In Europa, Ford taglierà il 14% della sua forza lavoro: a casa 4.000 dipendenti entro il 31 dicembre 2027. Il motivo? Le sue auto elettriche vengono vendute davvero poco, in un contesto generalizzato di domanda di full electric in calo. Per giunta, senza l’aiuto di incentivi statali (Italia e Germania per prime), e con una rete infrastrutturale di punti di ricarica ancora deficitaria su larga scala.
La Casa cita, come fattori paralizzanti, anche i venti contrari dell’economia, la pressione derivante dall’aumento della concorrenza, le multe di Bruxelles per le aziende che sforano a livello di emissioni CO2. L’aggressività dei Marchi cinesi, che sfornano modelli a tutto spiano con elevati contenuti tecnologici, sta tramortendo i Gruppi auto tradizionali: da vedere se e come i dazi UE possano arginare l’avanzata del Dragone.
La sforbiciata riguarda UE più Gran Bretagna, e la decurtazione più importante avverrà in Germania, dove sarà consultati i rappresentanti dei dipendenti. Certo che la sinistra verde tedesca, dopo aver spinto per l’elettrico europeo, adesso deve fronteggiare lo tsunami della crisi VW e di tutti gli altri costruttori, più l’indotto: in che modo, non è dato sapere. La Commissione di Bruxelles, per via di una maggioranza traballante, tuttora non esiste, a complicare un quadro drammatico. Pertanto, addio a 2.900 posti di lavoro in terra teutonica, 800 in Gran Bretagna e 300 altrove nel vecchio contienente. Dove Ford ha 28.000 dipendenti (174.000 in tutto il mondo).
Sempre nel Vecchio Continente, Ford ridurrà la produzione dei SUV elettrici Explorer e Capri: meno ore di lavoro a Colonia, dove si sfornano i due modelli. Le attese erano elevate, forse con stime formulate quando gli ecobonus statali creavano illusioni.
Le vendite Ford sono diminuite del 15,3% nei primi nove mesi del 2024 rispetto allo stesso periodo del 2023. Ma è pure il futuro a preoccupare. La quota di mercato dell’azienda si è ridotta dal 3,5% al 3%. La società USA, con sede a Dearborn, Michigan, ha visto l’utile netto aziendale scendere del 26% a 892 milioni di dollari nel terzo trimestre, poiché ha impiegato un miliardo di in spese contabili: obiettivo, svalutare le attività per un SUV elettrico a tre file annullato.
Per Ford, il 2025 segnerà il 100° anniversario di attività in Germania: c’è tanta nostalgia, specie fra cittadini e lavoratori, ma anche fra i consumatori, quando le sue auto termiche a prezzi ragionevoli furoreggiavano in Europa. Chissà che pure qualche politico della sinistra tedesca cominci ad avere il magone…
Autore: Mr. Limone
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