Nel 2016, sempre a Rapallo in provincia di Genova, Kia presentò la sua Kia Niro di prima generazione, anticipata dal concept del Salone di Francoforte 2013. Fin dall’inizio, si capì che questo modello aveva tutte le carte in regola per “traghettare” il brand coreano verso una più concreta elettrificazione; ricordiamo le versioni full hybrid (HEV), plug-in hybrid (PHEV) ed elettrica che hanno arricchito la gamma Niro dal 2016 all’altro ieri, tanto che anche la nuova Kia Niro 2022 che abbiamo provato in questo primo contatto, sulle stesse strade, ha mantenuto la stessa filosofia pur evolvendosi profondamente.
Nuovi gli interni, decisamente “freschi” gli esterni, con nuovo linguaggio stilistico che andremo ad approfondire, materiali sostenibili da più parti e quasi un mix del buono visto sia sua EV6, l’elettrica nominata Car of the Year 2022 e orgoglio di Seul, e la nuova Sportage che si sta già facendo apprezzare nel competitivo segmento dei SUV medi. Anche Niro 2022, a ben pensarci, è un C-SUV, con le sue dimensioni cresciute rispetto a prima, ma non è direttamente competitivo nei confronti di Sportage e in queste righe capiremo perchè.
Scopriamo, quindi, come va Kia Niro 2022, il suo prezzo, la data di uscita, le dimensioni e quanto sono nuovi i suoi interni. Abbiamo provato una versione che in Kia ci tengono ancora a chiamare prototipo: se vi stavate chiedendo il perchè delle camuffature sul posteriore, ecco la risposta.
Innanzitutto, le dimensioni della Kia Niro 2022:
Rispetto alla precedente generazione, la lunghezza è aumentata di 7 centimetri e di 2 è aumentata l’altezza. Cresciuto anche il passo (2 centimetri), a tutto vantaggio dell’abitabilità interna. La piattaforma è la “K” di 3° generazione, tanto da aver permesso l’aumento delle dimensioni della Kia Niro di cui sopra e di privilegiare una maggior abitabilità degli interni. Vedendola da fuori, c’è un’aria diversa rispetto a chi l’ha preceduta: merito del famoso “Tiger nose” che, diventato nel frattempo Tiger face, va a coprire tutta la larghezza del muso e si assottiglia. Sono davvero caratteristiche le luci diurne a LED dal design “Heartbeat“, poichè somigliano alla linea del grafico di un elettrocardiogramma nel momento in cui viene rilevata una pulsazione cardiaca. Appare chiusa la calandra della versione elettrica dove lo sportellino con annesse prese si trova proprio al centro (anche sulla plug-in): occhio agli urti frontali, anche quelli dei parcheggi, perchè poi dal meccanico saranno dolori.
Lateralmente, oltre agli elementi a contrasto di colore che donano dinamicità alla linea di cintura importante, nuovo e inedito è il cosiddetto Aero C-Pillar con colorazione a contrasto che va a lambire il montante C lasciando, nella parte superiore, il passaggio per l’aria. Una soluzione curiosa, che ben si sposa sempre dal lato estetico con i fari a boomerang. Più vistosi lateralmente che in vista posteriore, i gruppi ottici posteriori sono sdoppiati (luci diurne e di stop da una parte e indicatori di direzione/retromarcia nel faro posteriore, a livello del paraurti). Molto ben visibile, e non casuale, la terza luce di stop che va a lambire quasi tutta la larghezza del lunotto posteriore.
Chiudiamo con le colorazioni: Cityscape Green, Clear White, Snow White Pearl, Aurora Black Pearl, Mineral Blue, Interstellar Grey, Orange Delight, Runway Red e Steel Grey.
