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La F1 torna a Madrid: dal 2026 sarà qui il GP di Spagna

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Dopo mesi, anzi anni di discussioni, le voci sono diventate realtà: il Circus della Formula 1 abbandonerà Barcellona e il Circuit di Catalunya. Dal 2026, il GP di Spagna di F1 sarà a Madrid, in un circuito semipermanente costruito attorno all’IFEMA Madrid, il polo fieristico della capitale spagnola. Il nuovo tracciato, disegnato come di consueto dall’ingegnere tedesco Hermann Tilke, sarà lungo 5,47 km, avrà 20 curve e sarà realizzato da parti permanenti e sezioni derivate dalle strade che girano attorno alla fiera di Madrid.

Una delle caratteristiche particolari di questo circuito promossa da Formula 1 e Liberty Media è la sua accessibilità. F1 e Liberty hanno dichiarato che saranno attesi circa 110.000 tifosi per ogni giornata del weekend di gara, e che il circuito sarà raggiungibile facilmente con i mezzi pubblici. L’IFEMA Madrid, infatti, è dotato di una sua fermata della metro, è raggiunto da alcune linee di autobus della città ed è a 5 minuti dall’Aeroporto principale di Madrid, quello di Barajas.

Addio Barcellona, bentornata Madrid: dal 2026 il GP di Spagna è nella capitale

Il rapporto tra la Formula 1 e la Spagna è frammentato, con un inizio che ha considerato poco il Paese iberico, anche per la presenza del Caudillo Francisco Franco, dittatore spagnolo fino al 1975. Dopo due Gran Premi di Spagna nel 1951 e nel 1953, infatti, la Formula 1 ha cominciato a fare tappa fissa in Spagna solo dal 1966. Da 1966 al 1970 la sede per il Gran Premio iberico fu il Circuito di Jarama, pochi chilometri a nord di Madrid. Il tortuoso circuito iberico si alternò tra il 1971 e il 1975 con il circuito cittadino del Montjuic, snodato sulla collina che domina Barcellona.

Il Gran Premio di Spagna 1981 disputato a Jarama: è questa l’ultima gara di Formula 1 corsa a Madrid

Dopo il terribile incidente avvenuto proprio al Montjuic nel 1975, dove persero la vita quattro persone e altre sei rimasero gravemente ferite, tra il 1976 e il 1981 la Formula 1 tornò a Jarama, per abbandonare nuovamente il calendario nel 1982. Il Circus tornò in Spagna solo nel 1986, correndo fino al 1990 nel circuito andaluso di Jerez de la Frontera. Dal 1991 ad oggi, poi, la Formula 1 ha trovato casa al Circuit de Catalunya a Montmeló, a pochi km da Barcellona.

Il circuito catalano, per via del suo asfalto quasi perfetto e il clima mite tutto l’anno, è diventato con gli anni uno dei più gettonati per i test invernali, da qualche anno però spostatisi in Bahrain. Questo cambiamento è sintomo di un disamoramento della Formula 1 verso il circuito del Montmeló, mai amato dagli appassionati. Troppo stretto e tortuoso per le monoposto di oggi, il Gran Premio di Spagna è diventato negli ultimi 10 anni tristemente famoso per la mancanza di emozioni, fatto salvo il sorprendente Gran Premio del 2016 dove, dopo l’incidente al via tra le Mercedes Rosberg e Hamilton, vinse la sua prima gara in Formula 1 l’allora 18enne Max Verstappen.

Il nuovo circuito di Madrid: 20 curve e tantissimi tifosi

Da anni, quindi, la Formula 1 ha cercato una soluzione per dare ai tifosi spagnoli, moltiplicatisi negli anni ’00 grazie al talento cristallino di Fernando Alonso e ora appassionati anche alle gesta di Carlos Sainz Jr., un Gran Premio da ricordare. Nasce così il sesto Gran Premio cittadino introdotto negli ultimi 15 anni, da quello di Singapore all’ultimo arrivato, il Gran Premio di Las Vegas.

