Le automobili, da ben 130 anni a questa parte, hanno avuto una storia ricca di evoluzioni, cambiamenti, miglioramenti, un mix che ha fatto di questi veicoli uno degli “oggetti” principali con i quali si può toccare con mano il progresso, il futuro. Con la sua continua ed inarrestabile evoluzione, il mondo dell’auto ha avuto diverse protagoniste, alcune di esse sono pronte a raggiungere degli anniversari importanti nel 2023, scopriamo quali sono nella top 10.
L’automobile e l’industria a lei dedicata sono sempre state interessate da continue crescite ed evoluzioni. Un progresso spinto anche da delle grandi rivoluzioni, le quali hanno permesso all’industria automobilistica di rimanere al passo con i tempi e rispondere alle nuove esigenze di mobilità. Alcune automobili, però, sono state capaci di mantenere intatto il fascino che le contraddistingue anche a decenni di distanza. Tra appeal, importanza, prestazioni, bellezza, innovazione cose simili, questi modelli sono ancora oggi fonte di ispirazione per i vari brand. Alcune auto, quindi, hanno fatto scuola e nel 2023 festeggiano anniversari importanti come il raggiungimento di centesimi, decimi, venticinquesimi e cinquantesimi compleanni, insomma, quel che tutti definirebbero “cifra tonda”.
Per alcune di queste auto, si tratta però di un’addio da festeggiare insieme al compleanno.
La media dell’Ovale Blu è pronta a festeggiare il quarto di secolo e, tristemente, il suo addio alle scene. Non c’è più spazio per le “hatchback” e per le compatte, visto che anche la Fiesta è destinata ad abbandonare la scena. Arrivata nel 1998, e subito nominata Car of the Year nel 1999, la Focus è stata prodotta in quattro generazioni e l’ultima prima dell’uscita dal palcoscenico sarà il restyling della quarta.
Nasceva nel 2013 la sportiva del Biscione, auto che ha diviso gli appassionati. La 4C ha segnato il ritorno di una trazione posteriore dopo anni di assenza, ha fatto saltare gli alfisti sul divano quando è stata presentata e li ha fatti sudare quando si scoprì il suo peso contenuto dato dalla monoscocca in carbonio. Certo, non ha fatto grossi volumi ma ancora oggi rappresenta un’auto fortemente gradita dalla massa di appassionati tra cui noi di autoappassionati.it, che l’abbiamo provata in tutte le salse e l’abbiamo anche portata al Teatro Regio di Torino.
Nata dopo che Bentley è stata acquisita dal gruppo Volkswagen, nel 2003 la Continental irrompe sul mercato con una 2+2 e con questo modello segna il distacco definitivo dall’era Rolls-Royce. Sempre tanto lusso, sempre tanta classa, ma ora anche tanta sportività. Nel giro di un ventennio i modelli Bentley diventano quelli che oggi conosciamo grazie a lei che ha aperto letteralmente le danze. Con il suo W12 da 560 CV, toccava i 318 km/h e accellerava da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi.
Entra a listino nel 1998 e, con l’ultima edizione speciale (la TT RS Icon) si prepara a dire addio a un mercato che non la vede più come un oggetto del desiderio. Molto riconoscibile, specie la prima serie, per le sue forme tondeggianti, la TT si è fatta un nome tra le sportive di razza. TT significa Tradition und Technik e la sua prima apparizione risale al Salone di Francoforte 1995, dove venne mostrata sotto forma di concept car. Subito osteggiata dai vertici del gruppo Volkwagen, fu Ferdinand Piech in persona a credere in questo progetto e la storia gli ha dato ragione. Ora, però, è tempo di festeggiare i 25 anni e prepararsi a dire addio per sempre al mondo che tanto ha saputo apprezzarla.
Presentata nel 1922 ma lanciata sul mercato solo nel 1923, la Lancia Labmda entra nel suo centesimo anniversario rappresentando un’epoca ormai lontanissima ma capace di provocare ancora emozioni. Considerata uno dei capolavori del fondatore Vincenzo Lancia, lo studio della Lambda con il suo telaio portante nasce in realtà già nel primissimo primo dopoguerra. Tra le sue grandi innovazioni anche le sospensioni anteriori indipendenti che permisero un miglior controllo dell’assetto sui fondi sconnessi che rappresentavano la maggioranza delle strade di cento anni fa. Rimase in commercio fino al 1931, sostituita dalla Artena.
Come dimenticare la nascita, datata 1998, della citycar smart che ha sconvolto il mondo dell’auto. Ha avuto tantissimo successo in Italia, uno dei mercati dove il brand nato da una costola di Mercedes-Benz si è tolto le maggiori soddisfazioni. Oggi smart è alleata con la cinese Geely e ha appena presentato il primo SUV elettrico #1, ma 25 anni fa portare sul mercato un’auto così tanto compatta, con motore posteriore e due posti secchi, poi divenuti quattro con la forfour, rappresentò ugualmente una rivoluzione su tutta la linea. Totalmente elettrica dal 2020, smart continua a credere di poter idealmente cambiare la mobilità urbana.
La Peugeot 205 da molti è considerata l’alter ego della nostra Fiat Uno. Innegabili sono state le sue imprese in campo sportivo, dove ha vinto il campionato mondiale rally 1985 con Salonen. La sua carriera è durata fino al 1999 e tra le tante serie speciali non possiamo dimenticare la GTi del 1985 con il suo scattante 1.6 da 105 CV così come la storica Rolland Garros del 1990.
Graham Nearn nel 1973, giusto cinquant’anni fa, ebbe l’intuito di acquistare i diritti da Colin Chapman per continuare la carriera della Caterham Seven. Oggi, dopo aver provato la 485 CSR, un’esperienza che va raccontata a dovere nella nostra prova su strada, possiamo dirvi che il buon Graham ci ha visto veramente lungo mezzo secolo fa. Un’auto sportiva unica nel suo genere, un sogno per molti appassionati.
Abbiamo lasciato per ultima un’auto cara a molti italiani. Nel 1993 vedeva la luce la Fiat Punto, ormai scomparsa dai listini da diversi anni. Venduta in oltre 9 milioni di esemplari, è stato un successo globale durato la bellezza di 25 anni, fino al 2018. La prima serie, la 176, venne concepita come erede di un altro mostro sacro come la Fiat Uno. Linee disegnate da Giugiaro, fu un successo incredibile già nei suoi primi anni di commercializzazione. Seguirono la famosa Punto GT e già nel 1994 la Punto Cabrio, prodotta da Bertone con diverse modifiche alla carrozzeria posteriore.
Tristemente nota per essere diventata l’auto sulla quale ha perso la vita James Dean, nel 1953 la Porsche 550 Spyder cambia per sempre il modo di intendere le auto sportive. Fa della leggerezza il suo modus operandi tanto da riuscire a battere auto ben più potenti…e pesanti. Debutta già 70 anni fa in gara imbarazzando la concorrenza. Il suo segreto è il telaio tubolare e la sua carrozzeria profilata dal vento. Forse non tutti sanno che fu la prima auto a montare un alettone: da quel momento questa soluzione sbarcò rapidamente nel mondo del motorsport.
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