Dal 28 aprile al 1 maggio al Lingotto Fiere di Torino avrà luogo la 39esima edizione di Automotoretrò, il salone dedicato alle vetture e alle moto d’epoca. Per l’occasione Stellantis ha fatto preparare dal reparto Heritage quattro vetture iconiche datate 1972.
Delle oltre 600 auto presenti nel parco storico di Stellantis, a presenziare il famoso evento saranno una Alfa Romeo Alfetta Spider Coupè, una Fiat 124 Abarth Gr.4, il primo prototipo della Fiat 126 e la Lancia Fulvia HF 1600, vincitrice del Rallye de Montecarlo 1972.
Accomunate dalla tinta rossa e dall’anno di immatricolazione, le quattro affascinanti cinquantenni saranno visibili nello stand di Stellantis, uno dei 1.200 presenti, con il fine di valorizzare il patrimonio storico dei quattro importanti marchi italiani.
In occasione del salone-evento, Stellantis propone anche otto percorsi guidati all’Heritage Hub, dove sono ospitate circa 300 vetture che hanno fatto la storia dei loro marchi.
Durante le due ore di tour, dal prezzo di 25 euro a persona, i visitatori toccheranno con mano le vetture suddivise in 8 aree tematiche, attraversando anche due saloni espositivi con i motori più significativi dei marchi italiani e la mostra riguardante la storia dello stabilimento di Mirafiori.
Analizzando una ad una le vetture esposte da Stellantis, la prima in cui ci si imbatterà è la Fiat 124 Abarth Rally, prodotta dal 1972 al 1975 in 995 esemplari made in Torino.
Derivata dalla 124 di serie, vanta un 1.7 l da 215 Cv e un peso molto contenuto rispetto alla Fiat Spider. Ha corso negli stessi anni in cui è stata prodotta, vincendo due campionati europei Rally e quattro campionati costruttori consecutivi. In esposizione l’esemplare pilotato da Maurizio Verini nel 1975, con il quale ha vinto il campionato europeo totalizzando cinque vittorie e un secondo posto.
La 126 è l’utilitaria che, incontrando le esigenze degli italiani, sostituisce la Fiat 500, migliorando la sicurezza, l’abitabilità il comfort. Eredita dall’icona italiana l’impostazione tecnica e meccanica, ma l’abitacolo più squadrato offre più spazio, mentre il motore viene ritoccato per toccare i 105 km/h. Anche il telaio, i freni e le sospensioni vengono modificati per offrire una guidabilità e un abitacolo più sicuro, rendendo anche più confortevole e rilassante l’esperienza a bordo.
Con una produzione proseguita fino al 2000 (dal 1972), è l’auto a trazione posteriore più longeva della storia di Fiat, anche in virtù di finiture curate ed un costo accessibile alle masse.
Il prototipo esposto è l’ultimo uscito da Cassino, differente dalla versione di serie per dettagli come le prese d’aria, i cerchi e il numero di telaio non definitivo.
Con un singolare 1.2 o 1.6 V4 ed un design di ispirazione nautica, la Lancia Fulvia non gode solo di un notevole successo in quanto a vendite, ma viene da subito arruolata nei team di motorsport, diventando, a fine anni 60, tra le protagoniste della Squadra Corse HF di Lancia.
La vittoria più importante ottenuta proprio dall’auto in esposizione è quella del Rallye de Montecarlo 1972. La Lancia Fulvia Coupé 1.6 HF, pilotata da Munari e Mannucci, infatti, supera auto più moderne, con cilindrata, potenza, prestazioni e tecnica sulla carta superiori.
Al salone di Automotoretrò è esposta la Fulvia con il numero 14, fiera dei segni sulla carrozzeria rosso corsa e nera opaca (conquistati durante la corsa del 1972) e del motore 1.6 da 160 Cv.
Nel 1972 nasce anche la Alfa Romeo Alfetta, vettura importantissima per la storia di Alfa in quanto introduce diverse importanti novità tecniche tra cui lo schema Transaxle.
La concept in esposizione ad Automotoretrò è stata disegnata da nienitepocodimenoché Pininfarina ed omaggia proprio Torino, in quanto fu presentata proprio nella città della Mole nel 1972.
La Alfetta Spider Coupé è una vettura con carrozzeria di tipo “targa”, ritenuta più sicura di una spider in caso di ribaltamento, e i paraurti in gomma, attenzioni nate in seguito alle norme sulla sicurezza del 1971. Il motore è quello della Alfetta Berlina, un 1.8 l da 122 CV.
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