Quattro quinti delle Alfa Romeo prodotte, dal 2023 in avanti, lo saranno su commissione, basta stock e parcheggi pieni nelle concessionarie. Cambia la strategia di produzione e vendita in ottica futura di Alfa Romeo. Il biscione adotterà una strategia di vendita denominata “built to order”, vale a dire “costruito su ordinazione”. Tale filosofia porterà il brand italiano a produrre autovetture solo sotto preciso ordine richiesto dal cliente.
A rendere pubblica questa decisione è stato il CEO della casa di Arese in un’intervista al Corriere della Sera. Jean Philippe Imparato ha quindi dichiarato: “Produrremo le auto solo se avremo il cliente finale. A inizio 2021 eravamo al 38% di questa tipologia di produzione, passeremo all’80% nel 2023. Questo consentirà una migliore gestione dei costi a noi e ai concessionari per evitare sprechi. Non dobbiamo produrre auto che non hanno clienti, perché gli stock sono un cancro, nessuna macchina deve restare più di 90 giorni nei parcheggi. La sfida è di fare un controllo molto preciso della produzione. È normale fare auto se si hanno i clienti. Si può decidere in base alla destinazione geografica, producendo ad esempio prima le auto che andranno negli Usa ed in Giappone che hanno tempi di logistica più lunghi. La vita delle fabbriche non cambia, ma c’è più controllo sulla produzione e nella logistica”. Quindi anche dal punto di vista lavorativo, Imparato ha rassicurato tutti di metalmeccanici ed i dipendenti di Alfa Romeo.
Dopo la scelta di non produrre “iPad con un’auto attorno”, che ha fatto discutere, si prepara un’altra rivoluzione nella ristrutturazione che sta mettendo in atto il top manager francese. Sarà una vera e propria rivoluzione che muterà anche il ruolo dei rivenditori, i quali oggi sono vere e proprie aziende che acquistano le auto direttamente dal costruttore, anticipando l’acquisto in denaro contando sulle capacità dei suoi dipendenti di rivendere il prodotto al consumatore. Niente più aziende ma qualcosa di più simile ad agenzie che venderanno veicoli per conto del costruttore guadagnando una percentuale, la classica Fee, per ogni contratto sottoscritto. Così facendo i prezzi di vendita saranno sotto lo stretto controllo del produttore.
La rete di vendita, di conseguenza, verrà quindi completamente riorganizzata e ristrutturata in base al consumo e non sulla produzione.
Autore: Angelo Petrucci
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