Prove su strada

Lamborghini Urus 2022: prezzo, configuratore, prova su strada, motore

Tempo di lettura: 7 minuti

Ne ha segnati di record la Lamborghini Urus. Ha cambiato storia e destini della Casa di Sant’Agata Bolognese, ha permesso uno step notevole a livello di risultati finanziari e continua a sorprendere anche noi della stampa specializzata ogni volta che abbiamo la (gradita) occasione di accomodarci nel suo spazioso abitacolo pronti a impugnare il suo volante gradevolmente rifinito con una bandiera italiana. Un’auto fondamentale per la Casa emiliana, erede annunciata della LM002, che ha portato Lamborghini a misurarsi con nuovi mercati, nuove possibilità, diciamo pure un nuovo mondo di possibilità. Come già capitato in passato, abbiamo saputo apprezzare le doti della Lamborghini Urus 2022 sia a livello dinamico, sempre impressionanti, così come il suo comfort grazie alle sospensioni adattive e alle sue innegabili doti di spazio con ben 5,11 metri di lunghezza.

Sotto il cofano, il ben noto 4.0 V8 biturbo da 650 CV, che offre sorrisi a ogni accelerata. Scopriamo dimensioni, interni, motori, prezzi e concorrenti di Lamborghini Urus. 

Esterni e interni Lamborghini Urus 2022: sempre la stessa ricetta, vincente

Se si parla di dimensioni, la Lamborghini Urus è davvero imponente. Questi i riferimenti:

  • Lunghezza Lamborghini Urus 2022: 5,11 metri
  • Larghezza Lamborghini Urus 2022: 2,02 metri
  • Altezza Lamborghini Urus 2022: 1,64 metri
  • Passo Lamborghini Urus 2022: 3,00 metri

Dimensioni sicuramente importanti ma, allo stesso tempo, una silhouette inconfondibile che le permette di dominare letteralmente la strada: la vedi passare, specie con questa livrea sulla quale torniamo nella sezione prezzi e concorrenti, e non puoi in alcun modo rimanere indifferente. Più alta di 40 centimetri di una Huracan, giusto per darvi un riferimento, non può che definirsi il vero e proprio Super SUV. Anche con il model year 2022 conferma questo approccio, e non potrebbe essere altrimenti. Le porte sono senza cornice, l’avantreno è come sempre spiovente e caratterizzato dalle sottili luci a LED, di tipo Full sui gruppi ottici principali. Ruote da 21″ a 23″ non possono che enfatizzare la linea laterale della vettura: ricordiamo che questa è la prima Urus a essere nata per viaggiare alta da terra, e la generosa gommatura aiuta questa percezione.

A livello di novità dal punto di vista estetico, c’è da confermare ciò che è già stato introdotto sul restyling 2021: nella fattispecie, come avremo modo di approfondire nella sezione dedicata, sono entrate a listino le nuove versioni “Capsule”, in due distinte configurazioni, senza dimenticare le configurazioni Ad Personam offerte dalla Casa di Sant’Agata Bolognese specie per quanto riguarda gli interni, con una quasi infinita possibilità di abbinare colori, materiali e stilemi.

Li vedete nella nostra gallery dedicata gli inerni della Lamborghini Urus. Si nota una qualità percepita davvero molto alta, con una tecnologia fresca di lieve facelift che la pone sullo stesso piano delle principali concorrenti. Quadro strumenti da 12,3″, schermo dell’infotainment da 10″ (peccato non sia a sbalzo per non distrarre troppo alla guida) e i migliori materiali per adornare l’abitacolo tra cui l’imprescindibile carbonio che riveste buona parte di plancia e pannelli porta. Piacciono, tanto, il mirino cromato sul volante rifinito in pelle e la bandierina italiana sulla razza inferiore. Sappiamo cosa c’è sotto questa Urus, inutile negare l’evidenza, ma sappiamo anche quanto questo Super SUV abbia in un certo senso cambiato i destini della Casa fondata a Sant’Agata Bolognese nel 1963, e qui si parla di Bel Paese.

Il terzo schermo, più piccolo, permette di comandare la climatizzazione e inserire gli indirizzi muovendo semplicemente il dito indice. Sempre una certezza trovare il “manopolone” (nome tecnico: Tamburo) di scuola aeronautica, per inserire le varie modalità di guida sulle quali torniamo a breve. Altri dettagli come le bocchette d’aerazione esagonali riprendono le linee tese degli esterni. Il “tocco” Audi si nota chiaramente osservando la pulsantiera (alzacristalli in primis) ma solo sedendosi a bordo di Urus si entra in un mondo a sé: guidarlo almeno una volta nella vita è un’esperienza da raccontare. Noi di autoappassionati.it ci siamo saliti più volte negli anni, ma l’emozione è sempre uguale.

