Al giorno d’oggi una piattaforma rappresenta circa il 40 % del costo di produzione di un veicolo. Essa raggruppa tutte le funzioni del veicolo, tranne quelle specifiche a un modello di carrozzeria. Su di essa gravitano:
• il pianale
• le sospensioni
• i gruppi motopropulsori
• il cuore dell’architettura elettrica ed elettronica
A partire da una stessa piattaforma, PSA è in grado di sviluppare silhouette molto diverse posizionate su vari segmenti e adattate ai diversi mercati mondiali. Si passa dalle citycar, ai crossover, per arrivare a compatte e grandi SUV.
Nell’ambito dell’attuazione del suo piano strategico Push To Pass, il Pruppo PSA ha razionalizzato il numero delle sue piattaforme a livello mondiale in un’ottica di un’ottimizzazione permanente dei costi di R&D e dei processi industriali e produttivi.
Tale strategia si concretizza, a breve termine, nella produzione di tutte le automobili di Gruppo francese su sole 2 piattaforme “multi-energia” ovvero con differenti combinazioni di alimentazione:
La piattaforma CMP è dedicata alla produzione di tutte le citycar (segmento B), delle berline di ingresso e cuore della gamma (future segmento C) e dei SUV compatti, dei marchi Peugeot, Citroën, DS, Opel e Vauxhall.
Va a completare la piattaforma EMP2 che copre la produzione dei veicoli del segmento C, superiore D e dei SUV medi e grandi.
Pertanto la nuova piattaforma CMP è un punto forte della produzione automobilistica del gruppo PSA perché permette di promuovere la varietà dei modelli, di accelerare i lanci delle nuove varianti e di ottimizzare l’utilizzo delle capacità produttive.
La piattaforma CMP è dotata di una grande modularità, soprattutto in termini di dimensioni (due larghezze di carreggiata, tre passi, tre moduli posteriori e diversi diametri di ruote) e proprio questo permette a PSA di proporre ai suoi clienti una vasta gamma di silhouette (city car, berline, SUV, tre volumi). Questa modularità offre una maggiore libertà stilistica a ciascun marchio del Gruppo, permettendo a ognuno di esprimere appieno la propria identità.
La nuova piattaforma viene progressivamente introdotta a partire da dicembre 2018 nei siti industriali del Gruppo in tutto il mondo, in un tempo record di 2 anni.
I veicoli basati sulla nuova piattaforma CMP sono:
Permette di produrre modelli differenziati nelle principali aree geografiche strategiche di Gruppo: in Europa (Francia, Spagna, Slovacchia), in Asia (Cina), in America Latina (Argentina e Brasile) e in Africa (Marocco, Algeria).
Ad oggi la piattaforma CMP accoglie già i motori termici di ultima generazione dotati dei moderni sistemi antinquinamento: il motore benzina 3 cilindri PureTech (eletto motore dell’anno nel 2018 per il 4° anno consecutivo) e l’ultimo motore diesel 1.5 Blue HDi dotato della tecnologia SCR, in linea con le norme ambientali più severe Euro 6d TEMP, soprattutto in Europa e in Cina.
La stessa piattaforma permette inoltre:
– una diminuzione della resistenza al rotolamento: fino a 2,5 g CO/km grazie all’uso di pneumatici di classe A e alla riduzione degli attriti meccanici sugli assali.
– un’ottimizzazione delle catene di trazione: fino a meno 9 g CO2 /km grazie al miglioramento del rendimento della combustione, al down-sizing alla riduzione degli attriti meccanici, all’allungamento delle trasmissioni e allo Stop & Start sulla versione 1.2 PureTech82.
– una riduzione del peso: fino a 1,2 g CO2/km grazie all’utilizzo di materiali prestazionali come l’acciaio a limite elastico altissimo e ultra-alto (THLE & UHLE), all’acciaio imbutito a caldo, all’alluminio e ai materiali compositi.
