Motorsport

Intervista ai piloti Alfa Romeo Racing: le parole di Raikkonen e Giovinazzi dopo la prima giornata di test a Barcellona

Tempo di lettura: 3 minuti

Il primo giorno di scuola è sempre quello delle attese, a volte disattese. C’è emozione, c’è voglia di partire, di dimostrare che l’inverno (o l’estate) non è stata passata a guardare le stelle. Nel caso dei piloti Alfa Romeo Racing, Kimi Raikkonen e Antonio Giovinazzi, il primo giorno di scuola è stato positivo per il primo, con 114 giri coperti con la nuova C38 (quasi due GP) e un quinto tempo di buon auspicio. Oggi tocca ad Antonio calarsi nell’abitacolo della C38, ma ieri sera, proprio da Barcellona, abbiamo colto l’opportunità per intervistare i piloti Alfa Romeo Racing durante la conferenza stampa post prima giornata di test, ecco le loro risposte (le interviste sono state fatte in inglese, noi abbiamo raccolto le risposte più significative).

Kimi, prime impressioni sulla nuova vettura?

“Molto bene, anche se ho iniziato con un testacoda. A parte questo, è andato tutto liscio, le prime sensazioni al volante della C38 sono molto buone e penso sia stato fatto un gran lavoro rispetto alla Sauber 2018. Abbiamo una buona base sulla quale lavorare ma come primo giorno c’è da essere soddisfatti.”

Kimi, ti senti orgoglioso di essere un simbolo di Alfa Romeo nel mondo? Ci sono differenze tra essere un pilota del Biscione e uno del Cavallino?

“Sì certo, siamo solo all’inizio ma sono molto felice di essere un pilota Alfa Romeo. Quando guido, non sento alcuna differenza tra essere un pilota Ferrari o un pilota Alfa Romeo Racing. Se posso trovare una differenza è nell’aver cambiato gruppo di lavoro ma oggi mi sono trovato subito bene con la squadra. Mi sto divertendo ed è quello che conta”

Kimi hai avuto modo di seguire in scia un’altra vettura e che sensazioni hai provato con la nuova ala anteriore? Ci sono grandi differenze con la vettura 2018?

“No mi sono avvicinato ad altre monoposto ma non abbastanza per valutare gli effetti o le differenze rispetto allo scorso anno. Credo che durante tutti gli 8 giorni di test a Barcellona avremo la possibilità di essere in questa situazione e capire cosa è cambiato. Sono sicuro che, rispetto alla C37 che ho guidato ad nei test di Abu Dhabi, sia stato fatto un grande passo avanti. La squadra ha fatto un ottimo lavoro durante l’inverno”

Kimi sei sorpreso di aver superato quota 100 giri al primo giorno di test (114, ndr)?

“Non particolarmente, ce lo aspettavamo che le cose sarebbero andate bene, quindi non sono molto sorpreso. In ogni team ti aspetti di lavorare il più possibile e fare più giri possibile, non è cambiato rispetto a 10-15 anni fa. Oggi le vetture sono più affidabili e per me è stato normale così.”

Antonio, sei pronto a salire in vettura e come ti senti?

“A dire la verità non riesco più ad aspettare. Penso che oggi (ieri, ndr) sia stata una buona giornata per il team Alfa Romeo Racing e Kimi, come ha detto lui, ha avuto una prima impressione positiva con la macchina. Guardo con fiducia al mio debutto.”

Antonio sei il primo pilota italiano in F1 dai tempi di Trulli e Liuzzi, dal 2011. Senti una particolare responsabilità o sei totalmente concentrato sulla nuova stagione?

“Mi sento solo molto orgoglioso di essere il primo italiano dopo 8 anni. Certo, ho una grande responsabilità ma sono molto felice che gli italiani possano fare il tifo per me come lo fanno per due grandi brand come Ferrari e Alfa Romeo. Sono molto concentrato sulla nuova stagione ma ciò non toglie che dentro di me sia realmente orgoglioso. Non vedo l’ora di correre a Monza”.

Il casco con il quale Giovinazzi affronterà la stagione 2019: tanto spazio al tricolore

Frederic (Vasseur, Team Principal, ndr) qual è l’obiettivo della squadra e quando potrai dire missione compiuta?

“L’obiettivo è continuare a migliorare già dall’inizio della stagione sia a livello di competitività sia a livello di team: come sapete c’è un grosso lavoro dietro le quinte a livello di organizzazione e sponsorship e non posso non pensare a quell’aspetto, visto il ruolo che ricopro, quando si parla di obiettivi.”

Redazione Autoappassionati.it

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