Attualità

Le Case giapponesi puntano sui carburanti sintetici, ma c’è un problema

Tempo di lettura: 2 minuti

Mentre gran parte dell’industria automobilistica globale accelera verso l’elettrico, un fronte compatto di costruttori giapponesi rilancia con forza una strada alternativa: i carburanti sintetici. Toyota, Mazda, Suzuki, Subaru e Daihatsu ribadiscono con convinzione il ruolo chiave dei motori a combustione alimentati da carburanti sintetici per una mobilità a basse emissioni.

In vista dell’Expo 2025 di Osaka, le cinque case nipponiche, già legate da varie collaborazioni tecnologiche, intendono mostrare concretamente come i carburanti sintetici possano integrarsi nella mobilità quotidiana. Durante l’evento, infatti, i visitatori saranno trasportati su modelli già esistenti in grado di funzionare con una miscela di benzina tradizionale e carburanti sintetici, dimostrando così la fattibilità immediata della soluzione.

La visione giapponese: neutralità carbonica senza rinunciare ai motori termici

Secondo queste aziende, il motore a combustione interna non è un nemico dell’ambiente, ma un alleato potenziale nella transizione ecologica, a patto che venga alimentato con carburanti sintetici prodotti da fonti rinnovabili. Questa strategia si propone come una via intermedia tra la decarbonizzazione e il mantenimento dell’infrastruttura automobilistica esistente.

La posizione ottimista del Giappone contrasta con quella di molti attori europei e nordamericani, che guardano con scetticismo alla scalabilità dei carburanti sintetici. Le attuali tecnologie produttive, infatti, comportano costi elevati e rese ancora limitate, rendendo difficile una diffusione su larga scala nel breve periodo. Uno studio europeo recente ha messo in evidenza numerosi ostacoli tecnici ed economici alla produzione di e-fuel, sottolineando la necessità di ingenti investimenti in ricerca e sviluppo.

Più che una scommessa, una strategia di diversificazione

Quella giapponese non è solo una provocazione nei confronti del “tutto elettrico”, ma una vera e propria strategia industriale. Toyota in particolare, già nota per il suo approccio multiforme alla mobilità sostenibile, continua a investire su tutte le tecnologie disponibili: ibrido, idrogeno, elettrico e ora anche carburanti sintetici. In questo quadro, i motori a combustione alimentati da e-fuel rappresentano una carta in più per raggiungere la neutralità carbonica senza compromettere prestazioni, autonomia e facilità di rifornimento.

Manca un supporto istituzionale

Il potenziale c’è, ma il percorso è ancora lungo. L’adozione dei carburanti sintetici su larga scala richiederà non solo progressi tecnologici, ma anche un deciso supporto normativo e incentivi economici, sia per la produzione che per l’adozione da parte del pubblico, anche considerato il fatto che i costi al litro al momento sono insostenibili per il grande pubblico.

Il messaggio che arriva dal Giappone, però, è chiaro: non bisogna chiudere la porta ai motori termici, ma piuttosto ripensarli in chiave sostenibile. In un mondo automobilistico sempre più polarizzato tra elettrico e combustione, la terza via dei carburanti sintetici potrebbe rivelarsi più attuale di quanto si pensi.

Redazione Autoappassionati.it

Share
Pubblicato di
Redazione Autoappassionati.it

Recent Posts

Subaru porta al debutto mondiale Trailseeker e nuova Solterra

Subaru alza il sipario sul suo futuro a zero emissioni al New York International Auto…

11 hours ago

Il prezzo della benzina è ai minimi dal 2022, ma il petrolio è crollato molto di più

Crolla il petrolio, ma i risparmi alla pompa sono minimi: per il Codacons siamo di…

11 hours ago

Diesel Plug-In Mercedes: l’ibrido che convince aziende e privati?

Un’offerta unica nel panorama automobilistico: Mercedes-Benz rilancia la sua gamma Diesel Plug-In, con vantaggi concreti…

11 hours ago

La SEAT Arona è la prima auto ad utilizzare componenti creati a partire dal riso

Quando si pensa al riso, è facile immaginarlo su una tavola, non certo all’interno di…

13 hours ago

Questa Panda costa meno di uno scooter ma non è quella che conosciamo noi

Sembra un giocattolo, ma è una vera auto elettrica. Si chiama Geely Panda Mini EV…

14 hours ago

È ufficiale la buonuscita a Carlos Tavares: cifra milionaria

Carlos Tavares, ex amministratore delegato di Stellantis, riceverà una buonuscita da capogiro: 34 milioni di…

15 hours ago