Se avete seguito il pre-gara di Silverstone, avrete notato un pilota assente sul camion che abitualmente porta i 20 piloti di F1 davanti al pubblico, lungo le stesse curve che, a velocità molto più alta, li vedrà protagonisti da lì a poco. Nel caso di domenica scorsa, Kimi Raikkonen ha percorso la driver’s parade a bordo della Alfa Romeo 159, la mitica Alfetta, evoluzione di quella monoposto rossa che trionfò nella prima gara disputata nella storia della F1, disputata, guarda caso, proprio a Silverstone nel 1950.
L’esemplare, che è stato spedito direttamente dal Museo Storico Alfa Romeo di Arese, con a seguito un equipe di meccanici specializzati, è arrivato nel paddock già nella giornata di giovedì, con Marc Genè, noto telecronista Sky ed ex pilota di F1 e vincitore a Le Mans dieci anni fa, il quale non ha resistito alla tentazione di vestirsi come un pilota di quasi settant’anni fa per provare le brezza della guida di un tempo.
Zero sicurezza, zero assistenza, tante emozioni. Anche Kimi Raikkonen è rimasto stupito dalla “bisnonna” della sua Alfa Romeo Racing C38, con la quale ha poi conquistato ulteriori due punti che portano a 26 il totale della scuderia italo-elvetica in questa prima metà della stagione 2019.
La monoposto, quando era lei al centro dell’attenzione, riusciva a raggiungere i 300 km/h grazie al motore 1.5 da 8 cilindri (rigorosamente in linea), per circa 450 CV di potenza. Se con la 158 Nino Farina conquistò la prima vittoria nella lunga storia della massima espressione dell’automobilismo sportivo, la sua evoluzione, la 159 Alfetta che ha girato a Silverstone con il finlandese dietro il grande volante, vinse il mondiale 1951 con un certo Juan Manuel Fangio, al primo dei suoi 5 mondiali, superati solo nel 2003 da Michael Schumacher.
Impressionate, messe una accanto all’altra, la versione moderna di una F1 e la sua controparte storica, 2019 contro 1950. Un modo di intendere la F1 profondamente evoluto in 69 anni di storia, non trovate? Basta guardare allo sviluppo dell’aerodinamica…davvero impressionante. Cosa è rimasto uguale? La presenza di un motore, di quattro ruote e di un volante…
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