Vallelunga (Roma) -A margine delle finali mondiali del Super Trofeo 2013, abbiamo intervistato in esclusiva Stephan Winkelmann, Presidente e AD di Automobili Lamborghini.
Con il Presidente abbiamo tracciato una panoramica a 360º sul mercato della Casa del Toro e cercato di scoprire qualcosa in più sulla imminente vettura che sostituirà la Gallardo.
Il salone di Tokyo è iniziato da alcuni giorni insieme a quello di Los Angeles, a livello mondiale quali sono le aree su cui Lamborghini punta di più ?
Le tre regioni principali su cui puntiamo di più sono il Nord America, l’Europa compreso il Medio Oriente e l’Asia Pacifico, puntiamo ad avere un bilanciamento di queste tre regioni per essere meno esposti nei momenti di crisi e avere anche una distribuzione equa delle nostre vetture.
Per noi il mercato numero uno è rappresentato dagli Stati Uniti, seguito al secondo posto dalla Cina, al terzo posto c’è il Medio Oriente poi l’Inghilterra, il Giappone e infine la Germania. Questi sono i primi sei mercati, chiaramente noi abbiamo dei mercati che per molti altri costruttori “normali” non hanno lo stesso peso specifico che hanno per noi, come la Thailandia, Singapore e la Malesia che sono mercati molto importanti per Lamborghini, ma sono mercati minuscoli per l’industria automobilistica in generale.
Non ci sono infine grandi mercati dove ci aspettiamo una crescita che oggi ancora non c’è. I mercati come la Russia, il Brasile e l’India sono attualmente dei mercati per noi relativamente piccoli e a medio termine non vediamo una crescita in questi mercati al di sopra delle venti vetture all’anno. Questo ha delle motivazni ben precise: il Brasile per via della sicurezza e dei tassi di importazione e per le infrastrutture, mentre in Russia a frenare è il traffico, le infrastrutture e gli inverni molto rigidi, infine in India non si è ancora sviluppato un forte mercato automotive.
Possiamo quindi dire, da questa prima analisi che l’Europa, nonostante il periodo di crisi sia un mercato che tiene per Lamborghini?
In verità l’Europa è un mercato che ha luci ed ombre. Il vero test l’avremo nella seconda metà del prossimo anno quando arriverà sul mercato la nuova vettura che sostituirà la Gallardo, che potrà dare delle maggiori opportunità che quest’anno con il run out della Gallardo non ci sono state.
Invece il mercato Italia?
L’Italia per noi conta all’incirca il 3% del nostro fatturato ed è un mercato che è stato in discesa costante per quanto riguarda le super sportive, anche se noi siamo in contro tendenza perché siamo stabili e naturalmente speriamo che in futuro ci sia una svolta. Non va trascurato che l’aumento delle tasse su vetture sportive e di lusso ha sicuramente penalizzato le vendite e in più c’è ancora lo spauracchio del controllo fiscale oppressivo sui possessori di questo tipo di vetture che non aiuta.
Gli analisti per il 2014 prevedono ancora difficoltà, ma con una lenta ripresa, anche voi avete questo tipo di previsioni?
Al contraio del mercato globale, quello delle super sportive negli ultimi anni è sempre stato molto piatto e non ha dato segni di ripresa dopo la crisi e anche nel 2014 non si vesondono grossi spiragli o dei volumi aggiuntivi. Chi ha dei prodotti nuovi, una distribuzione equa su tutte le regioni si può avvantaggiare ed è questo su cui puntiamo noi di Automobili Lamborghini per il 2014.
Quest’anno è stato quello del 50º anniversario di Lamborghini che si appresta a chiudersi, quali sono state le iniziative di maggior successo e il feedback ricevuto dai clienti che hanno partecipato al Grande Giro?
Noi abbiamo fatto due tipi di attività, ci siamo concentrati sul prodotto e sui clienti. Per quanto riguarda il prodotto abbiamo lanciato delle vetture speciali come la Veneneo e la Veneno Roadster, ma anche delle edizioni speciali basate su Aventador e Gallardo che sono andate benissimo perché le abbiamo vendute praticamente tutte.
Per quanto riguarda il clienti abbiamo fatto degli eventi in tutto il mondo e l’evento centrale è stato quello di maggio con 700 persone coinvolte. Il feedback è stato eccezionale perché è stato l’evento più grosso organizzato nei 50 anni di vita dell’azienda. Il Grande Giro per il 50º anniversario ha avuto un forte impatto anche per il marchio che dalle analisi dei social media, ma anche sui media tradizionali ha avuto dei picchi mai avuti prima d’ora, per cui la notorietà del marchio è stata accresciuta. Senza contare che molte nuove aziende hanno chiesto in questo anno di fare collaborazioni con noi e questo ci rende molto orgogliosi.
Siamo qui oggi all’Autodromo di Vallelunga in occasione delle World Final del Super Trofeo, quindi spostiamo l’attenzione sul motorsport. È partito quest’anno il progetto Squadra Corse, come procede?
Abbiamo creato una Gallardo Squadra corse, fatta per festeggiare il fatto che abbiamo il più gran coinvolgimento di Automobili Lamborghini nel mondo delle corse avendo tre Super Trofei: uno in Asia, uno in America e uno qui in Europa per cui abbiamo deciso di avere un reparto corse dedicato a questo tipo di attività che non abbiamo avuto mai prima d’ora. Si inseriscono in questo progetto i corsi di guida sicura e l’academy, fino alle esperienze in pista con il coinvolgimento di clienti e persone interessate al marchio.
Non possiamo non parlare del futuro, il prossimo anno arriva la nuova Gallardo, cosa può dirci?
Il prossimo anno andremo a sostituire la Gallardo che è stata la macchina più importante per quanto riguarda i volumi di Automobili Lamborghini, perché ha fatto quasi il 50% di tutte le macchine prodotte e quindi abbiamo grandi aspettative per la nuova vettura.
Quando verrà lanciata?
Noi abbiamo delle fiere internazionali dove abbiamo fatto quasi tutti i lanci e le anteprime mondiali quindi rimarremo nel solco della tradizione e non sarà al Salone di Detroit.
Quindi al Salone di Ginevra?
(Risata) Vi dico solo che sul mercato arriverà nella seconda metà del 2014, il resto lo vedrete, abbiate pazienza.
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