– un miglioramento dell’aerodinamica: fino a 1,5 g CO /km grazie al fondo aerodinamico
La piattaforma EMP2, nata e lanciata nel 2013. per la prima volta con Citroën C4 Picasso e Peugeot 308, sarà invece aggiornata e utilizzata, sempre dal 2019, per i veicoli compatti e premium con alimentazione ibrida plug-in, come ad esempio i modelli SUV e CUV con trazione integrale nell’ottica di ridurre i consumi del 40% rispetto ad un veicolo a combustione interna tradizionale. Arriveranno complessivamente ben 7 veicoli che “poggeranno” sulla piattaforma EMP2, tra il 2019 e il 2021.
La piattaforma EMP2 verrà inoltre alleggerita di 25 kg con l’arrivo dei vari aggiornamenti, per una modularità ottimizzata in lunghezza, larghezza e diametro delle ruote. Dal 2019 debutterà quindi la piattaforma EMP2 dotata di motorizzazione benzina plug-in ricaricabile sia con 2 sia con 4 ruote motrici. Le silhouette delle gamme media e alta dei 5 marchi di PSA sono prodotte sulla piattaforma EMP2.
Il gruppo PSA si è impegnato in un’offensiva di elettrificazione dei suoi veicoli a partire dal 2019. I nuovi modelli prodotti su queste due piattaforme saranno disponibili in versione termica, elettrica e ibrida, per accompagnare la transizione energetica.
I modelli al cuore della gamma, fondamentalmente city car, di tutti i marchi PSA sono prodotti sulla piattaforma CMP. A partire dal 2019 questa piattaforma avrà una variante dotata di una catena di trazione elettrica (eCMP). Entro il 2021, Groupe PSA lancerà 7 nuovi veicoli elettrici prodotti sulla piattaforma eCMP. Saranno dotati di un motore elettrico da 100kW (136 CV), di un pack batteria agli ioni di litio da 50kWh e di una pompa di calore. I risparmi di peso varieranno in base ai modelli e alle motorizzazioni.
Grazie alla piattaforma CMP, alcuni modelli termici ed elettrici saranno prodotti sulla stessa linea di montaggio. Per uno stesso modello, i clienti potranno dunque scegliere una versione benzina, diesel o elettrica. Così, la piattaforma CMP permette a PSA di adattarsi con agilità e flessibilità all’evoluzione dei mercati.
Ma questo a PSA non basta, infatti il 100% della gamma PSA sarà elettrificato (ibrido o BEV) entro il 2025 (veicoli prodotti su CMP e EMP2).
Entra quindi in gioco la piattaforma medio-grande EMP2: forte di un’ampia modularità e, nonostante l’inserimento delle batterie per la propulsione ibrida, la piattaforma offrirà il massimo spazio a bordo, senza di conseguenza sacrificare lo spazio dedicato ai passeggeri. Per facilitarne l’utilizzo, inoltre, l’offerta ibrida ricaricabile sarà proposta sui nuovi modelli previsti con un dispositivo di ricarica in 4 ore e un’opzione di ricarica rapida in meno di 2 ore.
Con la nuova generazione, infatti, cambia tutto: sulla EMP2 è possibile ospitare vetture a quattro ruote motrici, fornite dal mix della trazione anteriore data dal motore termico e dalla trazione posteriore da quello elettrico. Il risultato è una potenza complessiva di ben 300 CV, per emissioni di CO2 di 29g/km e 1,3 l/100 km nel ciclo WLTP. Inoltre, il motore elettrico con batteria da 13,2 kWh è in grado di fornire fino a 59 km di autonomia in modalità totalmente elettrica.
Pur mantenendo la piattaforma EMP2 (Efficient Modular Platform), la 3008 GT HYBRID4 adotta un nuovo retrotreno a bracci multipli che aumenta il comfort ma non impatta sull’abitabilità, permettendo di conservare il volume del bagagliaio.
Successivamente alla versione HYBRID4, la gamma elettrificata della Peugeot 3008 sarà completata da una versione HYBRID a due ruote motrici con 225 CV complessivi che sarà introdotta nel mercato nella prima metà del 2020. Quest’ultima abbinerà una motorizzazione benzina PureTech turbo da 180 CV ad un motore elettrico da 110 CV cambio e-EAT8.
La Peugeot 3008 GT HYBRID4, la DS7 E-Tense, e la Citroen C5 Aircross Hybrid sono esempi di queste vetture a 4 e 2 ruote motrici.
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