Alcuni di questi circuiti cittadini, come quello di Baku, sono apprezzati da piloti e tifosi per essere in grado di regalare gare emozionanti. Altri, invece, come ad esempio il Gran Premio dell’Arabia Saudita, non sono stati altrettanto apprezzati, con l’ultimo Gran Premio di Las Vegas che ha diviso le opinioni degli appassionati. Per questo sono tante le domande attorno al prossimo Gran Premio di Spagna di F1 del 2026, il primo a Madrid.

Dopo le prime voci che volevano una F1 sfrecciare nel centro della Capitale spagnola, la Città di Madrid e la F1 hanno deciso di puntare sul complesso fieristico deell’IFEMA Madrid, posizionato nei pressi dell’Aeroporto internazionale di Madrid-Barajas. Non si tratta quindi di una zona storica della città, ma una moderna zona industriale e di ricezione di tifosi e turisti. Per accogliere il Circus, IFEMA ha annunciato che costruirà delle zone del tracciato permanenti, utilizzando per la restante parte le strade circostanti al polo fieristico.

Dalle informazioni attuali, il circuito (ancora in attesa dell’omologazione da parte della FIA) avrà una lunghezza di 5,474 km, con un totale di 20 curve. Secondo le prime simulazioni, il tempo sul giro dovrebbe aggirarsi intorno ad 1:32.4, e sarà formato da una parte piuttosto veloce e una seconda parte più tortuosa e tecnica, un po’ come abbiamo imparato a conoscere i cosiddetti “Tilkodromi”. Rispetto a GP come Baku o Las Vegas, però, non c’è un lunghissimo rettilineo di oltre un chilometro, mentre non mancano diverse curve a 90 gradi.

La F1 torna a Madrid, l reazioni dei protagonisti. Domenicali: “Qui innovazione e sostenibilità”

Per vedere come sarà questo Gran Premio dovremo attendere ancora due anni. Nel frattempo, possiamo raccogliere le dichiarazioni dei rappresentanti di F1, Liberty Media, FIA e del Comune di Madrid. La città iberica ha comunicato che, secondo le stime, il Gran Premio prevede di generare circa 450 milioni di euro per l’economia cittadina ogni anno, nonché di creare ben 8.200 nuovi posti di lavoro.

“Madrid è una città incredibile, con una tradizione sportiva e culturale pazzesca.”, ha dichiarato il CEO della Formula 1, Stefano Domenicali. “Oggi questo annuncio segna un eccitante nuovo capitolo per la Formula 1 in Spagna. Questa proposta del Comune di Madrid incarna la visione della Formula 1 di creare uno spettacolo di più giorni di sport e intrattenimento, in grado di portare il massimo valore per città e fan, e di abbracciare innovazione e sostenibilità.”.

“Le moderne auto di Formula 1 in pista su un nuovo circuito nella capitale spagnola è un progetto allettante.”, ha commentato il Presidente della FIA Mohammed Ben Sulayem. “Più ci avviniamo alle nuove regole del 2026, che avvicineranno la Formula 1 al progetto Net Zero entro il 2030, è molto bello vedere che le istituzioni locali mettono l’attenzione alla sostenibilità ambientale al primo posto nei loro piani per questi eventi.”.

“Il nostro sogno di avere un Gran Premio attorno all’IFEMA Madrid è oggi realtà.”, ha dichiarato Jose Vicente de los Mozos, Presidente del Comitato Esecutivo del polo fieristico madrileno. “Siamo elettrizzati di riportare la Formula 1 a Madrid dopo oltre quattro decenni. Abbiamo come ambizione quella di organizzare un Gran Premio che diventi un punto di riferimento per i tifosi della Formula 1 e per il calendario, puntando ad offrire un’esperienza unica per i team e i tifosi che parteciperanno.”.

Giulio Verdiraimo

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Giulio Verdiraimo

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