La Jeep Renegade, la più piccola della famiglia del brand delle sette feritoie, si aggiorna e ospita la nuova tecnologia ibrida plug-in, forgiandosi così della sigla 4xe. L’inconfondibile design degli esterni rimane invariato rispetto al passato, a cambiare, invece, il livello di tecnologia grazie all’introduzione di nuovi elementi high-tech che vi raccontiamo in questo test. La Renegade si conferma un’ottima scelta per chi necessita dimensioni contenute per circolare in città ma non vuole rinunciare ad un’uscita fuoriporta per “sporcarsi” le ruote, potendo contare sulla spinta multipla di motore benzina e motore elettrico, anche in off-road.
Ancora più SUV urbano rispetto al passato, questa Jeep può infatti circolare in maniera completamente elettrica garantendo un’autonomia sufficiente a ricoprire un’intera giornata in città. Abbiamo messo alla prova la Jeep Renegade 4xe nell’allestimento più “aggressivo” Trailhawk per scoprire nel dettaglio interni, autonomia, motore e prezzo.
La Jeep Renegade ha delle dimensioni di 4,24 metri di lunghezza, 1,81 metri di larghezza e 1,70 di altezza. Il passo di 2,57 metri permette un’ottima abitabilità posteriore, mentre il posizionamento delle batterie sotto il tunnel centrale permette di non diminuire la capacità di carico. Quest’ultima registra un valore di 330 litri, circa 20 litri in meno delle versioni con motore tradizionale e, allo stesso tempo, la Renegade non rinuncia alla ruota di scorta posizionata sotto il bagagliaio.
L’aspetto esterno del SUV Jeep è facilmente riconoscibile. Le linee squadrate della carrozzeria riprendono quelle delle Jeep storiche e conferiscono alla Renegade un carattere più imponente rispetto ad altri crossover. L’allestimento Trailhawk è quello più improntato per un utilizzo fuoristrada e si distingue per paraurti specifiche che permettono un angolo di attacco e di uscita di 28° e di dosso di 18°. L’altezza da terra è maggiore di 26 cm rispetto alle altre versioni. Il colore della carrozzeria Matt Green aggiunge un carattere distintivo alla vettura. In vista laterale, i cerchi in lega da 17 pollici Off Road sono abbinati di serie ad una gommatura M+S adatta ad ogni evenienza. A differenza della scorsa generazione, debuttano i nuovi proiettori ottici Full LED ad alta visibilità che sono di serie nell’allestimento dell’auto da noi provata. Per riconoscere le vetture 4xe basta fare attenzione ai badge che sfoggiano sfumature blue.
All’interno si apprezza l’abbinamento di materiali differenti con plastiche robuste che trasmettono fiducia anche per un utilizzo “poco delicato”. Confermano l’anima off-road i tappetini all weather in plastica che sono facilmente removibili e lavabili. Non manca il maniglione sulla plancia posizionato di fronte al sedile del passeggero anteriore da utilizzare come ancora durante le manovre più impegnative. In perfetto stile Jeep, il tetto MySky permette di rimuovere uno o entrambi i pannelli superiori del tetto, in modo da poter vivere una pura esperienza di guida all’aria aperta, parziale o totale.
Per sottolineare il grande salto nel futuro della prima Renegade elettrificata, l’abitacolo ospita nuovi equipaggiamenti tecnologici. Lo schermo centrale da 8,4 pollici touchscreen comanda il sistema di infotainment Uconnect che integra i protocolli Apple CarPlay e Android Auto. Il quadro strumenti ospita il nuovo display TFT da 7 pollici al fianco del quale ci sono due quadranti analogici che segnalano i giri motore e la richiesta di potenza ai motori elettrici. Disponibile su richiesta l’impianto audio Kenwood da 560 Watt e 9 altoparlanti. Sono disponibili anche due applicazioni per lo smartphone (rimandiamo all’articolo dedicato) che permetto di controllare la vettura da remoto.
Crossover urbano che si adatta perfettamente alle nuove restrizioni delle grandi città, la nuova Jeep Renegade 4xe permette di viaggiare ad impatto zero nei centri urbani. Questo non è solo un vantaggio per l’ambiente ma anche per il proprietario dell’auto, che potrà godere delle differenti agevolazioni legate – ad esempio – alla possibilità di entrare in ZTL in alcuni comuni, le agevolazioni degli ecobonus e gli sconti sulla tassa di proprietà.