Per gli interni della Kia Niro 2022, prima di parlarvi delle innumerevoli novità che presentano, è stato prevalente l’uso di materiali riciclati e molto sostenibili. In abitacolo, così come potete vedere, predominano linee morbide, mai aggressive, laddove la nuova Niro sembra essere la figlia legittima dell’elettrica EV6 (il volante è esattamente lo stesso) e di nuova Sportage: comandi multifunzione (funzioni principali che si alternano alle regolazioni del clima appena sotto le bocchette) e comando del cambio automatico sono gli stessi. Il doppio schermo (entrambi da 10,25″), unito sotto un’unica cornice, non è ricurvo come su Sportage ma è di ottimo impatto.
Dicevamo dei materiali Ecofriendly: della cappelliera ne parliamo tra un attimo, mentre sono davvero di buona fattura le sellerie che sono rifinite in Tencel, o pelle vegana non frutto degli allevamenti intensivi di animali. Anche il cielo dell’abitacolo è composto in parte da un materiale ottenuto dal riciclo di fibre di carta da parati.
Infine, le dimensioni del bagagliaio della Kia Niro 2022 varia in base all’alimentazione. Il “record” spetta alla full hybrid (HEV) con 451 litri di base, 1.445 litri abbattendo la seconda fila. In negativo, la plug-in passa da 348 litri a 1.442 litri, mentre per l’elettrica si parte da 475 litri (20 sono del “Frunk” sotto il cofano anteriore per riporre i cavi di ricarica) e si arriva a 1.392 litri. La soglia di carico è sempre piuttosto alta ma appena dietro la copertura in plastica rigida delle ruote posteriori sono stati ricavati due spazi molto utili per le bottiglie e/o oggetti più piccoli. Infine, la cappelliera ha almeno un pro e un contro: è ottenuta dal riciclo di bottiglie in plastica ma è estremamente sottile e non supporta pesi elevati.
Tre Niro in una, potremmo dire. In realtà rispetto alla precedente Niro l’impostazione dell’offerta motoristica è esattamente la stessa: d’altronde la piattaforma K non è inedita bensì un’evoluzione, questo ha permesso di adottare diversi tipi di batteria e diversi tipi di alloggiamenti per le stesse. La Niro full hybrid (HEV) monta una batteria da 1,32 kWh e conta su una potenza di 141 CV. Può muoversi in elettrico, specialmente in città, e rientra nella terza fascia delle emissioni quindì può godere dell’incentivo. Full Hybrid e Niro plug-in Hybrid sfruttano lo stesso motore 1.6 aspirato benzina con la differenza che il motore elettrico della seconda, più potente, permette alla Niro di viaggiare in elettrico fino a 65 km e la potenza raggiunge i 183 CV (la batteria, ricaricabile solo in corrente alternata, è da 11,1 kWh).
Infine, l’elettrica. Kia Niro elettrica 2022 ha una batteria da 64,8 kWh e 204 CV, può arrivare a 460 km dichiarati e ricaricarsi dal 10 all’80% in 43 minuti in corrente continua; le sue prestazioni parlano di 167 km/h di velocità massima e di 7,8 secondi per passare da 0 a 100 km/h. A livello di cambi le due versioni elettrificate montano di serie il doppia frizione 6 rapporti (6DCT); eliminato l’ingranaggio della retromarcia, che avviene sempre in elettrico. Grazie a una specifica funzione (Green Zone) viene riconosciuta la posizione del veicolo tramite GPS e “indotta” la guida a zero emissioni, per esempio nelle strade vicine a scuole o ospedali o, altresì, nelle zone ZTL riconosciute automaticamente dal sistema.
Ibrida, ibrida alla spina ed elettrica. Può un’auto, accettando la scomparsa del Diesel, essere più completa al giorno d’oggi? Se si parla di Niro, la risposta è assolutamente sì. Nel corso del nostro primo contatto abbiamo avuto modo di saggiare sia l’elettrica sia la full hybrid. La prima, 366 km con il 95% di batteria l’autonomia segnata all’avvio, è davvero molto scattante anche nella modalità di guida più parca, la Eco, selezionabile dal pulsante Drive Mode sotto la parte sinistra del volante.
