L’ammiraglia Jeep si rifà nel look e nella sostanza con la nuova generazione, la quinta, che viene offerta solo più nella configurazione ibrida plug-in. Stiamo parlando della Jeep Grand Cherokee 4xe.
Così Jeep rafforza la sua offerta prodotto LEV (Low Emission Vehicle) specie in un paese come l’Italia dove il Marchio delle sette feritoie è leader di segmento con le best seller Compass e Renegade. “Ibrida alla spina”, e questa è la più grande novità, pur rafforzando le sue proverbiali doti off-road che abbiamo testato a fondo sui percorsi sterrati e su strade a grande scorrimento.
Il nuovo motore ibrido plug-in di cui è dotata ha una potenza combinata di 380 CV ed è in grado di muoversi per circa 50 chilometri senza emissioni, inoltre il sistema pneumatico Quadra-Lift che permette non solo di alzare e abbassare il veicolo comodamente seduti al posto guida, bensì di affrontare i terreni più impervi senza alcuna fatica. Dentro è rivoluzione digitale con tre schermi: tutto nuovo è quello dedicato al passeggero anteriore, decisamente inedito per il segmento dei SUV di lusso. Non mancano tanti contenuti sulla guida assistita, sono ben 110 le funzionalità in totale, rendono la Grand Cherokee 4xe uno dei SUV più sicuri sul mercato.
Cerchiamo quindi di capire com’è fatta la Jeep Grand Cherokee, quali sono le sue dimensioni, il suo prezzo e come si guida, su strada e fuoristrada, l’autonomia in elettrico e alcuni punti chiave.
Se esternamente la Grand Cherokee ha sempre convinto per la sua maestosità, al 100% da SUV a stelle e strisce, con la nuova generazione ibrida l’estetica si è aggiornata puntando sui dettagli; nuova è la griglia con le sette feritoie più grandi, nuovi sono i gruppi ottici a LED adattivi e nuovo è il tetto nero lucido, che spicca sulle colorazioni esterne. Gli allestimenti disponibili, tutti top di gamma Overland e Summit Reserve guadagnano, rispettivamente, tetto panoramico apribile, doppio terminale di scarico, cerchi in lega da 21″, finiture esterne in Platinum Chrome, barre al tetto con inserti neri.
Parlando, invece, delle dimensioni di Jeep Grand Cherokee 4xe, questi sono i dati da memorizzare: 4,91 metri (+ 8 cm) di lunghezza, 1,96 metri di larghezza e 1,85 metri di altezza. Il passo è di 2.964 mm, pertanto si colloca a pieno all’interno del segmento E.
Gli interni di Jeep Grand Cherokee 4xe sono estremamente nuovi e propongono l’ultima evoluzione dello Uconnect 5 con i tre display digitali da 10,1 pollici, più l’Head-up Display. Non manca l’impianto audio McIntosh con i suoi 19 altoparlanti da 950 watt di potenza, con il terzo schermo per il passeggero a cui è possibile pure collegare un’ingresso HDMI. Nulla da ridire sulla qualità dei materiali e degli assemblaggi. Anche la visibilità è migliorata e sullo spazio per le gambe specie sul divanetto che è aumentato rispetto al passato. Tre passeggeri posteriori trovano posto comodamente, con tendine per il sole laterali e clima posteriore (quadrizona) e bocchette e loro dedicate, infatti il confort termico è da primato, non mancano sedili riscaltati e raffreddati con massaggio (anteriori), un po’ rumorosi nella movimentazione quando si sale e scende.
Per riassumere la Jeep Grand Cherokee 4xe è una vettura adatta per i lunghi viaggi, comoda e confortevole con cura per i dettagli, i materiali interni sono di gran pregio e l’uso del legno per la plancia è molto interessante, anche se qualche materiale nella parte bassa del tunnel è parecchio rigido. La Grand Cherokee 4xe è anche tecnologicamente molto evoluta con il passenger screen, la possibilità di attivare l’assistente vocale “Hey Jeep” e per gli amanti del 4×4 ci sono anche le off-road pages, con dettagli dedicati a trazione, angoli specifici e parametri motore. Sono state aggiornate le pagine che ora indicano come vengono sfruttati i flussi di energia durante le varie fasi di guida, anche se alcuni schemi dell’elettrico li abbiamo trovati molto macchinosi da capire se si sta guidando
Concludendo con le dimensioni di Jeep Grand Cherokee 4xe, il bagagliaio parte da una capacità minima di 533 litri anche se a noi è sembrato un po’ inferiore, forse per via del fatto che l’altezza della cappelliera non è eccessiva, comunque i sedili si abbattono e ci sta, di traverso, una borsa da golf ma si sente l’assenza della botola per gli sci. Ampliandolo si arriva a 2.205 litri.
