Il nuovo trend della mobilità su quattro ruote è l’elettrico, dove sin dall’inizio non mancano le sportive e nemmeno le proposte dei brand premium in un contesto in cui ha dato poco fatto la sua apparizione la Jaguar I-Pace, già ordinabile e disponibile da agosto, a partire dal prezzo di 79.790 euro, compreso della garanzia di otto anni per la batteria e manutenzione dopo oltre 33.000 km/due anni.
I veicoli a batterie hanno registrato un aumento dai 400.000 esemplari dal 2013 ai 3 milioni del 2017 (dati Center for Advanced Studies e l’Istituto per le energie rinnovabili di Eurac Research), nonostante le innegabili problematiche legate in Italia soprattutto alla scarsa disponibilità di colonnine di ricarica.
La nuova Jaguar I-Pace ha un’originale linea che ricorda quella di un SUV coupé, influenzata da tutte le accortezze necessarie per aumentare al massimo in termini d’aerodinamica: cofano corto e ribassato, tetto con una linea slanciata e lunotto posteriore ricurvo.
Nella Jaguar I-Pace la dotazione multimediale è di alto livello, grazie al sistema d’infotainment Jaguar Touch Pro Duo, che si serve di un’innovativa combinazione di schermi, sensori capacitivi e comandi tattili.
Inoltre, un nuovo sistema di navigazione analizza la topografia del percorso e i dati dei tragitti precedenti, come ad esempio lo stile di guida, per calcolare con precisione l’autonomia e lo stato di carica della batteria. Questo sistema utilizza la tecnologia “Smart Settings”, basata su algoritmi AI, per individuare le preferenze del guidatore e adeguare sia le impostazioni che l’ambiente di guida della vettura. Presente anche un hot spot wi-fi incluso nella vettura con la possibilità di aggiornare il firmware dell’auto.
Nel posteriore, lo spazio per le gambe è di 890 mm e l’assenza di un convenzionale tunnel di trasmissione consente di avere un utile scomparto centrale da 10,5 litri. Sotto i sedili posteriori è stato posizionato un vano portaoggetti ideale per computer e tablet, mentre il bagagliaio offre una capacità di carico di 656 litri, che diventano 1.453 con i sedili abbattuti.
Tra le novità con cui prova a distinguersi la casa inglese in questo ambito anche un network collegato per chi sceglie il suo modello: un wallbox gratuito di Alperia destinato alla ricarica, un E-Angel per aiutare l’automobilista in tutti i passaggi tecnico-burocratici al motore elettrico e l’app Evway per trovare la colonnina più vicina.
La nuova Jaguar vanta un doppio motore elettrico con una potenza di 400 CV, accelera da 0 a 100 km/h in 4,8 secondi, merito della trazione è integrale, il telaio in alluminio, la batteria agli ioni di litio da 90 kWh offre un’autonomia dichiarata di 480 km, che diventano, in base alla nostra prova reale, circa 350 km. Non abbiamo avuto la possibilità di una prova approfondita, ma ci siamo fatti una prima impressione sulle strade dell’Alto Adige, anche in off-road, terreno che si rivela adatto a questo modello grazie alle sospensioni pneumatiche (opzionali).
Le modalità di marcia previste sono tre, Normale, Eco e Sport con cui è possibile divertirsi non poco, nonostante il cambio sia monomarcia, la reattività e l’accelerazione sono ottime. Pur con la propulsione a batterie, con la I-Pace la sensazione è quella di essere al volante di una “classica” Jaguar.
Il baricentro è molto basso e la vettura ben piantata a terra, merito anche della perfetta distribuzione dei pesi 50:50. L’auto è potente, forse anche troppo perché la coppia di 696 Nm è stratosferica e, per guidare in maniera consona la Jaguar I-Pace, bisogna affinare il piede riguardo la frenata rigenerativa. Questa è disponibile in due versioni, una più soft e una veramente efficace, che, come abbiamo detto, per evitare una guida “a scatti” è necessario avere il piede molto sensibile.
Questo tipo di vetture sono destinate ad essere guidate principalmente con un solo pedale, infatti, una volta che si molla il piede sull’acceleratore, entra subito in funzione la frenata, un aspetto (tra gli altri) dell’elettrico a cui dovremo abituarci e che all’inizio per tanti automobilisti non sarà immediato, ma soprattutto potrebbe far storcere il naso a tanti appassionati di motori.
A proposito di sportive “a batterie”, da considerare il fatto che i diretti concorrenti californiani di questo modello dispongono di una propria rete capillare di ricarica in Italia e non, gratuita e accessibile solo ai possessori di una Tesla. Nonostante i pregevoli sforzi fatti da Jaguar per costruire un network di partner, invece al momento non c’è ancora in Italia una rete di ricarica alternativa, simile a quella di Elon Musk.
Buona potenza di guida e divertimento della Jaguar I-Pace, ad oggi però il proprietario rischia di doversi procurare un’app con relativo abbonamento o tessera di ricarica per ogni zona del nostro Belpaese in cui viaggia. Tra l’altro, se sul fronte delle batterie e della relativa autonomia l’evoluzione è quanto mai rapida, non crediamo sia lo stesso per le infrastrutture in Italia, quindi a fronte di una valutazione positiva della vettura, c’è da considerare un contesto italiano ancora un po’ immaturo per questo tipo di soluzioni.
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