Uno dei paesaggi più caratteristici del Piemonte: le Langhe. Immerse nei tipici vigneti, le storiche curve che hanno ospitato il Rally di Alba saranno protagoniste del nostro viaggio. Questi, e tanti altri, sono i motivi che spingono i veri appassionati a trascorrere il fine settimana a bordo della propria auto percorrendo un itinerario tra le colline piemontesi dichiarate Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.
La compagna di avventura nel percorso che abbiamo scelto per questo itinerario è la Alfa Romeo Stelvio 2020, il primo SUV del Biscione che segna l’inizio di un importante capitolo per il Marchio.
Questo percorso nasce con l’intento di coniugare il piacere di guida con la bellezza dei paesaggi e luoghi italiani, cercando le strade più divertenti e scenografiche da percorrere in auto. L’obiettivo principale è quello di valorizzare la sosta in ogni singola tappa, rendendo il viaggio il più coinvolgente possibile e non considerandolo un mero trasferimento da un punto A ad un punto B.
Questa guida vuole dare un consiglio pratico nella pianificazione di un viaggio e, come tale, potrà essere seguita fedelmente oppure utilizzata semplicemente come uno spunto di idee da cui partire.
Se volete dare uno sguardo rapido al nostro percorso trovate in testa all’articolo la cartina interattiva del viaggio. Sulla mappa sono tracciate le strade percorse con la geo-localizzazione delle foto scattate live durante il nostro tour.
Il nostro itinerario si apre dalla città di Pollenzo, una frazione del comune di Bra nota per l’Università di Scienze Gastronomiche, all’interno della quale si trova la Banca del Vino. Per quest’ultima, le visite sono aperte al pubblico (non solo agli studenti) e viene offerta la possibilità di assaporare i sapori delle Langhe grazie alle degustazioni di vino e prodotti locali. Se siete interessati a visitare l’ateneo da remoto, è disponibile un tour virtuale per conoscere le aule e il laboratori.
Il viaggio prosegue in direzione Alba, comune italiano da 31.500 abitanti, noto protagonista a livello economico delle Langhe. Nel 1944, la città ha ottenuto la medaglia d’oro al valor militare grazie alla sua attività nella lotta partigiana durante la Seconda guerra mondiale ed è nota a molti anche con il soprannome di “città delle cento torri”, grazie alle sue innumerevoli strutture che, oramai, sono state abbassate al livello dei tetti oppure incorporate negli edifici. Da vedere, senza dubbio, il Duomo di S. Lorenzo, del XII secolo, e Via Cavour, una delle vie principali con uno stile tipicamente medievale.
Alba è nota il tutto il mondo per la sua enogastronomia, specialmente quando si parla di tartufo. Non è un caso, infatti, che in autunno si svolga la Fiera del Tartufo dove si vendono tartufi provenienti dai boschi di Langhe, Roero e Monferrato. Sempre in tema cucina, ad Alba troviamo dei ristoranti di fama mondiale come il “Piazza Duomo” dello chef Enrico Crippa, che vanta ben 3 stelle Michelin.
Le Langhe sono conosciute in tutto il mondo grazie alle viti e all’esportazione dei vini più buoni al mondo, ma nascondono un altro asso nella manica: la nocciola trilobata IGP. A nota di ciò, la Ferrero, famosa per i suoi prodotti dolciari come Nutella, ha lo stabilimento di produzione proprio ad Alba. Forse è proprio questo il motivo dell’odore di nocciole tostate che si percepisce appena scesi dall’auto.
Cinque chilometri dopo Alba, troviamo il Castello di Grinzane di Cavour, realizzato intorno alla torre centrale XI del secolo. A giugno 2014 questa imponente costruzione ha ricevuto il riconoscimento di Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO, premio comune ad altri paesaggi delle Langhe, del Roero e del Monferrato. All’interno del Castello ha sede l’Enoteca Regionale Piemontese Cavour, costituita nel 1967, dove si potranno degustare e comprare alcune tra le bottiglie più rappresentative di questo territorio. Se siete curiosi di vedere cosa si nasconde al suo interno, potete optare per un tour virtuale attraverso questo LINK. È possibili visitare anche il Museo Etnografico e i Cimeli Cavouriani che si trovano all’interno della struttura. Se siete appassionati di cucina, perché non provare il ristorante “Al Castello” dello chef Marc Lanteri? L’eccellenza gastronomica del locale è stata confermata dalla Guida Rossa Michelin, che ha deciso di assegnargli la Stella Michelin.
