Al momento del lancio che avverrà a breve, la nuova XC90 di Volvo Cars offrirà un mix senza eguali di potenza e consumi ridotti. Questa sette posti con trazione integrale eroga infatti una potenza fino a 400 CV, seppur con emissioni di CO2 di circa 60 g/km (ciclo di omologazione NEDC). Non è mai esistito un SUV in grado di garantire una potenza simile con un motore così ‘pulito’.
“Quando si guida una nuova XC90 non è necessario scendere a compromessi,” ha dichiarato Peter Mertens, Senior Vice President Ricerca & Sviluppo di Volvo Car Group. “In passato si doveva scegliere se avere un motore potente o basse emissioni di CO2, con la nuova XC90 invece si possono avere entrambe le cose.»
Per la nuova XC90 è disponibile una serie di motori Drive-E, tutti in grado di fornire un’eccellente combinazione di prestazioni ed economia dei consumi. Il principale tratto distintivo della famiglia di motori Drive-E è che sono tutti a quattro cilindri.
«Con i nostri nuovi propulsori Drive-E abbiamo creato una famiglia di motori diesel e benzina intelligenti con curve di potenza che consentono una guida entusiasmante e dinamica garantendo consumi assolutamente imbattibili,» aggiunge Mertens. “Con sette passeggeri, le emissioni di anidride carbonica per persona e per chilometro percorso della nuova XC90 risultano eccezionalmente contenute.»
II rendimento in termini di CO2 della nuova XC90 andrà a rafforzare la leadership di Volvo Car quando si tratterà di introdurre sul mercato altre tecnologie a basso impatto ambientale. Stando ai dati monitorati da ACEA – Associazione dei Costruttori Europei di Automobili, Volvo Car Group ha realizzato i migliori risultati del settore automobilistico riducendo dell’8,4% le emissioni medie della flotta dal 2012 al 2013.
La tecnologia Twin Engine
Volvo ha fatto sì che un motore a quattro cilindri riuscisse ad offrire tutto il piacere di guida tipico di un motore di cilindrata superiore, in modo di gran lunga più efficiente ed ecologico. In futuro, i motori Drive-E verranno gradualmente introdotti sull’intera gamma di prodotti a marchio Volvo.
Per la nuova XC90, il modello top di gamma ‘Twin Engine’ sarà contrassegnato dall’emblema ‘T8’ e si proporrà come un sistema ‘tre in uno’, ovvero elettrico plug-in, ibrido e altamente prestazionale.
Per la guida normale viene selezionata per default la modalità ibrida. Questa utilizza un quattro cilindri Drive-E turbo sovra-alimentato da 2 litri a benzina che trasmette potenza alle ruote anteriori e un motore elettrico da 80 CV (60 kW) che aziona le ruote posteriori.
Il compressore collegato meccanicamente viene utilizzato per sfruttare al meglio la potenza ai bassi regimi e creare un forte effetto di aspirazione naturale del motore, mentre il turbo si attiva quando il flusso dell’aria aumenta. Il motore elettrico sulle ruote posteriori eroga invece una coppia immediata.
Semplicemente azionando un tasto, il conducente può passare alla modalità esclusivamente elettrica, con un’autonomia di circa 40 chilometri, silenziosa e priva di emissioni, per circolare nei centri urbani e, quando necessario, tornare immediatamente alla capacità “combinata”- motore a benzina ed elettrico, che insieme arrivano a sviluppare circa 400 CV di potenza e 640 Nm di coppia.
Una gamma completa di altri motori
La gamma offre anche due varianti a benzina. Il primo è il motore turbo T6 con super-alimentatore e turbo, che sviluppa una potenza di 320 CV e una coppia massima di 400 Nm. Il secondo è un T5 da 254 CV e coppia di 350 Nm.
Non solo non si è scesi a compromessi in termini di prestazioni o efficienza dei consumi, ma la nuova tecnologia SPA (Architettura di Prodotto Scalabile) sviluppata da Volvo Cars per la realizzazione dei elai consente inoltre una flessibilità di gran lunga maggiore all’interno dell’auto. Le altre case automobilistiche incontrano difficoltà nell’integrare l’ingombrante pacco batteria all’interno di un abitacolo che cercano di mantenere lussuoso e spazioso, sfida che Volvo è riuscita a superare brillantemente.
“Poiché la nostra nuova tecnologia SPA è stata concepita sin da subito per l’integrazione delle tecnologie di elettrificazione, l’installazione del gruppo Twin Engine non implica riduzioni della capacità di carico né dello spazio per gli occupanti,” spiega Mertens.
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