La fabbrica Maserati di Grugliasco è in vendita. Lo stabilimento ex Bertone oggi noto come AGAP, “Avvocato Giovanni Agnelli Plant”, è comparso, a sorpresa, in un annuncio sul celebre portale Immobiliare.it. Non capita tutti i giorni di trovare qualcosa di simile su una delle più conosciute piattaforme di compravendita immobiliare in Italia, eppure durante nelle ultime ore è stata pubblicata un’inusuale inserzione per quello che è definito dal sito come un “capannone in vendita” in Corso Allamano, 46 a Grugliasco, comune alle porte di Torino.
Dalle foto si riconosce subito la facciata dello stabilimento ex Bertone, con ancora l’insegna Maserati al suo posto, e scorrendo la descrizione non si possono avere dubbi. L’annuncio di vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco è attualmente online, raggiungibile a questo link, nonché su molti altri siti specializzati. Si tratta di un approccio alla vendita a dir poco inusuale per quella che è una delle più avanzate e moderne fabbriche presenti in Italia, e che segue un piano di cessione degli immobili non più strategici per il Gruppo in atto negli ultimi mesi. A quasi 11 anni dall’inaugurazione della fabbrica “Avvocato Giovanni Agnelli Plant” Maserati, avvenuta nel gennaio del 2013, lo stabilimento ex Bertone di Grugliasco si prepara per una nuova vita.
A gestire la pubblicazione dell’annuncio e, di conseguenza, la vendita di un immobile così particolare è la IPI Agency, un grande gruppo immobiliare che, tra le sue sedi, è presente anche nella città di Torino. IPI si sta occupando della vendita di altri immobili per conto di Stellantis, come la palazzina uffici di Cassino, il palazzo direzionale di Corso Vittorio Emanuele e la storica palazzina FIAT di Via Nizza al Lingotto a Torino. Prima di conoscere i dettagli sulla vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco, togliamo subito i dubbi a livello della richiesta economica, non divulgata. L’annuncio, infatti, dichiara come il prezzo sia “su richiesta”.
L’annuncio di vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco è stato pubblicato sia su Immobiliare.it, uno dei colossi del mondo della compravendita di immobili, che su altre piattaforme concorrenti. A curare l’inserzione è la IPI Agency che si occupa, per conto di Stellantis, della vendita di questo straordinario immobile, nonché delle trattative per altri immobili storici per FIAT, come le palazzine di Corso Vittorio Emanuele e Via Nizza di Torino e quella di Cassino, vicino allo stabilimento frusinate dove nascono oggi Alfa Romeo Giulia e Stelvio e Maserati Grecale. L’annuncio ha ben poco di ordinario, a cominciare dalla metratura indicata, di ben 155.000 metri quadri (un dato che, come vedremo, è addirittura approssimativo). “Il Complesso Immobiliare è ubicato nel Comune di Grugliasco, nelle immediate vicinanze della prima cintura ovest di Torino, in Corso Canonico G. Allamano n.46.”, recita l’apertura dell’annuncio, piuttosto diretto e privo di giri di parole.
Sebbene non sia dichiarato immediatamente, basta guardare la prima foto per riconoscere che la fabbrica in vendita è la Maserati di Grugliasco. L’ex stabilimento Bertone è una vista familiare per tantissimi torinesi, visto che si trova su uno dei corsi più trafficati di accesso alla città di Torino, Corso Allamano. “L’area risulta avere una vocazione principalmente artigianale/industriale e commerciale, prossima all’agglomerato urbano residenziale della città.”, continua l’annuncio, che è completo addirittura di un video YouTube realizzato dalla IPI che sostanzialmente ci permette di fare un tour completo della fabbrica Maserati di Grugliasco in vendita. Ve lo lasciamo qui in basso, per un giro “turistico” davvero esclusivo.
“Il complesso insiste su un lotto di ampia superficie, servito da accessi su Corso Canonico Allamano, Via San Paolo e Via Alfieri Maserati. Lo stabilimento si presenta in buone condizioni manutentive a seguito di recenti e rilevanti interventi di ristrutturazione, ed attualmente ospita parte della linea di produzione della Carrozzeria Maserati, la cui dismissione verrà conclusa entro la fine del 2023.”. Questa è la conferma scritta che l’annuncio di vendita riguarda proprio la fabbrica Maserati di Grugliasco. Come dichiarato dai sindacati FIOM-CGIL nelle scorse settimane, dopo la produzione delle ultime 570 Ghibli e Quattroporte Stellantis terminerà la produzione industriale nel polo produttivo di Grugliasco, ponendo fine al rilancio voluto nel 2013 dall’allora Gruppo FCA capitanato da Sergio Marchionne.
Alla fine dell’inserzione di vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco, poi, c’è un rimando ad un vero e proprio book di presentazione del complesso, dove possiamo trovare dei dettagli davvero interessanti. Scopriamo, ad esempio, come la vendita riguardi l’intero complesso della fabbrica Giovanni Agnelli, e non solo i capannoni principali. Andando a spulciare i dati, infatti, scopriamo che il lotto completo ha un’estensione di 213.000 m2, ben più dei 155.000 presentati inizialmente. All’interno di quest’area sono compresi i tre corpi principali dello stabilimento, ovvero il Reparto Montaggio e Controllo Qualità, le Officine e il reparto Lastratura, oltre ad un magazzino da quasi 8.000 metri quadri. Completano le aree coperte poi un immobile a destinazione uffici, la mensa, locali tecnici e, citando, “manufatti accessori”.
