Il nuovo Codice della Strada 2024 riforma anche le regole sulla guida in stato d’ebbrezza: protagonista l’alcolock, dispositivo (da installare a proprie spese) che può impedire l’accensione del motore dell’auto. Il guidatore, che circola in Italia, prima di accendere il veicolo deve soffiare nell’apparecchio: se viene rilevato un tasso alcolemico nel fiato, il mezzo non si avvia. Facciamo un passo alla volta per capire quali sono le novità, grazie all’aiuto di Valerio Platia (esperto in regole della circolazione, di Confarca).
Ieri come oggi, per i guidatori esperti (oltre tre anni di patente), c’è il limite di mezzo grammo di alcol ogni litro di sangue. Senza conteggiare il taglio di punti della patente, scatta la multa di 543 euro qualora sia stato accertato un valore corrispondente a un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). Più la sospensione della licenza di guida da tre a sei mesi. È la prima fascia.
Il secondo step prevede l’ammenda di 800 euro e l’arresto fino a sei mesi, per un valore superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro. Più lo stop alla patente da sei mesi a un anno.
Terzo livello: 1.500 euro 6.000, arresto da sei mesi a un anno, per un tasso superiore a 1,5 g/l. Più la sospensione della patente da uno a due anni. Se il veicolo appartiene a persona estranea al reato, la durata della sospensione della patente di guida è raddoppiata. La licenza sempre revocata, in caso di recidiva nel biennio. Con la sentenza di condanna o di applicazione della pena su richiesta delle parti, è disposta la confisca del veicolo con il quale è stato commesso il reato, salvo che appartenga ad altri.
Appena il Codice della Strada 2024 sarà in vigore (fra qualche settimana), entro sei mesi con un decreto del ministero delle Infrastrutture verrà introdotto l’alcolock. Termine non perentorio: passerà quindi parecchio tempo. Magari anni. Infatti, il dicastero deve definire le caratteristiche del dispositivo di blocco, le modalità di installazione e le officine autorizzate al montaggio dello stesso. Ogni apparecchio dovrà essere munito di un sigillo che ne impedisca l’alterazione o la manomissione dopo l’installazione.
I guai riguardano chi verrà pizzicato nella seconda fascia, ossia con un valore superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro, e nella terza (oltre 1,5 g/l). È una fake la pseudo news in base alla quale scatta subito l’obbligo di alcolock. In realtà, la procedura è lunga: la sintetizziamo in tre passi.
Uno, multa delle Forze dell’ordine.
Due, decreto di condanna (sentenza del giudice).
Tre, duplicato della patente (rilasciata in Italia) del conducente a carico del quale siano accertate le violazioni che costituiscono reato (tasso alcolemico tra 0,8 e 1,5 g/l e superiore a 1,5 g/l): qui vengono apposti i codici unionali dal Prefetto che dispone la revisione della licenza. Ossia Codice 68 “Limitazione dell’uso – Niente alcool”. E Codice 69 ““Limitazione dell’uso – Limitata alla guida di veicoli dotati di un dispositivo alcolock”.
I codici sulla patente sono apposti dal prefetto, il quale dispone la revisione della licenza e il conseguente duplicato. L’indicazione di resta per due anni in seconda fascia: tra 0,8 e 1,5 g/l. Per tre anni in terza fascia: sopra i 1,5 grammi per litro. O un tempo maggiore se lo decide la commissione medica competente per i rinnovi della patente.
Il conducente che circola in condizioni diverse da quelle indicate dai codici unionali paga sanzioni stabilite dall’articolo 125 commi 3 e 5 del Codice della Strada: 158 euro e sospensione della patente da uno a sei mesi. Multa doppia sa chi circola (con tasso alcolemico tra 0,1 e 0,5 g/l) alla guida di un veicolo a motore sprovvisto del dispositivo alcolock; o con dispositivo alterato, manomesso, non funzionante o dal quale siano stati rimossi i sigilli.
Ricordiamo che invece i neopatentati (in questo caso, chi ha la patente da meno di tre anni) non possono bere neppure un goccio di alcol prima di guidare: è la tolleranza zero.
Autore: Mr. Limone
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