Inutile girarci attorno. La Ferrari apparsa al Paul Ricard ha gettato nello sconforto orde di ferraristi che, specie dopo Montecarlo e la bella pole di Baku, speravano in un susseguirsi di risultati utili, a conferma che la SF21 è lontana parente della SF1000 che l’ha preceduta. Invece niente, buio più totale. Piloti rassegnati in preda al sottosterzo, macchina mangia gomme e risultato zero punti per entrambi i piloti, con la McLaren che ha colto la palla al balzo per confermare il suo terzo posto nei costruttori. Sì, ma perchè la Ferrari è andata così male al Paul Ricard?
La situazione è apparsa grave fin dalle prime tornate. Con le gomme Medium si è rimasti a galla, poi è emergo un grave degrado che ha costretto ai box i piloti, nella speranza di cambiare le carte in tavola. Con le Hard, peggio che andare di notte: passo lento e avversari che hanno superato i ferraristi senza troppe difficoltà, senza contare il doppiaggio che quando ti chiami Ferrari è sempre un boccone tosto da digerire.
Non c’è tempo per riflettere. Nei prossimi due weekend si corre due volte in Austria, pista dove nel 2020 Leclerc arrivò a podio (nella seconda gara, il cossidetto GP di Stiria, caracollò addosso a Vettel in cima alla salita dopo il lungo rettilineo). Pare comunque chiaro che su una pista con tante curve in appoggio ma soprattutto lunghi rettilinei la rossa è ancora in grave difficoltà anche nei confronti di Renault, che motorizza il team Alpine. 20 secondi da Alonso, arrivato nono, sono comunque tanti.
Carlos Sainz: “È chiaro che oggi la nostra performance è stata negativa e che ci è mancato il ritmo. Abbiamo faticato tanto con il degrado sin dai primi giri e ci siamo portati dietro questo problema per tutta la corsa, a prescindere dalla mescola di gomma montata. Non sono riuscito a mantenere la posizione iniziale, nonostante tutti i miei sforzi. Dobbiamo analizzare quanto successo, capire il problema e cercare di affrontarlo al meglio. Io credo che se c’è una squadra in grado di farlo, è la nostra. Ci aspetta una doppia gara in Austria e di certo sapremo reagire.”
Charles Leclerc: “Una gara davvero difficile. Sia io che Carlos abbiamo faticato molto con entrambe le mescole di gomma montate oggi. Abbiamo tentato la carta del secondo pit stop per cercare di migliorare la situazione, con un set di Medium più fresche. Non è cambiato granché rispetto al primo stint: bene i primi tre o quattro giri, poi è iniziato di nuovo un fortissimo degrado. È una dei nostri punti deboli più importanti ed è l’aspetto su cui dobbiamo concentrarci, per capire come migliorare per il futuro.”
Infine, analisi fredda e spietata quella fatta da Mattia Binotto ai microfoni di Sky Sport F1 appena dopo la gara: “Abbiamo disputato una brutta gara, fuori dai punti, una batosta pensando alla classifica costruttori. Qualcosa non ha funzionato. Abbiamo avuto tanto graining e non ce lo aspettavamo. Lo vedremo dalle analisi, tra le ipotesi c’è il surriscaldamento delle gomme. Analizzare e capire è sempre il primo passo per correggere.“
Bernie Moreno, neo-senatore eletto dell’Ohio e venditore di auto, si è messo in testa di…
Tempo di lettura: < 1 minuto La produzione di auto in UK è crollata ai…
La Kia Syros è la nuova SUV compatta pensata per l'India ma con contenuti adatti…
In un contesto di rialzo generalizzato dei listini, il noleggio a lungo termine costituisce un’alternativa…
Sono stati consegnati i primi settanta esemplari di Alfa Romeo Stelvio in dotazione alla Polizia…
Dal 10 al 19 gennaio Alfa Romeo sarà protagonista dell’imminente edizione del Bruxelles Motor Show…