Redazione Autoappassionati.it
Quando si parla di affidabilità automobilistica, le opinioni si dividono: c’è chi giura sulla solidità tedesca e chi difende la tradizione italiana. Ma uno studio condotto da ACTRONICS, azienda specializzata nella revisione di componenti elettronici per auto, ha messo nero su bianco quali sono i marchi più riparati in Italia. E i risultati ribaltano alcuni luoghi comuni.
Ford in testa, ma non per forza “meno affidabile”
A guidare la classifica delle marche con il maggior numero di interventi figura Ford, con un notevole 25,39% delle riparazioni effettuate nei centri partner ACTRONICS. Questo dato non va interpretato come una condanna alla qualità del brand americano, quanto piuttosto come un segnale della diffusione dei modelli Ford e di alcune criticità elettroniche ricorrenti — in particolare sui moduli ABS/ESP e sui cruscotti digitali.
Subito dietro, Volkswagen e Mercedes-Benz confermano che anche i marchi premium possono presentare problematiche, specie in ambito elettronico. Seguono Opel e Audi, con FIAT che si colloca al sesto posto, davanti a BMW, Peugeot e Renault.
Si tratta comunque di un’analisi relativa a componenti specifici: lo studio considera soltanto le riparazioni gestite da ACTRONICS, non l’insieme di tutti i guasti o interventi di manutenzione straordinaria.
Le regioni dove si ripara di più: Friuli e Veneto sorpassano Lombardia e Lazio
Se i dati sui marchi sorprendono, ancor più curioso è il quadro territoriale. La regione con il più alto tasso di riparazioni è il Friuli Venezia Giulia, con un indice di 52,2. Un dato che si spiega con le condizioni stradali complesse, il clima rigido e la presenza di percorsi montuosi che sottopongono le auto a stress maggiori.
Segue il Veneto, dove il traffico intenso e la presenza di numerosi veicoli commerciali contribuiscono a far salire il numero di interventi. Anche Trentino-Alto Adige e Toscana si piazzano nella parte alta della classifica, entrambe con un indice di 25,1, mentre Lazio, Lombardia e Campania restano sorprendentemente fuori dalla top 5.
Un dato, questo, che sfata alcuni stereotipi: Roma, Milano e Napoli, spesso citate per traffico e usura urbana, non figurano tra le aree più problematiche dal punto di vista delle riparazioni elettroniche.
Sondrio e Trieste le province “più in officina”
Scendendo nel dettaglio provinciale, è Sondrio a detenere il primato con un indice di 60,6, seguita da Trieste (52,1). La conformazione montuosa della Valtellina e le condizioni climatiche rigide durante l’inverno rappresentano fattori determinanti per l’aumento delle riparazioni.
In Veneto, la provincia di Verona si distingue come snodo strategico del traffico nazionale, con un elevato numero di veicoli in transito ogni giorno. Curiosamente, Bergamo, Varese e le province metropolitane di Roma e Napoli non rientrano tra quelle con i tassi più alti, a conferma di una distribuzione più equilibrata dei guasti nelle aree densamente popolate.
Sardegna e Piemonte: turismo e strade minori alzano i numeri
Un caso a parte è rappresentato da Cagliari, dove il picco di veicoli durante la stagione turistica estiva provoca un aumento delle necessità di manutenzione. Nelle province piemontesi di Biella e Vercelli, invece, le strade provinciali e il traffico misto — tra auto, mezzi agricoli e veicoli industriali — contribuiscono a un’usura superiore della componentistica elettronica.
Come è stato condotto lo studio
ACTRONICS ha elaborato i dati provenienti dai propri centri di revisione, analizzando migliaia di interventi effettuati nel 2024. Le informazioni sono state poi ponderate sulla base della popolazione regionale e provinciale, così da ottenere un quadro realistico del tasso di riparazioni per area geografica.
Il risultato è una fotografia inedita dell’affidabilità automobilistica in Italia: non tanto una classifica dei brand “peggiori”, quanto una mappa delle condizioni d’uso, climatiche e infrastrutturali che incidono realmente sulla vita dei veicoli.
