La casa di Sant’Agata Bolognese ha deciso di rinviare la presentazione del primo modello elettrico della storia di Lamborghini. Nonostante questo progetto fosse stato anticipato dalle forme del concept Lanzador, il primo progetto elettrico non vedrà luce prima del 2029. Il motivo? Come riportato dall’amministratore delegato Stephan Winkelmann per la completa elettrificazione delle sportive i tempi non sono ancora maturi.
Lanzador aveva fatto il suo debutto a sorpresa durante la Monterey Car Week a Pebble Beach, in California proprio dove in passato aveva fatto il debutto la Lamborghini Countach LPI800-4. Insomma, la vettura elettrica di Lamborghini costituisce una vera e propria rivoluzione per la storia della casa del Toro. Il concept Lanzador, che ha anticipato le linee dell’elettrica, sfoggia un design fortemente imparentato con le linee della nuova Revuelto. Il frontale ricorda quello di Revuelto, con i fari a LED posizionati su due livelli ma senza quell’aggressiva “freccia” vista sulla nuova Hypercar di casa Lamborghini. Non mancano poi le parentele anche con altri modelli del SUV Urus che riprendono principalmente l’altezza da terra della vettura.
Un passo indietro da parte di Lamborghini quindi per l’avvicinamento all’elettrico nonostante gran parte delle vetture della gamma siano state elettrificate: la Urus, la Revuelto e la Temerario, infatti, sono diventate negli anni ibride.
Il piano di Lamborghini verso la decarbonizzazione è racchiuso nella strategia Cor Tauri. Questa strategia prevede l’elettrificazione della gamma, oltre ad un impegno concreto per ridurre l’impatto ambientale dei siti produttivi.
L’importanza di questo piano è stata sottolineata dallo stesso Stephan Winkelmann, CEO di Automobili Lamborghini, insieme al Board of Management. L’idea dei vertici è quella di aprire una nuova fase dell’azienda andando a ridurre le emissioni di CO2 su tutta la catena del valore del 40% per vettura entro il 2030 rispetto al 2021.
“Non pensiamo che sia tardi avere un’auto elettrica nel 2029”. Con queste parole il numero uno di Lamborghini ha tolto ogni dubbio rispetto all’arrivo del primo modello elettrico. Gli appassionati, dunque, dovranno ancora attendere per il 100% elettrico che comunque dovrà garantire prestazioni all’altezza del marchio supersportivo emiliano. Lamborghini, peraltro, è sotto stretta osservazione dell’Unione Europea dato che nel 2026 scatterà la clausola di revisione del regolamento che di fatto fermerà la vendita di nuove auto a benzina e diesel nel 2035.
“Pensiamo che questo sia il modo giusto per affrontare il futuro”, ha argomento Winkelmann, aprendo anche all’utilizzo di carburanti sintetici che potrebbero essere un’opportunità concreta per la casa emiliana.
Dopo le rassicurazioni di Ferrari dei giorni scorsi, anche il brand del Toro ha voluto ribadire il suo legame con l’Italia specificando che la produzione non verrà delocalizzata. La precisazione, come per Ferrari, è arrivata ad una domanda diretta rispetto all’effetto che potranno avere eventuali dazi introdotti dal presidente Donald Trump.
“Non possiamo neanche pensare che una Lamborghini venga prodotta al di fuori dell’Italia. O di Sant’Agata”, le parole che hanno sgombrato il campo da ogni dubbio.
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