Jeremy Clarkson, il celebre conduttore britannico, dopo l’esordio sul web con la serie “The Grand Tour” su AmazonPrime fonda il primo social network dedicato al mondo dei motori, DriveTribe.
Con l’ambizioso obiettivo di diventare il nuovo social network dedicato agli appassionati di motori a livello globale, la nuova piattaforma social è stata definita dallo stesso Clarkson nel suo stile politically incorrect come “Il YouPorn delle macchine”. Nato dall’idea dell’ex conduttore di Top Gear con la collaborazione dei suoi storici colleghi Richard Hammond e James May, DriveTribe si presenta come un social network vagamente somigliante ad un misto tra Google+ per l’impaginazione e ad Instagram per le tante foto presenti, mentre scorrendo tra le pagine (è necessario un profilo Facebook per l’iscrizione) le varie Tribe, o tribù come le chiameremmo noi, si nota la presenza di molte Case ufficiali e di vari gruppi i cui iscritti si differenziano per una particolare attitudine, ad esempio “The Ferrari Tribe_” che raduna sul web gli appassionati della Casa di Maranello o, a titolo di esempio, si trovano anche Tribe dedicate ai singoli modelli, come la pagina dedicata alla Ferrari 458.
Sarà un successo? È presto per dirlo ma la certezza è che i quasi 5 milioni di spettatori a puntata nel Regno Unito ai tempi di Top Gear e i 350 milioni di spettatori globali che almeno una volta hanno visto la popolare trasmissione rappresentano già di per sé una garanzia. Dal lancio avvenuto in questi giorni sono già 150.000 i follower di DriveTribe e qualcosa ci fa pensare che non tarderanno a raggiungere cifre ben più importanti. Noi l’abbiamo provato e certo, bisogna avere parecchia dimestichezza con l’inglese, però a primo impatto i contenuti sono interessanti e ci si può perdere per ore alla ricerca del modello preferito o dei “Bumps”, il corrispettivo dei Tweet di Twitter, dei VIP del mondo dell’auto. Gli utenti possono poi creare la loro tribù che li accomuna, all’incirca come avviene per una classica pagina Facebook e lasciare i corrispettivi dei “Mi piace” o dei cuoricini come avviene per Facebook e Instagram.
La definiremmo come una grande community dei motori e, se prenderà seguito anche in Italia, non tarderemo a farvelo sapere.
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