La navigazione TomTom si aggiorna costantemente per proporre nuovi percorsi in caso di traffico e consiglia (anche) sulla guida ecologica, vista la natura del propulsore. Per la prima volta il quadro strumenti è interamente digitale e personalizzabile e viene arricchito dall’Head-up Display di cui sopra, capace di proiettare le informazioni più essenziali nel campo visivo di chi siede alla guida. C’è il supporto wireless per Apple CarPlay e Android Auto e nuovo è lo specchietto retrovisore digitale, una mossa astuta vista la lunghezza vicina ai 5 metri e il lunotto non così grande. Nella suite dei servizi Uconnect sono diverse le funzioni controllabili da remoto e c’è l’interattività con Alexa: le si può chiedere che tempafa così come gestire la domotica collegata dal dispositivo nella propria abitazione. Molto particolari i tasti disposti sopra il display centrale sono quasi orizzontali e per le persone di bassa statura potrebbero risultare di difficile visibilità.
Il nuovo sistema ibrido che unisce il 2.0 quattro cilindri turbo benzina 272 Cv e 400 Nm a due motori elettrici (+178 Cv e 298Nm), il tutto coadiuvato dal cambio automatico TorqueFlite per trasferire la generosa coppia combinata di 637 Nm a 3.000 giri alle quattro ruote motrici.
Diverse le modalità, tra cui è inedita la modalità EV che permette a Grand Cherokee di diventare per la prima volta un veicolo full electric, sia su strada che in l’off-road…in silenzio.
Le prestazioni sono ottime per il genere di auto, la potenza complessiva è di 380 CV: per far capire parliamo di 6,3 secondi per lo 0-100 km/h danno un’idea di quanto sia brillante il nuovo motore ibrido, pur considerando un peso che proprio piuma non è (2.415 kg). La velocità massima fa registrare 210 km/h. Insomma in modalità combinata la spinta non gli manca; detto tra noi forse dal 2.0 GME, condiviso anche con altre vetture del gruppo come l’Alfa Romeo Giulia, avremmo desiderato un po’ più di allungo…
Si parte con la modalità ibrida, impostata di default all’accensione. In questo caso il sistema gestisce in autonomia l’apporto della potenza dai tra motori, facendo prevalare l’elettrico sul termico. Una volta esaurita la batteria, prevalenza al termico. In elettrico Jeep Grand Cherokee può sostenere una velocità massima di 130 km/h, quindi entro i limiti di legge per le autostrade italiane, con l’accensione del termico che avviene solo ed esclusivamente richiedendo il massimo dal pedale del gas. Con eSave, invece, la batteria viene “risparmiata” per successivi utilizzi o all’occorrenza (ma non è efficiente, ricaricata spillando carburante). A velocità molto basse e in sosta il benzina si spegne, preservando i consumi. Infine, la frenata rigenerativa sempre attiva riesce a recuperare energia dalle frenate per ricaricare la batteria, anche nel caso in cui si presenti la necessità di frenare con vigore o quando vengono rilevate condizioni di scarsa aderenza, ma serve prima impostarla da un tasto sulla plancia.
In questo modo i consumi registrati caricando senza troppa frequenza sono stati di circa 13,5 km/l, che con 72 litri di serbatoio e permettono comunque circa 850 km di range di cui 50 in modalità elettrica.
La dinamica di guida, basata questa volta sulla piattaforma (Alfa Romeo) Giorgio, è stata pensata per garantire un’esperienza di guida comunque confortevole piuttosto che sportiva. Il Grand Cherokee, durante la nostra prova in anteprima si è dimostrato stabile durante la guida in curva grazie alle sospensioni pneumatiche con ammortizzatori a controllo elettronico che assicurano una buona tenuta di strada con un rollio contenuto. Lo sterzo è preciso, anche se manca un po’ di sensibilità, il che è accettabile trattandosi di un SUV dal baricentro così alto, peccato per il diametro del volante grosso dalla corona piccola. La combinazione di frenata tradizionale e frenata rigenerativa forniscono un’ampia quantità di forza frenante, ma in alcune condizioni specie in manovra la sensibilità del pedale del freno è un po’ ostica da modulare. In generale, il Grand Cherokee 4xe è un SUV silenzioso. Sono presenti pochissimi rumori o fruscii in abitacolo provenienti dal motore, dalla strada o da fruscii vari. Ovviamente, forzando l’andatura e spingendo il motore ad alti regimi si fa sentire e i rumori meccanici sono più evidenti, ma in generale possiamo affermare che la Grand Cherokee 4xe è un’auto nel suo complesso ottima per i lunghi viaggi.