Il propulsore è il più potente presente nella gamma Jeep Renegade. Il 1.3 Turbo T4 da 180 CV, disponibile per gli allestimenti Trailhawk e S, è abbinato a un motore elettrico da 45 kW (60 CV), generando una potenza complessiva di 240 CV. In realtà i motori elettrici sono due, uno collegato al motore termico che funge da generazione ad alata tensione, il secondo (citato in precedenza) è posizionato sul posteriore della vettura, integra il riduttore e il differenziale (e-axle) e genera la forza di trazione alle ruote permettendo una vera e propria trazione 4×4. L’assenza del tunnel della trasmissione permette di avere una risposta delle ruote posteriori indipendente rispetto a quelle anteriori, rendendo più agile e immediata la trazione. La Renegade 4xe permette di recuperare l’energia durante la frenata attraverso una funzione rigenerativa che, nonostante i due livelli di intensità selezionabili attraverso il pulsante dell’e-Coasting sul tunnel, non è mai troppo invasiva, lontana da una guida “one pedal” tipica delle elettriche. In termini di prestazioni, questa Jeep accelera da 0-100 km/h in 7,1 secondi ed è in grado di raggiungere una velocità massima di 199 km/h, che si limita a 130 km/h in modalità completamente elettrica.
Durante la marcia si apprezza particolarmente l’intervento del propulsore elettrico che tende a rubare la scena nella maggior parte dei casi, anche in autostrada. L’effetto è quello di una spinta più fluida, non esageratamente sportiva, che aiuta particolarmente nello spunto da fermo in città. La trasmissione 6 rapporti automatica DDCT privilegia una guida confortevole con cambiate veloci ma non sempre puntuali, specialmente quando si richiedono le massime performance. Il passaggio tra motore elettrico e termico alle volte risulta un po’ ruvido, con un piccolo singhiozzo a cui bisogna fare l’abitudine. Il peso registra un valore di 1770 kg, 340 kg in più rispetto all’equivalente 1.3 quattro cilindri turbo 4×4 da 180 CV, di certo non pochi. Considerando, però, il posizionamento del pacco batteria sotto i sedili posteriori, al posto del tunnel della trasmissione, il baricentro rimane piuttosto basso e non penalizza il piacere di guida tra le curve.
Come ci si aspetterebbe da una Jeep, la guida è piuttosto turistica, complici un assetto morbido – grazie a pneumatici con spalla 55 – e uno sterzo preciso ma poco comunicativo. La posizione di guida alta e la ridotta inclinazione dei montanti anteriori permettono un’ottima visibilità, anche in città dove si percepiscono bene gli ingombri. Questa versione Trailhawk è sicuramente più fedele alla tradizione Jeep, però paga un coefficiente di resistenza aerodinamico più alto rispetto alle altre versioni, aumentando di conseguenza anche i fruscii aerodinamici.
Piuttosto completa la proposta di modalità di guida che permettono alla Renegade 4xe di adattare la sua anima in funzione delle differenti esigenze. Bisogna differenziare tra le modalità di guida elettrificate e quelle tipiche delle Jeep, selezionabili attraverso il Selec-Terrain. Le prime sono tre: Hybrid, Electric ed E-safe. In modalità Hybrid, il sistema di bordo è in grado di gestire autonomamente l’intervento e la sinergia dei due motori, anche se tende a privilegiare una guida completamente elettrica, addirittura quando la velocità aumenta e di conseguenza l’autonomia diminuisce vertiginosamente. Come suggerisce il nome, la modalità Eletric permette l’utilizzo del solo motore posteriore, per abbattere i consumi e viaggiare senza vibrazioni, in totale silenzio. Infine, la modalità E-safe, permette di mantenere la carica delle batterie oppure di ricaricare le stesse fino all’80%, gravando sui consumi di benzina. Per garantire la massima versatilità, il sistema di controllo della trazione Jeep Selec-Terrain permette di scegliere tra Auto, Sport, Snow, Sand/Mud e Rock (solo per Trailhawk), oltre al controllo della velocità in discesa Hill-descent Control. Per la guida in off-road non mancano le modalità 4WD lock, per una trazione permanente 4×4 fino a 15 km/h, e la più estrema 4WD Low.