Scattante, precisa in inserimento e capace di recuperare l’energia su più livelli: salendo nelle montagne dietro Rapallo, ci è piaciuto quasi dimenticare i freni e agire, curva per curva, sui paddle dietro il volante (peccato che il più si selezioni a sinistra e il meno a destra, inspiegabile…) così da regolare l’ingresso in curva. No, non è questione di sentirsi piloti provetti, anzi. Si tratta di massimizzare la guida in elettrico, specie su un saliscendi come quello a noi capitato. Così come su tante altre elettriche, ma ancor di più su Niro, ci si può ritrovare con più chilometri di quelli originali. Anche lo sterzo risulta preciso, con quel leggero vuoto al centro che possiamo perdonare a un’auto non pensata per essere essenza di sportività.
In ogni caso, a livello di assetto si conferma un buon schema sospensivo con il classico McPherson davanti e il Multi-Link posteriore, sempre di serie. Ne guadagna la risposta della vettura che restituisce un feedback di guida piuttosto piacevole in tutte le condizioni. L’assorbimento di asperità è sempre buono e anche l’insonorizzazione è stata migliorata. Insomma, a bordo di Kia Niro si viaggia bene a prescindere dalla motorizzazione, con quel cambio doppia frizione che non restituisce mai il classico effetto di trascinamento, e il sound, tipico del CVT.
Saliti in un secondo momento sulla Full Hybrid, guidata sul lungomare della Liguria di Levante, è davvero apprezzabile la quantità di tempo in cui l’auto viaggia in elettrico specie mantenendo un filo di gas fino, più o meno ai 50 km/h. Per essere sicuri di viaggiare green, si accende la spia verde EV sul quadro digitale. Rispetto alla Niro EV, le modalità di guida sono solo due (Eco, Sport, su elettrica anche Normal) e si può sempre regolare su tre livelli il recupero. L’auto non arriva a fermarsi come avviene con il motore elettrico, bensì può essere utile agire sul comando nella guida in colonna. Consistente la risposta del pedale del freno ma, sulla frenata, tutto cambia al variare dell’intensità del recupero: come su ogni full hybrid/elettrica, bisogna prenderci la mano sulle prime.
Completo il pacchetto di sistemi di assistenza alla guida con tecnologie quali il Forward Collision-Avoidance Assit, riconoscimento segnaletica stradale, Lane Keeping Assist, Lane Following Assist, Highway Driving Assist, Driver Attention Warning, High Beam Assist, Rear View Monitor, Rear Cross Traffic Collision Avoidance e Blind Spot Collision Avoidance. Tutto bene, c’è di tutto e di più, ma non poter disattivare l’avviso di superamento involontario della corsia durante il test dell’elettrica su strade di montagna è una di quelle cose che richiede nervi saldi. Chiesto a chi di dovere, uno dei manager della filiale italiana di Kia presente all’evento, la risposta è stata: “in futuro sarà sempre peggio”. Sul fronte della sicurezza, nulla da dire, sul fronte del piacere di guida non ci sono ciclisti che tengano: la freccia va messa sempre e comunque, pena uno sterzo che fa di tutto per riportarti in corsia anche quando basterebbe una piccola sterzata per superare “l’ostacolo”.