La tappa seguente è nei pressi di La Morra, più precisamente in frazione Santa Maria, e vede protagonista la Panchina Gigante Rossa. Salire sopra quest’ultima non è un gioco da ragazzi: l’impressione è quella di sentirsi di nuovo un po’ bambini. La sua posizione strategica regala un panorama degno di una fotografia. Sono oltre 100 le Grandi Panchine di Chris Bangle sparse sul territorio italiano, la maggior parte in Alta Langa.
A meno di cinque minuti di auto si arriva a La Morra, un piccolo comune posizionato sulla cima della collina. Il paesaggio dal punto panoramico è mozzafiato e, se avete una buona vista, potrete intravedere (sulla sinistra) il Cedro del Libano, una maestosa conifera sempreverde situata in cima alla collina del Monfalletto, piantata più di 160 anni fa come simbolo di amore fra due giovani. Piccola curiosità: sulle mura medioevali del paese si trovano delle bottiglie di vino incastonate, vero simbolo del territorio.
Tornando a bordo della Alfa Romeo Stelvio Veloce, proseguiamo verso Sud. Appena superato il centro del paese, al bivio proseguiamo in Strada Fontanazza per raggiungere la Cappella del Barolo. La strada non è adatta a vetture super sportive a causa del fondo non asfaltato. Nel nostro caso, l’Alfa Romeo Stelvio trasmette un ottimo feeling al conducente, riportando allo sterzo ogni singola asperità del manto stradale e mantenendo una motricità ottimale, grazie alla trazione integrale Q4 alla quale abbiamo dedicato un focus tecnico per capirne meglio il funzionamento.
Immersi tra i filari di viti dei vini più pregiati del mondo, troviamo la Cappella di SS. Madonna delle Grazie (Cappella del Barolo). È facile riconoscerla anche da lontano grazie agli sgargianti colori che la caratterizzano. Questa Cappella non è mai stata consacrata ed è divenuta proprietà della famiglia Ceretto nel 1970, insieme a 6 ettari del prestigioso vigneto di Brunate. La sua ristrutturazione è opera degli artisti Sol LeWitt e David Tremlett, che hanno reinterpretato il design in chiave moderna.
Tra le tante strade collinari è facile perdersi e lasciarsi andare, ma a trovare la strada giusta ci pensa il nuovo sistema di infotainment caratterizzato da un display Multitouch da 8,8 pollici. Questo è uno dei punti di forza del restyling dell’Alfa Romeo Stelvio MY2020, che con l’introduzione dei comandi touchscreen, una nuova grafica di funzionamento dell’infotainment e della ricarica wireless si aggiorna in termini di tecnologia.
Superata la Cappella, ci avviamo verso Barolo. Durante il tragitto, è facile riconoscere l’Astemia Pentita, la prima cantina vitivinicola “pop”. Il nome richiama l’esperienza dell’imprenditrice piemontese Sandra Vezza (proprietaria della cantina) che si dichiara pentita della sua vita d’astemia, e decide così di dedicarsi alla produzione vitivinicola. La struttura richiama le forme di due casse da vino fuori scala, proprio a sottolineare la forte appartenenza al territorio. Meno di tre minuti in macchina dividono questa cantina con Barolo, comune di 700 abitanti che conferisce il nome ad uno dei vini più pregiati al mondo.
Il centro del paese è rappresentato dal Castello di Barolo che dal 1982 ospita l’Enoteca Regionale del Barolo ed il Museo del Vino WiMu (Wine Museum). Se il tempo a vostra disposizione lo permette, consigliamo una visita al Museo dei Cavatappi, che offre la possibilità di conoscere l’evoluzione e tutte le curiosità legate a questo semplice, quanto ingegnoso, utensile. Sono oltre 500 esemplari di cavatappi antichi provenienti da tutto il mondo e realizzati a partire dalla seconda metà del 1600. Da non perdere la tappa in una delle tante cantine per una degustazione di tutti i vini locali. I migliori sono il Barolo, il Barbaresco ed il Nebbiolo, ma attenzione alla gradazione alcolica che potrebbe farvi fermare più del dovuto.