Completano l’offerta diversi terreni edificabili utilizzati principalmente come parcheggi per le automobili prodotte, tra cui quello più visibile dalla strada posto dall’altro lato di Via Bertone e dotato di reti anti-grandine e, secondo l’annuncio, in parte occupato da un bosco. Infine, l’annuncio di vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco della IPI Agency nasconde dettagli inediti. La prima riguarda la destinazione d’utilizzo ammessa per il complesso. Nello specifico, il book parla di un immobile definito “Zona Z11 a prevalenza produttiva di tipo B, Sottozona Z11d.”.
Nel concreto, la fabbrica ex Bertone può essere sia utilizzata come fabbrica, come centro di rottamazione e stoccaggio, come centro di spedizioni, deposito o laboratorio di terziario avanzato, nonché per la realizzazione di uffici direzionali, attività ricreative, pubblici esercizi e vendita al dettaglio. La seconda riguarda le spese di gestione dell’impianto, a dir poco esorbitanti. IPI cita dei dati fornitile da Stellantis, che parlano di un’IMU di 883.000 euro e una TARI di 180.000 euro. Sebbene la richiesta economica non sia stata dichiarata, sicuramente parliamo di un valore di decine e decine di milioni di euro.
Cifre così alte riguardanti la vendita della fabbrica Maserati di Grugliasco non devono stupire. Neanche 11 anni fa, infatti, l’allora Gruppo FCA investì oltre 1 miliardo di euro nella rinascita dello stabilimento ex Bertone di Corso Allamano, con l’obiettivo di far partire da qui il “polo del lusso”, un progetto che purtroppo si è avverato solo in parte. Lo stabilimento Bertone di Grugliasco nacque nel 1959, quando la carrozzeria fondata da Nuccio Bertone, in ascesa e forte di un accordo con la tedesca NSU per la produzione esclusiva della sportiva Prinz Sport, decise di costruire uno stabilimento che le consentisse di produrre automobili a numeri ben più sostenuti.
Dopo l’inaugurale NSU Prinz Sport e la ASA 1000 GT prodotta tra il ’62 e il ’67, Bertone produsse il suo primo modello di grande serie con la FIAT 850 Spider, piccola sportivetta disegnata da Bertone e prodotta in oltre 130.000 esemplari tra il 1965 e il 1973. Dopo l’addio alla 850 Spider, Bertone fermò le sue linee produttive per oltre 10 anni, riprendendo con la coupé svedese Volvo 780. Negli anni ’90, Bertone ricominciò a produrre in grandi numeri, realizzando per Opel la Astra Cabrio e per FIAT la Punto Cabrio negli stessi anni (1993-1999). Dopo le due scoperte, Bertone produsse per BMW il particolarissimo scooter C1, mentre nel 2006 si occupò dell’assemblaggio delle MINI John Cooper Works GP R53, realizzate in serie limitata a soli 2.000 esemplari.
La speciale JCW GP è stata l’ultima auto prodotta da Bertone, che dopo di lei cessò la produzione nello stabilimento di Grugliasco per problemi economici. Nei mesi successivi, infatti, lo stabilimento di Grugliasco e la stessa Bertone andarono verso un declino che portò FIAT ad acquistare nel 2009 il complesso industriale, rinominato OAG (Officine Automobilistiche Grugliasco). In seguito all’acquisizione, nel 2011 FCA iniziò a rimodernare la fabbrica per permettere la produzione delle “New Maserati”, due berline di lusso che sarebbero diventati la Quattroporte e la Ghibli, le prime (e uniche) ad essere prodotte nella nuova fabbrica Maserati di Grugliasco, rinominata per l’occasione “Avvocato Giovanni Agnelli Plant”.
L’inaugurazione in pompa magna andò in scena il 30 gennaio del 2013, quando Sergio Marchionne, Amministratore Delegato di FCA, John Elkann, Presidente del Gruppo e Luca Cordero di Montezemolo, Presidente Ferrari, diedereo il via alla produzione nella nuova fabbrica torinese. “Il nostro è un impegno serio“, sottolineò Marchionne all’epoca. “Dalle 6.000 unità vendute lo scorso anno, la Maserati potrebbe arrivare a vendere 50.000 vetture l’anno entro il 2015.“.
Lo stabilimento Maserati di Grugliasco arrivò a 50.000 vetture prodotte tra Ghibli e Quattroporte già un anno dopo, durante il 2014. Per toccare per toccare quota 100.000 dovette aspettare altri 5 anni, con il traguardo tagliato nel 2019. Un risultato tutto sommato buono per automobili dal prezzo e dal posizionamento così alto, ma non abbastanza per mantenere in vita lo stabilimento Maserati di Grugliasco. Con lo spostamento datato 2022 della produzione di Ghibli e Quattroporte nel vicino stabilimento di Mirafiori, dove è anche prodotta la cugina Levante, a Grugliasco era rimasta solo la lastratura, lasciando vuote le linee produttive.
Proprio per questo, si nota uno stato pressoché perfetto della struttura rimasta quasi congelata, con ancora i loghi Maserati e il nome della struttura “Avv. Giovanni Agnelli Plant” in bella vista lungo la linea produttiva. Colpisce vedere il cartello “100.000” alla fine della linea produttiva, piazzato per festeggiare il traguardo della fabbrica raggiungo quasi 5 anni fa. Quale potrà essere il futuro della fabbrica Maserati di Grugliasco, in vendita e in cerca di un acquirente?
Una Casa emergente potrebbe vedere questa occasione come un modo per accedere ad uno stabilimento moderno, all’avanguardia e con manodopera ben formata senza le attese di dover costruire un polo da zero. Negli scorsi mesi si era parlato con insistenza dell’interesse di DR ad acquisire lo stabilimento, anche se non è ancora dato sapere se l’interesse della Casa sino-molisana sia ancora presente. Solo il tempo ci dirà quale sarà il futuro di questo storico impianto, comparso come un capannone qualunque su un sito di vendita di immobili.
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