In occasione della Milano Design Week 2017 e della celebrazione dell’ingresso di Alfa Romeo in Altagamma, abbiamo intervistato in esclusiva Klaus Busse, Head of design Alfa Romeo, Maserati, Fiat e Abarth che ci ha parlato del presente con Giulia e Stelvio e delle sfide che attendono il Marchio del Biscione.
Per Giulia e Stelvio l’idea è stata quella di portare di nuovo Alfa Romeo in un segmento più grande che si differenziasse dalla gamma precedente già presente su strada, ma per noi è stato ancora più importante “abbracciare” un nuovo stile con il quale lavorare e che ha dato origine ai due modelli. Per i designer è un’opportunità quasi unica lavorare su un’architettura completamente nuova, visti i numerosi esempi di piattaforma comune che vengono utilizzati nel mondo dell’auto.
In questo caso è stato bello lavorare con le proporzioni dei nuovi modelli, partire da un foglio bianco e veder nascere le forme di Giulia e Stelvio è stato davvero emozionante. Ancora di più su Stelvio, il nostro primo SUV, i designer si sono ispirati direttamente al passato, visitando il Museo Alfa Romeo di Arese, cercando quali linee del passato potevamo riproporre nel mondo attuale con Stelvio. Nessuno ha criticato la scelta di Alfa Romeo di giocare la carta SUV e questo pensiamo sia dovuto al suo design che ha “ipnotizzato” noi del team così come la stampa e il pubblico.
Abbiamo a differenza delle varie case un design decisamente riconoscibile, come accade per Jeep, soprattutto con Giulia e Stelvio e questo per noi rappresenta il presente del Marchio. Per il futuro o troveremo un’idea in grado di proseguire su questa strada di identificazione del Marchio o non lo sappiamo, siamo aperti a diverse alternative. Inoltre, come si può notare guardando le forme di Giulia e Stelvio, la bellezza e le emozioni per Alfa Romeo sono sempre state importanti così come lo sono e sempre saranno le emozioni al volante, le performance, che per noi sono in prima posizione; ecco questo per noi è importante, ma le prestazioni senza il design non sono la stessa cosa, specialmente in un paese come l’Italia. Io credo fermamente che come esseri umani abbiamo un istinto che ci fa apprezzare la bellezza del design e delle sue forme uniche, e credo che Alfa Romeo rappresenti un esempio lampante; ancora di più in Italia, forse per la sua storia nel mondo dell’arte, questo è un aspetto decisamente importante e sul quale noi designer non potevamo e non possiamo non tener conto.
Tenendo per un attimo da parte Alfa Romeo, nel mondo dell’auto vediamo che con le auto elettriche le proporzioni stanno cambiando e questo è dovuto all’assenza del motore termico o alla disposizione delle batterie. Questi ed altri aspetti influenzano le proporzioni che, e credo sia un aspetto positivo, rimangono comunque molto attrattive anche nel caso delle auto elettriche; ecco perché noi designer vediamo il futuro come una grande opportunità per esprimerci, non come un problema. In Alfa Romeo questo succederà nel futuro quando arriveranno i modelli elettrici, senza mai tradire il DNA del Marchio che si esprime attraverso la bellezza dei suoi modelli di successo.
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