escono, si godono la vita, viaggiano e desiderano a scoprire il mondo.
Per loro, Renault crea la Renault 4. La 4L diventerà un’auto mitica, con il rivoluzionario e pratico portellone, che consente di ospitare famiglie e bagagli su tutte le strade e in qualunque circostanza. Prima vera “auto da vivere” di Renault, la Renault 4 declinata in oltre otto milioni di unità vendute nel mondo tra il 1961 e gli anni ’90.

1972: Renault 5, lo spirito del ’68

Il 1968 è passato, rivoluzionando totalmente usi e costumi. La maggior parte degli Europei gode di maggiore libertà e diversifica attività e viaggi.
Questo periodo di euforia si interrompe bruscamente nel 1973, con la prima crisi del petrolio, momento ideale per il lancio della Renault 5, con il suo ridottissimo consumo di carburante (4,5 l/100 km a 90 km/h). È una piccola macchina di nuovo genere: accattivante grazie al suo simpatico sorriso, è anche versatile con i paraurti “intelligenti”, in materiale sintetico, che la proteggono nelle manovre. Al lancio, nel 1972, la R5 trova immediatamente il suo pubblico (31% di donne e 35% di giovani trentenni durante il primo anno di commercializzazione) e il suo successo continuerà negli anni. A metà degli anni ’80, Renault sostituirà la R5 con la Supercinque. Prodotta in oltre 8,5 milioni di unità (dal 1972 al 1996), la R5 e la Supercinque si faranno notare sulle strade per molti anni e resteranno nel cuore di tutti coloro che l’hanno incontrata. Avranno anche declinazioni in versioni sportive superdinamiche, destinate a loro volta a diventare dei miti: R5 Alpine e R5 Turbo.

1993: Twingo, l’automobile anticrisi

La crisi continua, l’economia è fortemente destabilizzata (crollo delle Borse) e il prezzo del carburante lievita (guerra del Golfo)… È anche l’epoca della caduta del muro di Berlino, ancora molto recente, che consente all’Europa di immaginare un nuovo futuro. È proprio questa la contraddizione: si vorrebbe sognare ma la realtà quotidiana non lo permette.
Arriva Twingo, una city car rivoluzionaria, che si distacca dai canoni classici dell’automobile. Un’unica motorizzazione, una sola versione e 4 tinte vivaci: Twingo incita al buon umore, persino con il nome, sintesi di Twist, Swing e Tango. La prima piccola monovolume del mercato ha un'”espressione” che suscita allegria e possiede una sagoma unica, che le consente di mostrare un muso molto corto e una lunghezza utile dell’abitacolo di 1,78 m. Il successo della presentazione al Salone dell’Auto di Parigi è senza precedenti: Twingo è la piccola Renault anticrisi. In linea con le sorelle maggiori, sarà adottata da tutte le classi sociali. Grazie alle doti di modularità e versatilità, si adatta a tutte le esigenze ed è a suo agio sia in città che in strada per le vacanze.

Oggi: l’eterno ottimismo di Twingo

In un mondo globalizzato, ognuno ha il diritto di aspirare a distinguersi. Le nuove tecnologie aprono un inedito spazio di espressione e di libertà, dedicato all’esperienza e al gioco.
È in questo mondo, in questa società, in questa città che Nuova Twingo conquisterà il proprio spazio e distribuirà sorrisi. Fun, ultramaneggevole e connessa, sempre piccola all’esterno e grande all’interno, è nata per la città, con il raggio di sterzata di 4,30 m, ineguagliato nella categoria. Ostenta nuovamente delle tinte di carrozzeria vivaci e consentirà a chi la acquista di esprimere il proprio spirito. Nuova Twingo è la degna erede delle piccole di Casa Renault e dell’eterno ottimismo della prima versione. Con una propria personalità, in linea con le antenate, si rivela un'”auto da vivere” innovativa e dal grande cuore.

Come spiega Jean-Louis Loubet, storico e specialista dell’automobile , «i modelli Renault tengono conto prima degli altri di una domanda influenzata dalle evoluzioni della società […]. Renault innova e progetta veicoli che segnano la loro epoca». In qualunque epoca, con le sue city car Renault continua a trasmettere ottimismo e a scrivere la storia.
Appuntamento a settembre per una nuova boccata di freschezza nel paesaggio urbano.

 

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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