Sedendosi dietro, noi avevamo a disposizione la Urus configurata con quattro sedili, quest’ultimi sono ampiamente regolabili al pari di quelli anteriori; al centro il tunnel nonché console multifunzione che permette di sistemare due bottiglie veramente a portata di mano.

Le dimensioni di Lamborghini Urus si concludono con il bagagliaio: 574 i litri di capacità per la versione quattro posti, come la vettura che abbiamo provato, fino a 616 litri nella versione cinque posti. Si arriva a 1.596 litri abbattendo il divanetto, davvero una Lamborghini fuori dal coro sotto questo aspetto. Sul portellone, piace la scritta Lamborghini cromata. Un tocco di stile non indifferente.

Prova su strada Lamborghini Urus 2022: emozioni garantite con questo V8

In attesa dell’arrivo sul mercato del Ferrari Purosangue, sua rivale annunciata ormai da tempo, la Lamborghini Urus incarna l’archetipo del SUV in grado di coniugare sportività e lusso. Le prestazioni sono di altissimo livello, il V8 da 650 CV è in grado di regalare un’eccezionale accelerazione (0/100 km/h in 3.6 secondi) considerando il peso di circa 2.2 tonnellate. Urus infatti vanta il miglior rapporto peso potenza della categoria con 3,38 kg/CV. La spinta del propulsore (che equipaggia anche altre sportive del Gruppo come la Audi RS6) è poderosa e importante grazie ad un’ottima taratura del turbo con un sound da pelle d’oca che ti resta impresso nel cuore.

Le modalità di guida disponibili sono sette (di cui due optional per la guida off-road: Terra e Sabbia), a cui va aggiunta la modalità EGO che consente di personalizzare ogni aspetto della vettura a piacimento del conducente e salvarlo in una modalità ad hoc. La scelta della modalità avviene attraverso lo scenografico “tamburo” posto sulla console centrale attraverso un apposito selettore.

Si potrebbe scrivere un libro su ogni opzione perché i cambiamenti che intervengono sui vari sistemi dinamici della vettura sono davvero rilevanti. In modalità STRADA, l’altezza si adatta in base alla velocità per migliorare il comfort mentre, in modalità SPORT, la Urus si abbassa per assicurare stabilità e precisione a tutte le velocità. In modalità CORSA, la vettura minimizza il rollio ed è ancora più precisa e orientata alle prestazioni. Nelle tre modalità off-road, NEVE, TERRA e SABBIA, la maggiore altezza da terra consente di superare gli ostacoli in tutta sicurezza con barre antirollio che, in curva, assicurano un movimento asimmetrico e indipendente per ottimizzare la trazione. Le sospensioni adattative si adeguano automaticamente alle diverse modalità di guida attraverso il sistema ANIMA, ma possono anche essere interamente personalizzate dal conducente utilizzando la modalità EGO.

Il cambio è l’automatico a otto marce con convertitore di coppia, che in modalità automatica è piuttosto intuitivo e si rapporta in maniera differente in base al profilo di guida selezionato. Aumenta, quindi, il comfort di guida, ma quando si mette il cambio in manuale, i paddle al volante (non troppo grandi), solidali allo sterzo, permettono di cambiare in maniera veloce sia in salita che in scalata di marcia.

Ingresso e uscita di curva sono molto precisi, con la Urus che difficilmente si scompone, neanche quando si affonda il piede sull’acceleratore a metà curva e tantomeno in caso di ingresso ritardato. Bisogna adottare uno stile di guida diverso da ogni altra Lamborghini, ma la sicurezza trasmessa nei cambi di direzione ha una certa familiarità con la Huracan, anche se il comportamento è meno nervoso e più rassicurante. L’auto non va domata perché non è scorbutica da guidare nei cambi di direzione repentini e nelle frenate al limite però si sente che la Urus lotta contro la sua massa; in questo senso aiuta, e non poco, barra stabilizzatrice attiva, capace di “combattere” costantemente contro le masse in gioco, rendendo la Urus comunque molto precisa nel misto. Lo sterzo è perfettamente bilanciato per ogni esigenza: mai troppo pesante, il volante sa comunicare quello che accade sulle ruote, permettendo di divertirsi in maniera genuina.

