La Hyundai Kona N deride la storica Fiat Panda [VIDEO]

Nello spot di lancio il nuovo B-SUV coreano in versione vitaminizzata sfreccia a tutta velocità accanto a una Panda del portapizze rimasta in panne.

Se ne parlava da giorni e il momento tanto atteso è arrivato. La Casa coreana ha finalmente svelato la versione al peperoncino del suo SUV di successo. Stiamo parlando della Hyundai Kona N, un B-SUV ad alte prestazioni in grado di erogare la bellezza di 280 CV e che saprà far divertire tutti i suoi fortunati possessori.

La tanto attesa conferenza di lancio con il classico video teaser si è però trasformata da un momento di massima euforia in un vero e proprio flop mediatico o per lo meno in una caduta di stile che forse si poteva evitare. Guardando con attenzione il video di lancio diffuso alla presentazione stampa, si osserva la rombante Kona N prendere in giro nientemeno che la mitica e storica Fiat Panda prima serie.

Nella clip la Hyundai Kona N sfreccia a tutta birra di fianco a una povera Fiat Panda del portapizze in panne sul ciglio della strada. A quel punto inizia il divertente siparietto, con il testimonial di Hyundai che aiuta il povero portapizze lasciato a piedi dalla sua Panda, portandolo a fare un giro sulla nuova Kona N e facendogli apprezzare a pieno tutte le doti di handling, accelerazione e frenata del piccolo e terribile SUV.

La clip prosegue ripercorrendo le tappe di sviluppo della gamma più sportiva di Hyundai e vede il pilota (N-Man) divertirsi al volante del nuovo SUV estremo coreano, dapprima in pista e poi per strada. Non crediamo vi sia stata alcuna minima intenzione di sfida o di deridere la storica Fiat Panda. Quello che è certo è che questa scena può essere vista come una sorta di caduta di stile da parte della Casa coreana che non è di certo andata a genio alla Casa torinese come a molti suoi estimatori.

Primo fra tutti Lapo Elkann che su Twitter si è scagliato contro il video di presentazione della Hyundai Kona N, pubblicando queste precise parole e lanciando l’hashtag #IoSonoPanda.

Ecco il video “incriminato”