La nuova Cherokee MY19, da pochi giorni già ordinabile sul mercato, ha una lunga storia da raccontare. Non tanto per le sue novità (noi le abbiamo già provate in anteprima) quanto per ciò che rappresenta nel mondo del 4×4. Pochi nomi, infatti, hanno un peso specifico così alto nella storia di Jeep e Cherokee è uno di questi con i suoi 44 anni di storia alle spalle e un futuro promettente davanti a lei.
In occasione della presentazione alla stampa nell’incantevole scenario della Sicilia, evento al quale abbiamo partecipato, un’area dedicata a ospitare alcuni degli esemplari storici delle serie precendenti, sin dal primo modello arrivato sul mercato nel lontano 1974.
La prima generazione, la SJ, era erede diretta della serie CJ, ritenuta però troppo piccola per un pubblico attento ai dettagli e sempre più voglioso di vivere un’autentica esperienza di guida in fuoristrada e soprattutto non sufficiente ad ospitare una famiglia alla ricerca di avventure all’aria aperta. La prima Cherokee nasceva su base Wagoneer e si rendeva disponibile nella sola versione due porte. Inoltre, il modello era dotato del rivoluzionario sistema di trazione integrale “Quadra-Trac”, che garantiva in automatico la trazione attraverso un terzo differenziale a slittamento controllato con monitoraggio costante su tutte e quattro le ruote.
Tre anni più tardi arrivarono le quattro porte e la famosa edizione “Chief” (qui ritratta) iniziò a significare 4×4 fino alla prima metà degli anni Ottanta. La struttura robusta e l’ampio e confortevole spazio per sei passeggeri l’avevano resa l’auto di riferimento per quanti volevano intraprendere un viaggio, in qualunque condizione meteorologica o stradale. Fra le caratteristiche di serie vi erano la trasmissione automatica a quattro marce, il servosterzo e la barra antirollio anteriore. La Cherokee SJ rimase in produzione fino al 1983, anno in cui fu sostituita dalla Cherokee XJ.
La seconda generazione, la serie XJ, arriva nel 1984 e inizia a prendere le fattezze di quello che circa quindici anni più tardi in tanti iniziarono a chiamare meno propriamente SUV. Presentava infatti una struttura ibrida fra telaio e monoscocca che conferiva al veicolo una rigidità eccezionale e contribuiva a ridurne peso e consumi. A questo si aggiungevano le nuove sospensioni anteriori “Quadra-Link” che assicuravano maggiore robustezza all’asse anteriore, garantendo al contempo maggiore maneggevolezza e migliorate performance su strada.
Rispetto alla versione precedente, la serie XJ pesava ben mezza tonnellata di meno. Era inoltre 10 cm più bassa, 15,2 cm più stretta e 53,3 cm più corta, e conservava il 90% dello spazio a bordo offerto dalla SJ. È così che la Cherokee creò il segmento dei SUV di medie dimensioni, rimanendo costantemente in cima alle classifiche di vendita dei SUV compatti per ben 17 anni. Due i sistemi di trazione, 2WD/4WD, chiamati SelecTrac e “shift-on-the-fly” CommandTrac — e una carrozzeria quattro porte – la Cherokee si confermava regina del segmento da lei stessa creato. Una curiosità è legata alle auto con guida a destra: nel Regno Unito iniziarono ad arrivare solo nel 1993, a nove anni dall’introduzione commerciale ufficiale.
La terza generazione (KJ) sostituì la serie XJ prima di essere a sua volta soppiantata dai modelli di quarta generazione (KK). Queste due generazioni furono commercializzate con il nome di Liberty in Nord America e Cherokee in Europa. La serie KJ restò in produzione dal 2002 al 2007 ed è stata la prima Jeep a utilizzare sospensioni anteriori indipendenti dai tempi della Wagoneer degli anni Sessanta. Era disponibile nelle configurazioni Limited, Renegade e Sport ed era dotata di sistemi a trazione integrale part-time Select-Trac o full-time Command-Trac.
Si arriva così alla quarta generazione, la Cherokee KK fu introdotta nel 2008 e rimase sul mercato fino al 2013. Era proposta in due allestimenti – Sport e Limited – cui furono affiancate diverse edizioni speciali per soddisfare le richieste dei clienti, fra cui la Renegade, Latitude, Arctic e 70th Anniversary.
La quinta generazione di Jeep Cherokee arrivò sul mercato europeo nel 2014. Com’è noto, la Cherokee KL fu la prima Jeep a utilizzare il pianale Compact U.S. Wide (abbreviato in CUS-wide), figlio della partnership tra Fiat e Chrysler riunite sotto lo stesso tetto, quello di FCA. La Cherokee del 2014 è stata la prima vettura 4×4 a offrire un sistema di disconnessione dell’assale posteriore quando la trazione integrale non è richiesta, il primo SUV di medie dimensioni ad adottare una trasmissione automatica a 9 rapporti nonché ad offrire tre sistemi di trazione integrale – l’Active Drive I, l’Active Drive II e l’Active Drive Lock, per prestazioni in fuori strada di riferimento.
Ora, dunque, spazio al nuovo modello, con il suo nuovo motore MultiJet Diesel e altri accorgimenti che rendono la guida off-road sempre più un vero spasso.
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