Dopo le buone premesse della vigilia di Melbourne, come da lui stesso ammesso nel corso di una precedente intervista, Antonio Giovinazzi si trova ancora a zero punti in classifica piloti ma ciò non ha tolto il sorriso e la voglia di combattere al giovane pilota pugliese che ha riportato la bandiera italiana nella massima serie dell’automobilismo.
In occasione della tappa a Balocco della Gumball 3000, durante la quale hanno sfilato le migliori supercar del globo e un esemplare veramente curioso di Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio, Antonio è intervenuto in qualità di pilota ufficiale Alfa Romeo Racing e l’occasione è stata ghiotta per fare il punto sulla sua stagione. Prima, però, togliamoci una curiosità di cui ha parlato mezzo mondo…
“Diciamo che non voglio sbilanciarmi anche perché è una situazione che non mi ha coinvolto direttamente. Se, però, i commissari hanno preso quella decisione credo sia quella giusta. Da pilota vuoi sempre vincere e non ti sembra mai giusto quello che qualcun altro decida per te però sono le regole e purtroppo è andata così”.
“Sicuramente da una parte è una fortuna e dall’altra una sfortuna. Una fortuna perché un compagno come Kimi mi può aiutare a crescere ed essere continuamente un riferimento importantissimo. Essere vicino a lui o davanti, come capitato in Canada, è solo qualcosa di “grosso” perché è un campione del mondo. Dall’altra parte, rispetto agli altri rookie che non hanno come compagno di box un campione del mondo, la loro vita in pista può sembrare più facile. Come ho detto a inizio anno il mio obiettivo è migliorarmi gara per gara e stare vicino a lui è solo qualcosa di molto positivo. Come team vogliamo lottare per i punti a ogni gara però Alfa Romeo Racing è un team giovane e siamo tutti molto vicini, quindi io e Kimi lavoriamo insieme per migliorare la macchina gara dopo gara.”
“La F1 è molto complicata, da fuori non tutti possono capirlo, e quest’anno con le gomme Pirelli è molto difficile trovare la finestra nella quale la gomma funziona al suo meglio. Sai, appena esci da quella finestra puoi andare su di due o tre decimi che, con la competitività di quest’anno a metà schieramento, ti possono costare cinque o sei posizioni. Ci sono tantissimi fattori, dal downforce al motore, e stiamo cercando di migliorare in tutti i settori. C’è bisogno di tempo”.
“Sì, sicuramente è la gara che aspetto di più. Ho avuto l’esperienza e l’onore di aver corso nel 2016 in Formula 2 e di aver vinto una gara partendo ultimo e ti posso garantire che il podio di Monza è qualcosa di straordinario, credo che da pilota italiano sia ancora meglio. Non vedo l’ora di essere lì come rappresentate del brand Alfa Romeo e sono sicuro che ci sarà tanto calore da parte del pubblico.”
“Non so se ci sarà una fusione con la Formula 1 ma la Formula E sta crescendo tantissimo come campionato, può anche essere il futuro però per adesso il mio presente è quello della F1 ed è la macchina che amo di più al mondo. Ora mi concentro su questo che è il mio sogno diventato realtà.”
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