Categorie: Curiosità

Jeep Willys da Roma agli USA

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Il 3 giugno 2013, un’originale Jeep Willys MB è tornata a casa a Toledo, nell’Ohio per festeggiare il suo settantesimo compleanno.

Partita dall’Italia, dopo aver attraversato l’Atlantico e aver viaggiato per oltre mille miglia attraverso i tre stati americani del New Jersey, della Pennsylvania e dell’Ohio, la progenitrice dell’attuale Jeep Wrangler ha raggiunto lo stabilimento Toledo Assembly Complex di Chrysler Group e lo storico sito produttivo dove fu costruita 70 anni fa.

Prodotta per l’esercito degli Stati Uniti, la Willys MB è uscita dalla linea di produzione della fabbrica di Toledo esattamente il 3 giugno del 1943, un mese prima dello sbarco in Sicilia. Si tratta di un esemplare derivato dall’originale modello militare Willys Quad costruito nel 1941 per l’Esercito americano dalla Willys-Overland e antesignano della prima vettura Jeep ad uso civile denominata CJ-2A.

Grazie ad una serie di modifiche e di migliorie infatti, Willys Quad divenne il modello MA e più avanti il modello MB. Per l’Esercito americano e per il mondo intero divenne invece noto come Jeep.

Il numero di serie e di telaio della Willys tornata ieri a Toledo corrispondono al numero 238.746. Il numero di registrazione presso l’esercito americano è il 20341061, ed è il risultato di una stima ottenuta attraverso il numero stampato sul telaio.

Al termine della Seconda Guerra mondiale, la Willys protagonista del viaggio venne ceduta all’Esercito Italiano ed entrò in servizio presso le forze armate come EI 21574. Successivamente fu venduta a privati e nell’aprile del 1984 fu acquistata dal giornalista italiano Vittorio Argento, attuale proprietario, regista e protagonista dell’impresa che ha visto la Jeep tornare dopo 70 anni al suo luogo di origine.

A breve la nostra prova della Jeep Wrangler erede della storica Willys.

Mauro Giacometti

Classe 88. Automotive Engineering. Mi piace la musica, ma… non quella bella, principalmente quella di cattivo gusto e che va di moda per poche settimane. Amo sciare, ma non di fondo: non voglio fare fatica. La mia auto ideale? Leggera, una via di mezzo tra una Clio Rs e una Lotus Elise. Ma turbo! Darei una gamba per possedere una “vecchia gloria” Integrale.

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Mauro Giacometti

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