Per rispondere alla domanda di cui sopra, la Kia Niro elettrica può percorrere tranquillamente 400 km con andatura media, la full hybrid ovviamente di più e non necessita di presa di corrente. La scelta tra le due motorizzazioni è molto legata alla vostra disponibilità economica e al tipo di vita che abitudini che avete. Vero che l’elettrica carica in fretta, ma è innegabile che oggi il full hybrid, chiedere a Toyota (C-HR è la sua rivale n.1), sia la soluzione ideale per chi si trova a percorrere tanti chilometri nel traffico o in città e dintorni (dove prevale l’elettrico) e può comunque avventurarsi fuori città sapendo che l’unica preoccupazione sarà fare carburante al momento opportuno. Non a caso, Kia punta molto sul suo motore HEV da 141 CV per raggiungere le 6.000 unità già entro il 2022, primo anno di commercializzazione con debutto sul mercato solo a partire da settembre. L’elettrica rimane, oggi come oggi, una valida alternativa ma pur sempre un’alternativa per chi ha ritmi di vita meno sostenuti.
Con un prezzo Kia Niro 2022 a partire da 30.500 euro, la gamma italiana in arrivo nelle concessionarie solo a partire dal mese di settembre (ordini da giugno) si divide tra gli allestimenti Business (indicati per le flotte aziendali), Style e la top di gamma Evolution. La versione base propone, sulla HEV, cerchi in lega da 16″, luci diurne a LED, passaruota a contrasto con finitura opaca, navigatore touchscreen 10,25″, cluster digitale LCD 4,2″ con indicatori (tachimetro, contagiri) a cristalli liquidi, Smart Key (keyless), clima automatico, comandi Multi Mode (ne abbiamo parlato nella sezione interni).
Parlando di sicurezza, sono sempre di serie la frenata d’emergenza, il mantenimento di carreggiata, il Lane Keeping Assist e il Lane Following Assist. La versione Style, partendo dagli ADAS, aggiunge lo Smart Cruise Control, l’Highway Drive Assist HDA, frenata d’emergenza con funzione “svolta”. Esteticamente i cerchi diventano da 18″, ci sono i vetri posteriori oscurati e gli interni si arricchiscono delle sellerie misto pelle/tessuto e del selettore del cambio Shift By Wire.
Il prezzo Kia Niro 2022 della versione top di gamma Evolution parte da 34.500 euro e propone fari anteriori Dual LED, fasce passaruota in High Glossy Black, sedili riscaldabili/ventilabili, regolazione elettrica sedile guidatore con supporto lombare, portellone apertura elettrica, piastra ricarica induzione. Standard lato sicurezza Blind-Spot Collision Avoidance Assist, Rear Cross Collision Avoidance Assist, Safe Exit Assist. Standard, sull’elettrica, anche la pompa di calore e il cavo di ricarica Tipo 2
Della tabella che segue, riassuntiva dei prezzi di listino Kia Niro 2022, tutte le versioni evidenziate, esclusa la Niro elettrica in allestimento Evolution, gode degli incentivi statali che verranno erogati ogni anno fino, almeno, al 2024. Nello specifico lo sconto è di 5.000 euro sull’elettrica Business con rottamazione (3.000 euro se no rottamazione), 4.000 euro (2.000) sulla Niro plug-in e 2.000 euro, solo con rottamazione, per la Kia Niro full hybrid. Potenzialmente, è curioso notare come l’elettrica nel primo allestimento viene a costare 1.450 euro in più della plug-in Style se a entrambe viene tolto lo “sconto” a patto di rottamare l’usato.
Sempre valida, in qualsiasi caso, la garanzia 7 anni/chilometraggio illimitato. Nel caso di finanziamento, Kia Italia ha pensato a una campagna con rate a partire da 229 euro al mese, durata 36 mesi con anticipo a partire da 6.200 euro. Per HEV, PHEV ed EV sono incluse in omaggio 3 anni di assicurazione furto e incendio più un anno di manutenzione. Ulteriore omaggio per chi sceglie di guidare Niro in versione elettrica sono 10.000 km di ricariche completamente gratuite.
Business | Style | Evolution | |
Niro 2022 Full Hybrid | 30.500 euro | 32.500 euro | 34.500 euro |
Niro 2022 Plug-in Hybrid | 40.250 euro | 42.250 euro | |
Niro 2022 elettrica | 42.700 euro | 47.500 euro |
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