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Nuovo logo Lancia: da qui parte la rinascita del brand

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Il Lancia Design Day è stato definito dai vertici della Casa di Borgo San Paolo come l’occasione per mettere in piedi la rinascita dello storico brand torinese. Le parole utilizzate dal CEO Lancia, Luca Napolitano, sono chiare: “Oggi rinasce Lancia”. Lo farà con nuovi modelli, a partire dalla nuova Ypsilon in arrivo nel 2024, ma anche e soprattutto con il nuovo logo Lancia, presentato oggi nella splendida cornice della reggia di Venaria.

Il rinnovato logo Lancia si ispira alla storia della Casa. Riprende infatti stile e layout da quello del 1957, uno dei momenti più floridi della storia del brand torinese. Lancia riparte dalla sua storia, ma si muove verso il futuro. Con il nuovo logo Lancia arriva anche un nuovo posizionamento, che punta a rendere Lancia il primo marchio Premium del Gruppo Stellantis. Cambiano i font e l’indole della Casa, che ora rende la L rovesciata un vero e proprio brand di moda. Scopriamo allora tutto quello che sappiamo sul nuovo logo Lancia, e sul futuro della Casa aspettando i suoi nuovi, attesissimi modelli.

Logo Lancia: ritorno al passato per ritornare nel mondo del lusso e dell’eleganza

Prima di conoscere tutte le novità che coinvolgeranno il rinato marchio torinese, vediamo nel dettaglio il rinnovato logo Lancia. Questo riprende lo stile del passato modernizzando (e non poco) il brand che fino ad oggi ha campeggiato sull’unico modello prodotto dalla Casa, la Ypsilon. Addio quindi al morbido e “siunoso” logo Lancia di oggi. Al suo posto, arriva uno scudo più elegante, raffinato e ispirato al passato, ma con una forte modernità. Nello specifico, i designer del Centro Stile si sono ispirati al logo Lancia del 1957, che ha debuttato quell’anno sulla nuovissima Flaminia. Nello scudetto spiccava una grande lancia che reggeva un drappo con il nome Lancia in bella vista, racchiuso in un volante tondo all’interno dello scudo.

Proprio al logo Lancia del 1957 si ispira il nuovo scudo della Casa torinese, che però modernizza e rende più moderno il marchio nell’entrata della sua nuova era. Non manca la lancia stilizzata, né il drappo o il volante, ormai totalmente stilizzato, all’interno del quale è racchiuso il nome Lancia. Il font, però, è molto moderno e pulito, con un rimando a loghi del passato come la Lambda, lettera greca richiamata dalla forma della lettera A ma soprattutto primo modello moderno di Lancia, che nel 1922 segnò un salto avanti tecnologico enorme.

L’abbinamento cromatico del logo Lancia, tra i dettagli cromati e il classico Blu Lancia di sfondo, rendono immediatamente riconoscibile lo scudo fin dal primo sguardo, senza però giocare unicamente sull’effetto nostalgia. Ovviamente, ad un nuovo logo Lancia dovranno seguire anche novità, nuovi modelli e grandi rivoluzioni rispetto al magro passato recente. La Casa torinese, però, è fiduciosa sul suo futuro. “Oggi rinasce Lancia”: queste le parole del CEO Luca Napolitano presente ai Lancia Design Day, che traccia la strada per il futuro prossimo del brand italiano.

La rinascita oltre al logo Lancia: la “L” diventa brand di moda, e cambia totalmente il posizionamento

Il logo Lancia è infatti il primo passo di un progetto di rinascita e trasformazione che si preannuncia enorme. Abbiamo già parlato in passato del futuro Lancia a livello di modelli, tra il ritorno della Ypsilon nel 2024 (notizia confermata dallo stesso Napolitano durante la conferenza stampa) e di nomi iconici come Delta e Aurelia. A lato della presentazione del concept a dir poco futuristico Lancia Pu Ra Zero, però, c’è stato spazio per le grandi novità che seguiranno alla nascita del nuovo logo Lancia. La Casa torinese infatti sogna in grande, e ha obiettivi ambiziosi per il suo futuro.

L’obiettivo di Lancia è infatti quello di diventare il primo costruttore Premium all’interno di Stellantis, davanti ad Alfa e DS. Lo farà diventando un brand completamente elettrico dal 2028, con il lancio nel 2024 della nuova, attesissima Ypsilon e poi negli anni successivi di modelli più grandi e ricercati. Lancia, però, non si fermerà alla sola produzione di veicoli. Lancia punta infatti anche a diventare un marchio di moda, riprendendo la sua innata eleganza e ricercatezza. Il legame tra Lancia e il mondo della moda è sempre stato forte. Già negli anni ’70 e ’80 erano parecchie le collaborazioni con grandi nomi come Missoni e Poltrona Frau. Negli anni ’90 e ’00, poi, con le stilose Y10 e Ypsilon, poi, si sono sprecate le versioni speciali.

Dalla Fila alla Momo Design passando per la Fendi e la recente Ypsilon Alberta Ferretti, Lancia e la moda sono sempre state legate. Il simbolo di questo debutto nel mondo della moda di Lancia avverrà con l’iconica L del nome, ma rovesciata, un po’ come altri marchi fanno con le loro iniziali. La L rovesciata diventerà il marchio di fabbrica di Lancia nel mondo della moda, che adornerà tutti i prodotti Lancia nel mondo della moda. Tornando al mondo delle auto, la silhouette della Lancia Pu Ra Zero anticipa alcuni stilemi che vedremo sulle Lancia del futuro. Davanti, ad esempio, non ci sarà il nuovo logo Lancia, ma il lettering integrale unito all’inedito “calice“.

Si tratta di una soluzione di design che unisce tre sottili linee a LED ispirate ad un calice, e che riprendono in maniera stilizzata il classico Scudo Lancia da sempre presente all’anteriore. In coda, invece, spicca di nuovo il lettering Lancia esteso e due fari tondi, di chiara ispirazione Stratos. Questi due elementi faranno il loro debutto già sulla Lancia Ypsilon del 2024, con il calice che verrà implementato su tutte le vetture della Casa torinese. A ornare tutte le vetture ci penserà poi il lettering Lancia esteso, con il suo font moderno e allo stesso tempo classico.

E il logo Lancia? Dalle parole di Napolitano, il nuovo scudo sarà “un gioiello che verrà usato sulle vetture”. Il futuro di Lancia quindi parla di moda, di raffinatezza, di soluzioni ricercate e di una voglia di ritorno al vecchio e perduto splendore. Ci riuscirà la “squadra del rinascimento” Lancia a tornare ai grandi fasti del passato? Solo il tempo ce lo potrà dire, ma di sicuro non vedevamo una Lancia così viva e vivace da tanti anni.

Giulio Verdiraimo

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