Cosa sia successo in quel giro di installazione che avrebbe dovuto portare la Ferrari SF21 n.16 a schierarsi là, in quella pole position che buona probabilità si sarebbe potuta trasformare in una vittoria, la prima nel Principato dopo 4 anni, forse non lo sapremo mai.
Intervenuto ai microfoni di Mara Sangiorgio, il poleman, poi crashman Charles Leclerc è apparso quasi infastidito quando la brava giornalista lo ha punzecchiato chiedendo la relazione tra il suo incidente e il guaio occorso nel giro di schieramento. La risposta di Charles può essere interpretata come un io ho sbattuto a destra, il guaio al semiasse è avvenuto a sinistra (ma, si sa, negli urti laterali non bisogna dare nulla per scontato) o un bravi ai meccanici ma io l’ho messa a muro al sabato (le sue parole esatte), la macchina è stata messa apparentemente a posto (complice un tweet della Scuderia che forse poteva essere evitato) ma il guaio, e che guaio, si è poi presentato solo una volta avviata la vettura e percorsi i primi metri.
Da una parte è giusto chiedersi può una squadra come la Ferrari incappare in una svista del genere vista la quantità di dati che si ha a disposizione e può esserci stato l’errore umano? Ricordiamo una vittoria persa da Ricciardo ai box, era il 2016, perchè non si trovava la gomma per la sua Red Bull al pit, quindi tutto può essere successo.
Peccato che il DNS di Leclerc sia capitato nella giornata più sbagliata: Sainz si è dimostrato competitivo e, nonostante non sia mai stato in grado di impensierire seriamente il vincitore Verstappen, ora leader del mondiale, il suo secondo posto profuma di ottimismo. Montecarlo è una pista anomala ma fin dal giovedì la Ferrari ha dimostrato di esserci, vedremo se anche a Baku lo stato di forma verrà confermato.
Mercedes è incappata in una giornata storta ma sui lunghi rettilinei dell’Azerbaijan tornerà alla carica come non mai, mentre almeno una delle due Red Bull è al momento imprendibile. Vediamo, però, cosa hanno dichiarato i piloti Ferrari, letteralmente soddisfatti a metà. Bello il gesto sportivo di Leclerc che è subito andato ad abbracciare Sainz per poi seguire il podio insieme ai meccanici Ferrari. Immagini che fanno comunque bene al morale della truppa rossa.
Carlos Sainz: “Primo podio in Ferrari, e a Monaco per giunta: è una sensazione incredibile che non scorderò mai! Eravamo consapevoli ci potevamo giocare uno dei tre gradini, perché oggi avevamo un gran passo, e abbiamo gestito perfettamente la gara. Un po’ di amaro rimane, tuttavia. Mi dispiace davvero per Charles e per l’intero team. Tutti quanti, qui in circuito e a casa a Maranello, ce la stiamo mettendo tutta per essere competitivi e tornare a lottare per i primi posti. È stato davvero un peccato non poter combattere con due macchine. Dal mio punto di vista, sono naturalmente felicissimo con il secondo posto di oggi, perché era il massimo a cui potevamo aspirare considerata la posizione di partenza. Ci manca ancora l’ultimo tassello, quello a cui tutti aspiriamo, ma se continuiamo a spingere così ci arriveremo presto! Forza Ferrari!“
Charles Leclerc: “Giornata dura oggi. Sono dispiaciuto per tutta la squadra.
Dopo l’incidente in qualifica i meccanici avevano fatto un gran lavoro facendo del loro meglio per rimettere la mia vcettura in pista per la gara. Io ero molto carico pensando che avremmo potuto giocarci la vittoria qui. Sfortunatamente non è stato possibile.
Non essere stato in grado di schierarmi al via è stato un boccone amaro da buttare giù, specialmente perché si trattava della mia gara di casa. Per questo ho ceduto un po’ all’emozione quando ho capito che c’era qualcosa che non andava in macchina. Dobbiamo ancora aspettare di vedere l’esito di tutte le analisi per capire esattamente l’origine del problema. Nel complesso, comunque, questo è stato un buon weekend per la squadra. Carlos è stato veloce e costante e sono molto felice per lui e per il team per il suo primo podio con la Scuderia. Dopo una stagione decisamente difficile nel 2020, questo è un risultato che ci ripaga degli sforzi fatti sia in pista che a Maranello. Credo che il team se lo sia pienamente meritato.“
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