La Grand Cherokee è pur sempre una Jeep, e come ogni Jeep deve anche essere in grado di affrontare percorsi off-road, pertanto anche se non estrema come un Gladiator (qui la nostra prova), è serenamente in grado di affrontare delle strade impervie. In off-road la Grand Cherokee 4xe si trasforma da SUV di lusso super confortevole a veicolo pronto per ogni terreno, dotato di differenziale posteriore autobloccante elettronico a slittamento limitato, o eLSD, entrambi con con scatola di rinvio (ridotte) per dare ancora più aderenza alla ruota in caso di necessità. Le sospensioni Quadra-Lift, ora con ammortizzazione elettronica adattiva, garantiscono un’altezza da terra e una capacità di guado di assoluto riferimento: in numeri, Grand Cherokee 4xe può alzarsi fino a un’altezza libera dal suolo massima di 27,5 centimetri e la sua capacità di guado è di 61 centimetri.
Il resto del lavoro sporco è affidato al Selec-Terrain, con le sue molteplici modalità di guida dedicate (Auto, Sport, Rock, Snow, Mud/Sand). Questo dispositivo è importante perché coordina elettronicamente il lavoro di ripartizione della coppia, del lavoro delle sospensioni e del controllo dell’acceleratore, fino a alla reattività dello sterzo. Per la prima volta su una Grand Cherokee, ha la possibilità di disconnettere l’asse anteriore diventando una trazione posteriore pura e aumentare l’efficienza.
Grazie al sistema Hill Descent Control, che permette di mantenere il massimo in discesa su terreni più avversi, e la barra stabilizzatrice collegabile, Grand Cherokee 4xe è come tutte le Jeep ad alti livelli per la guida fuoristrada. Tornando ai sistemi di assistenza alla guida sopra accennati, le novità sono il Night Vision con rilevamento di pedoni e animali, il nuovo Intersection Collision Assist, il sistema di assistenza al parcheggio Parallel & Perpendicular Park Assist, non manca la Surround View Camera a 360° e ovviamente il sistema di guida automatizzata Active Driving Assist (L2). Insomma in quanto a sicurezza nulla è lasciato al caso su quest’ammiraglia Jeep.
Rispetto ai 4 allestimenti originali, contando anche Limited e Trailhawk, la gamma di Jeep Grand Cherokee 4xe oggi in vendita comprende la Overland e la Summit Reserve. Il prezzo di Jeep Grand Cherokee 4xe parte da 82.000 euro per l’allestimento d’ingresso Limited e tocca i 106.000 euro della Summit Reserve.
Si può dire che la Overland abbia già tutto di serie, compreso il portellone posteriore con apertura “hands free”, l’antifurto Deluxe, i sedili in pelle Nappa regolabili elettricamente a 12 vie, la funzione Memory per quello del passeggero, il divanetto posteriore ventilato, clima automatico quadrizona, luci ambiente LED personalizzabili e l’impianto audio McIntosh. La Summit Reserve aggiunge i cerchi da 21″, la telecamera a 360°, l’Active Driving Assist System, la telecamera di visione notturna (nel caso di Overland questi accessori sono raggruppati sotto l’Advanced Protection Group e costa 4.000 euro) il sistema di assistenza al parcheggio parallelo e perpendicolare e di uscita con funzione stop, il terzo display per l’intrattenimento del passeggero (optional da 1.800 euro su Overland), la camera off-road e le esclusive sospensioni con differenziale elettronico a slittamento limitato (eLSD). Anche su Summit Reserve sono in opzione gli schermi per i passeggeri posteriori a 2.700 euro. Di serie anche il cavo per la ricarica pubblica, mentre la easy wallbox costa 599 euro. Tutte le altre vernici metallizzate/perlate e l’abbinamento con il tetto nero costa 1.300 euro in più.
La nuova generazione della Jeep Grand Cherokee, ora Grand Cherokee 4xe, si pone senza dubbio l’obiettivo di sfidare i marchi luxury e premium tedeschi, visto il posizionamento di prezzo, quindi si guarda indubbiamente ad Audi Q7, Bmw X5, Mercedes GLE, Range Rover Sport e Volvo XC90.
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