Non si può non ritenere soddisfatta Lamborghini dopo la sua prima 24 Ore di Le Mans nella classe regina delle Hypercar. La Lamborghini SC63 era chiamata al debutto nella più celebre gara di durata e non ha deluso le attese giungendo in top 10 al termine di una corsa condizionata da un meteo variabile e con il numero record di 23 vetture sullo schieramento di partenza della classe regina. L’equipaggio della numero 63 del Team Lamborghini Iron Lynx, con Mirko Bortolotti, Daniil Kvyat ed Edoardo Mortara al volante, ha chiuso in decima posizione, con un totale di 309 giri completati. Buon piazzamento anche per la #12, guidata da Cairoli, Caldarelli e dall’ex pilota di F1 Romain Grosjean.
Dopo un test estremamente positivo nelle giornate di sabato e domenica, a inizio settimana la numero 63 è stata costretta a sostituire il telaio, a seguito di alcune problematiche riscontrate sulla vettura. Nonostante questa prima difficoltà, l’equipaggio composto da Bortolotti, Kvyat e Mortara si è concentrato a svolgere diversi long-run con pieno carico di benzina e una simulazione di qualifica nelle prime prove libere. Nelle successive prove cronometrate, il traffico causato dalle LMGT3 ha ostacolato Bortolotti, ciò nonostante i grado di realizzare un tempo di 3’25”973 e di ottenere il 14° posto, venendo poi promosso 13° a seguito della sanzione assegnata alla Toyota numero 7. Dopo le qualifiche, l’attenzione dei piloti si è spostata sulla preparazione delle gara nelle ultime tre sessioni di libere.
In gara la #63 è partita con Mortara al volante. Lo svizzero ha battagliato fin dalle primissime fasi di gara e l’adozione di una strategia più conservativa gli ha permesso di evitare diversi contatti con le altre vetture. Dopo un’ora e mezza di gara, è stato il turno di Bortolotti di prendere posto sul sedile del prototipo italiano e, nonostante un pesante scroscio di pioggia, è riuscito a raggiungere la sesta posizione assoluta al termine della seconda ora. Kvyat ha preso in mano il volante nel corso della quinta ora, ma poco dopo l’uscita dalla pit-lane, complice gli pneumatici completamente freddi, ha effettuato un testacoda, privo comunque di conseguenze. Con il sole ormai abbondantemente avviato verso il tramonto, è di nuovo tornato il turno di Mortara di scendere in pista, seguito nella notte dai compagni di squadra Bortolotti e Kvyat. La pioggia è ritornata a investire il circuito francese e ha notevolmente influito sul proseguo della corsa, tanto da chiamare in causa la safety car per ben quattro ore. Alle prime luci dell’alba, al termine del lungo periodo dietro la safety car, il prototipo numero 63 si trovava stabilmente in top-15, senza aver riscontrato problemi a livello di affidabilità e di meccanica.
Rouven Mohr, Lamborghini Chief Technical Officer: “Sono entusiasta del nostro debutto a Le Mans: è stata la prima volta in assoluto di Lamborghini qui alla 24 Ore ed entrambe le vetture hanno terminato la gara e, una di queste, ha addirittura raggiunto la top-10. Inoltre, in LMGT3, abbiamo ottenuto una top-5 con Iron Dames, che conferisce una visibilità maggiore al nostro brand. Congratulazioni a tutti!”
Lotus abbandona il piano per un’elettrificazione totale entro il 2028, annunciando nuovi motori ibridi ad…
Quando sul navigatore imposti come destinazione Maranello non possono che accadere cose belle. Cene al…
Stellantis lancerà tra il 2025 e il 2026 la nuova piattaforma STLA Small, progettata per…
In Europa, Ford taglierà il 14% della sua forza lavoro: a casa 4.000 dipendenti entro…
“Gli incentivi auto sono una droga”: a parlare così, riferendosi al full electric, è stato…
Stellantis registra una costante crescita nei depositi di brevetti, con aumenti significativi sia in Italia…