Non possiamo non menzionare poi il sistema 4×4. Su Urus ovviamente la trazione integrale, rispetto a tutte le altre vetture della gamma Lamborghini, gioca un ruolo importante per la guida in off-road. La trazione integrale propone un differenziale centrale autobloccante Torsen, che assicura i massimi livelli di controllo e agilità in ogni situazione. Di serie, la coppia è ripartita con un rapporto di 40/60 sugli assi anteriore/posteriore indipendenti, con una coppia dinamica massima del 70% davanti o dell’87% dietro, migliorando la trazione sull’asse con il maggiore attrito al suolo. Sulla Urus, la ripartizione attiva della coppia avviene attraverso un differenziale posteriore che permette di distribuire istantaneamente la potenza propulsiva a ogni singola ruota, per migliorare la trazione in base alla modalità di guida, allo stile di guida e all’aderenza sulla strada.

Abbiamo portato la Urus in offroad durante la nostra prova e siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla capacità di dissimulare peso e ingombri anche dove è più difficile, quando l’aderenza è poca e la modalità di guida dedicata diventa una vera e propria marcia in più.

Prezzo e concorrenti Lamborghini Urus 2022

Oggi il prezzo di Lamborghini Urus 2022 parte da 232.490 euro, prezzo cui si somma un’extra per la versione Graphite Capsule (241.052 euro) e Pearl Capsule (249.590 euro). Il motore è sempre il V8 da 650 CV, e non potrebbe essere altrimenti. Prestazioni del tutto simili, quindi, mentre cambia il livello di allestimento che giustifica l’aumento del prezzo della Lamborghini Urus 2022. Si tratta di tre versioni che contano tutte su una buona se non ottima dotazione di serie: schermo dell’infotainment da 10 pollici, quadro strumenti digitale, interni in misto pelle, fari full LED e tutti i sistemi ADAS. Di serie anche freni carboceramici, barre antirollio attive, trazione integrale e ruote posteriori sterzanti. La nostra vettura era in configurazione quattro posti e di colore Bronzo Hypnos con cerchi Nath 22 (Pneumatici estivi PZero) con finiture diamantate e pinze nere. Riguardo al configuratore della Lamborghini Urus 2022, sul sito ufficiale oggi è disponibile solo il configuratore virtuale della nuova versione Performante, uno step avanzato ormai a diversi anni di distanza dall’introduzione di Urus che è avvenuta nel 2017.

Quanto costa la Lamborghini Urus 2022? Il prezzo base è di 232.490 euro, ciò non toglie che le versioni Capsule costano di più e prendendo “spunto” dalla lista optional il prezzo possa sconfinare ben oltre i 250.000 euro. Il configuratore della Lamborghini Urus 2022 permette di allestire la vettura e di ottenere un prezzo più preciso.

Parlando proprio di optional, la lista non è affatto corta come ci si potrebbe aspettare da un prezzo di partenza di questo tipo. Volete un esempio? Il tetto apribile panoramico è in opzione, così come le vernici speciali. Anche la guida autonoma di livello due è in sovrapprezzo, e fa la differenza sui viaggi lunghi in autostrada. In merito alle Urus Capsule, cambia sostanzialmente l’estetica (con colorazioni opache, cerchi fino a 23″), con la Pearl che va a riprendere colori cari alla Marca come il verde acido in una colorazione perlata di grande effetto. La rivale diretta della Lamborghini Urus è l’Audi RS Q8, che condivide motore e telaio con la sorella italiana. Tra le altre rivali Porsche Cayenne, Bentley Bentayga, BMW X5 M, Mercedes GLE 63 AMG, Aston Martin DBX, Maserati Levante Trofeo V8. Ora che Purosangue è stata svelata, però, automaticamente è partita la sfida tra lei e la Urus, poteva essere altrimenti?

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

Share
Pubblicato di
Federico Ferrero

Recent Posts

Prova su strada Dacia Duster Hybrid: ideale in città, ma non solo, ama la guida rilassata

La Dacia Duster si conferma uno dei SUV più attesi, specie considerando il successo ottenuto nel…

32 minuti ago

La prossima Alfa Romeo Tonale nascerà in Francia? Cosa sappiamo

Che per Stellantis non sia un momento facile è chiaro a tutti. Prima le dimissioni,…

16 ore ago

La cinese BYD pronta a sfidare la Ferrari elettrica

Prosegue l’avanzata di BYD. Il marchio cinese di cui abbiamo recentemente raccontato la storia, si…

17 ore ago

Il vero problema dell’auto elettrica è l’autostrada

Batterie, costi, infrastrutture, tecnologia e tanto altro. In questi anni abbiamo parlato di tutte le…

17 ore ago

California, ricarica domestica obbligatoria per diffondere le auto elettriche

Nonostante l’amministrazione Trump che si insedierà alla Casa Bianca tra poco meno di un mese…

20 ore ago

Rover a turbina. Passione a reazione

Nel settembre del 1949 la Rover lanciò sul mercato l’interessante berlina di medie dimensioni P4…

22 ore ago