Ultima tappa del primo giorno è Monforte d’Alba. Durante il tragitto, abbiamo modo di testare le ottime doti dinamiche dell’Alfa Romeo Stelvio: quello che colpisce di più, infatti, è lo sterzo, preciso ed estremamente comunicativo. Il motore 2,0 litri turbo benzina da 280 CV e 400 Nm di coppia regala molta potenza, addirittura troppa se si considerano i limiti di velocità. Basti pensare che lo 0-100 km/h è coperto in soli 5,7 secondi. Anche a basse andature, però, Stelvio regala divertimento durante la guida grazie all’ottimo telaio e al peso contenuto, considerando la stazza.
A Monforte d’Alba troviamo un’altra Panchina Gigante che ci offre un’ottima vista sul borgo arroccato. Dopo aver parcheggiato l’auto è possibile visitare la Parrocchiale Madonna della Neve e lo scenografico Auditorium Horszowski (prende il nome dal famoso pianista Mieczysław Horszowski, che lo inaugurò con un concerto), un anfiteatro naturale che gode di un’acustica perfetta e che spesso ospita concerti di musica Jazz.
Nel caso il cui il tempo a vostra disposizione lo permetta, potete dividere l’itinerario su due giorni. In questo modo, avrete la possibilità di partecipare ad una visita in una delle tante cantine più famose nel mondo. Ampia la scelta degli Hotel dove fermarsi per una sosta. Nei dintorni di Monforte d’Alba, troviamo l’hotel cinque stelle La Ribezza Boutique, Il Boscareto Resort & Spa e il Réva Resort.
Se avete scelto di fermarvi per una notte, il secondo giorno dell’itinerario vi porta in direzione Bossolasco, denominato “Il paese delle rose, La perla delle Langhe”. Il vero segreto del Paese, infatti, sono le coloratissime rose che compaiono ad ogni angolo di strada. Giugno è il mese migliore per poter godere di questi colori e dei profumi che emanano i fiori, magari proprio nei giorni della festa della fioritura della rose. Da visitare il castello dei Balestrino, situato lungo la strada che conduce a Murazzano, e la parrocchiale, edificio gotico-lombardo del 1400 costruito in pietra.
Seconda tappa di giornata è la città di Dogliani, considerata la capitale delle Langhe sudoccidentali e patria del Dolcetto. La città è divisa in due quartieri: il Borgo ospita la parte moderna di Dogliani, il Castello rappresenta l’antico nucleo medievale delimitato dalla Porta Soprana e dalla Porta Sottana. Nel centro storico troviamo la Chiesa dei Santi Quirico e Paolo, il Palazzo municipale e la Torre Civica. Se doveste intraprendere questo itinerario in primavera, segnaliamo l’Antica fiera della ciliegia, dove Dogliani si apre al turismo offrendo degustazioni ed esposizioni artigianali.
In 20 minuti di auto, si arriva a Cherasco, famosissima per il suo Arco del Belvedere, simbolo dell’ospitalità per la corte ducale. Se viaggiate con bambini, è interessante la visita al Museo della Magia che ospita periodicamente intriganti esibizioni di illusionismo. Da assaggiare i Baci di Cherasco, dolce tipico derivato dal tentativo del pasticcere di dare nuova vita alle nocciole rimaste dalla produzione natalizia di torroni.
Ultima tappa di questo viaggio è Bra, una cittadina da 30.000 abitanti. Nato nel comune di Bra, il movimento Slow Food si pone come obiettivo il diritto di vivere il pasto innanzitutto come un piacere, opponendosi alla forte ondata di fast food e di abitudini frenetiche. In tema fiere, negli anni dispari si svolge “Cheese” che ospita produttori e lavoratori di latte da tutto il mondo. Passeggiando per il centro, si arriva in Piazza Caduti per la libertà incorniciata da Palazzo Comunale, Palazzo Mathis, Palazzo Garrone e dalla chiesa di S. Andrea. Vale la pena visitare anche il complesso della Madonna dei Fiori.
Il viaggio a bordo della Alfa Romeo Stelvio termina qui. Dopo aver gustato tutti i sapori tipici e tradizionali di questo territorio, ci riferiamo all’eccellenze culinarie e agli incantevoli paesaggi che riservano le Langhe, vi consigliamo vivamente di percorrere questo itinerario. Se come nel nostro caso siete accompagnati da una vettura che regala divertimento e grandi emozioni alla guida, il binomio risulta perfetto. Nella speranza di avere dato uno spunto interessante per il vostro viaggio, ci auguriamo che anche voi possiate vivere un’esperienza unica come abbiamo fatto noi. Al prossimo itinerario!
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