Per quanto riguarda il capitolo consumi, la Jeep Renegade 4xe è in grado di percorrere 18 km/litro in città, 20 km/litro in ambiente extra urbano e 14 km/litro in autostrada. Nel complessivo, il computer di bordo segnalava un dato di 16 km/litro (circa 6 l/100 km), non un numero da record che, però, testimonia l’efficienza del binomio tra i motori, nonostante l’aumento di peso. L’autonomia, però, è più bassa rispetto alle sorelle unicamente termiche perché la capacità del serbatoio scende di 11 litri a quota 37 litri.
Il pacco batteria agli ioni di litio da 11,4 kWh e 400 volt permette un’autonomia di 50 km, veramente vicina a quella registra durante il nostro test drive con una guida “ecologica”. Per quanto riguarda la ricarica, è possibile connettere la Renegade alla presa di casa (anche attraverso una easyWallbox) ed avere una carica completa in meno di 5 ore, oppure si può caricare attraverso una colonnina pubblica veloce riducendo a un’ora e mezza il pieno di elettroni. Se il vostro spostamento quotidiano richiede meno di 50 km, potrete veramente registrare un risparmio concreto, specie se ricaricate l’auto a casa con una tariffa vantaggiosa.
La Jeep Renegade 4xe non tradisce la tradizione del Marchio e, infatti, nasconde tutta una serie di rappresentazioni nascoste, i cosiddetti Easter Eggs. Sono sparsi in tutto l’abitacolo, anche dove non te lo aspetti. Nella galleria qui sotto potrete trovare 6 dettagli nascosti presenti sull’esemplare da noi provato. Tra questi troviamo l’icona della calandra con le 7 feritoie all’interno dei proiettori ottici, i quali al posteriore sfoggiano l’iconica “X”, con un rimando ai segni che lasciavano le taniche di benzina sule jeep dell’esercito americano durante da Seconda guerra mondiale. La stessa lettera stilizzata viene ripresa sul tetto removibile MySky. Altro simbolo di patriottismo a stelle e strisce, il profilo laterale della Jeep Originale che “scala” il parabrezza di fronte al sedile del passeggero. Ancora sul cristallo del lunotto posteriore si fa piccolo l’uomo delle nevi che richiama lo spirito dell’avventura del Marchio. Infine, l’icona del frontale Jeep con 7 feritoie e fanali circolari caratterizza la scatola in plastica nera dietro lo specchietto retrovisore, la cornice degli altoparlanti stereo e l’interno del portellone posteriore. Questi sono solo alcuni dei tanti particolari segreti che si nascondono dentro la nuova Jeep Renegade 4xe Trailhawk.
La nuova generazione di Jeep Compass è offerta ad un prezzo d’attacco di 24.250 euro per la versione benzina 1.0 T3 con cambio manuale in allestimento Longitude. Per avere il cambio automatico, mantenendo invariati motorizzazione e allestimento, si deve salire a quota 27.750 euro. Per i motori Diesel si parte da 27.750 euro ma non è disponibile l’opzione del cambio automatico. Le versione elettrificate del crossover Jeep partono da un prezzo di 38.850 euro per la versione da 190 CV, per arrivare ai 42.850 euro degli allestimenti S e Trailhawk che vengono equipaggiati dal propulsore da 240 CV. Al centro della gamma 4xe stuzzica l’interesse la 80TH Anniversary che, con il motore da 190 CV, è offerta a 40.850 euro. La Jeep Renegade 4xe Trailhawk protagonista della prova alza l’asticella del prezzo a quota 49.750 euro, complici la vernice Matt Green, gli interni in pelle e il tetto removibile. Attenzione, però, perché grazie alle promozioni online, si può raggiungere una riduzione di circa 6.000 euro.
Le concorrenti dirette della Renegade 4xe PHEV in termini di dimensioni e motorizzazioni sono la Renault Captur E-Tech Plug-in Hybrid e la Mini Countryman Cooper SE. Più lunghe di almeno 10 cm troviamo anche la BMW X2-e e la Range Rover Evoque PHEV. La Jeep non sarà la più elegante, però senz’ombra di dubbio è in cima alla lista per le sue capacità in off-road.
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