Kawasaki, SBK, Imola: Rea davanti a tutti sulla pista della Ducati

Jonathan Rea e la sua Kawasaki Ninja ZX-10RR hanno fatto del loro meglio sulla pista di Imola, un tracciato tecnico che ha fatto emergere la classe del pilota inglese fin dalle prime ‘libere’ di venerdì. La messa a punto della moto nel week end ha permesso a Rea di raggiungere il secondo posto nella Superpole, dietro la Ducati Panigale V4R di Chaz Davies.

Sfruttando al meglio il nuovo pneumatico posteriore maggiorato e con mescola morbida messo a punto dalla Pirelli e che ha debuttato a Imola, l’inglese ha stabilito il nuovo record del tracciato in 1’46.023 al terzo giro di Gara1.

Leon Haslam, partito dalla quarta casella ha fatto di tutto per raggiungere il podio. A un secondo dal terzo posto di Razgatlioglu con la Kawasaki del Team Puccetti, all’ultimo giro ha fatto di tutto per agguantare almeno il quarto posto finendo a soli 0.143 secondi da Van den Mark (Yamaha R1).

Jonathan Rea

“Sono davvero orgoglioso del mio team. Nonostante non avessimo ancora vinto una gara in questa stagione, nessuno di loro ha abbassato la guardia. L’atmosfera nel nostro box è incredibile e sto avendo il massimo supporto da parte di tutti. Una bella vittoria che dedico a tutti quelli che hanno lavorato così duro per aiutarmi ad ottenerla. Abbiamo fatto dei passi avanti nel set-up della moto. Ho passato Chaz Davies al quarto giro e da allora ho guidato a testa bassa. Questa era la mia strategia e ha funzionato perfettamente, poiché sono stato in grado di alzare il ritmo e poi rilassarmi un po’ nel finale per godermi la vittoria. Ringrazio la Kawasaki per aver fatto un così consistente passo avanti rispetto allo scorso anno”.

Leon Haslam

“Eravamo in difficolta coi freni. Il passo era abbastanza buono e quando ho fatto quel ‘lungo’ e sono rientrato con due secondi dai piloti che mi precedevano mi sono ricongiunto a loro in soli due giri. Ma quando sono stato con loro non ho avuto la possibilità di attaccarli . Sentivo di avere un passo migliore del loro ma non ho potuto fare nulla per superarli”.