Curiosità

La storia Opel: una lunga scalata dalla Lutzmann alla Corsa in 121 anni

Tempo di lettura: 3 minuti

La storia Opel ripercorre un cammino di 121 anni, ricorda le sue ammiraglie e gli importanti obiettivi raggiunti, toccando la memoria degli appassionati, dalla Lutzmann alla nuova Opel Corsa.

È il 1899: la casa di Rüsselsheim affronta i primi passi nel mondo automobilistico. All’inizio della produzione Opel produceva, pensate, solo 11 unità all’anno.

7 anni più tardi, nel 1906, la millesima Opel usciva dagli stabilimenti e nel 1912 fu la volta del decimillesimo esemplare, una Opel 20/100 HP. I primi risultati d’orgoglio da segnare sull’albo della storia Opel.

Opel Kapitan celebra 1 milione durante la guerra

La milionesima autovettura nella storia Opel è stata una berlina Kapitan, costruita nell’ottobre 1940, pochi giorni prima dell’interruzione della produzione.

Il modello era dotato di un 6 cilindri. Oltre alla carrozzeria a scocca portante, la Opel Kapitan aveva sospensioni anteriori indipendenti, ammortizzatori idraulici, riscaldamento ad acqua con ventilatore elettrico e bocchette per disappannare il parabrezza.

Non dimentichiamo le “fessure per il suono” (autoradio e amplificatori) che, come spiegava il catalogo dell’epoca, erano le “uscite” per la “fonte del suono“.

Il 9 novembre 1956 un’altra Kapitan fu il traguardo dei 2 milioni per la storia Opel. Aveva una carrozzeria in stile americano, nuove sospensioni, paraurti, profili decorativi e coprimozzi cromati, un originale frontale a “bocca di pescecane”.

La storia Opel negli anni ’80: una Senator a 20 milioni

Il 25 maggio 1983 una Opel Senator CD d’argento segna la meta di 20 milioni di auto costruite. Realizzata sulla stessa piattaforma della Rekord (con la quale condivide somiglianze tecniche ed estetiche) la Opel Senator era più lunga e spaziosa.

La Senator presentava un frontale più largo e alcuni accorgimenti personalizzanti: le cromature, la nuova mascherina, l’arretramento del terzo montante e il terzo finestrino laterale. Era inizialmente offerta con una gamma di propulsori a 6 cilindri che comprendeva un 2.800 da 140 CV e un 3.0 litri a carburatori da 150 CV oppure ad iniezione da 180 CV.

Opel Omega a 25 milioni: un modello di nuova tendenza

Il 23 Febbraio 1989 una Opel Omega-A 3.0 Station Wagon argento sigla la 25 milionesima auto di casa Opel.

La prima serie di Opel Omega era un indice di inversione di tendenza. Il frontale spiovente, le fiancate lisce, i finestrini avvolgenti creavano una forma molto slanciata.

Cinque anni più tardi, il 25 Aprile 1994, una Opel Omega-B MV6 fu la 30 milionesima auto della storia Opel. Il 2 dicembre 1999 la Casa tedesca festeggiò un secolo di produzione automobilistica costruendo la sua 50 milionesima automobile (una Opel Omega-B)

  • La prima serie (Opel Omega-A, 1986-1994) si rivolgeva sia al tradizionale cliente Opel Rekord che ad un pubblico dinamico. Fu proposta con motorizzazioni a benzina di 1.800 e 2.000 cc e 2.300 Diesel e turbodiesel, sia con 6 cilindri 3.000 a 12 e 24 valvole da 177 CV e 204 CV (senza dimenticare la spettacolare versione realizzata nel 1989 in collaborazione con la Lotus)
  • La seconda serie (Opel Omega-B, 1994-2003) era l’alternativa ad alcuni modelli di prestigio. Linee più morbide e arrotondate, motorizzazioni di 2.000-3.000 benzina e turbodiesel. Tra queste spiccavano un 6 cilindri in linea da 130 CV, un 2.000 ad iniezione diretta di gasolio e un 3.000 V6 a benzina da 210 CV

La storia Opel continua: oggi è il turno di Corsa-e

Di traguardo in traguardo continua ad essere scritta la storia Opel. Arriviamo al 2020, anno del lancio di Opel Corsa-e, con i suoi 337 km di autonomia e la batteria da 50 kWh, ricaricabile fino all’80% della sua capacità in 30 minuti.

Una visione Opel elettrica che offre tre modalità di guida: Normal, Eco e Sport per prediligere efficienza o dinamismo e sportività. Con una potenza di 100 kW e una coppia massima di 260 Nm.

Sulla nuova Opel Corsa-e si sottolinea tecnologia e assistenza alla guida:

  • fari anteriori adattivi Intellilux LED matrix. Otto moduli a LED sono controllati dalla telecamera anteriore e adattano il fascio di luce in base al traffico e all’ambiente
  • allerta incidente con frenata automatica di emergenza e riconoscimento pedoni, attivo tra i 5 e gli 85 km/h
  • riconoscimento cartelli stradali
  • cruise control basato su radar
  • sistema di protezione della fiancata Flank guard, basato su sensori
  • sistema di mantenimento della corsia di marcia e quello di centraggio
  • allerta angolo cieco laterale
  • retrocamera con visione a 180 gradi

La gamma elettrica continua la storia Opel e dovrà continuare ad essere all’altezza delle vecchie ammiraglie che hanno segnato la storia del Marchio.

Simone Arnulfo

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Simone Arnulfo
Tag: Opel

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