Una modalità sempre più attuale ed efficace per raccontare la propria passione per le auto, a patto di farlo nel modo corretto, se ne è parlato a Torino con Lino Garbellini, l’autore di Professione Influencer, Davide D’Amico di FCA e Alessandro Veroli di Sportsuite.
Influencer e mondo dei motori, un binomio possibile? Se ne è parlato qualche settimana fa a Torino alla libreria Paravia, con Lino Garbellini, giornalista, docente e penna di Professione Influencer. Ad accompagnarlo, presenti Davide D’Amico, vari incarichi all’interno dell’ufficio stampa di FCA, e, in funzione di mediatore, Alessandro Veroli di Sportsuite.it.
Un evento che non poteva che aver luogo in quella che è sempre stata la capitale italiana dell’industria automotive. Influencer è una parola entrata di diritto nel vocabolario di tutti i giorni, non solo di quello degli esperti di social network, tanto da diventare un vero e proprio lavoro, anzi, una professione come recita Professione Influencer (Tecniche Nuove, 2018, Prezzo 17,90 euro).
Una guida per diventare Influencer che approfondisce le mutazioni in atto. Attraverso Internet le persone vogliono essere ispirare e guidate, soprattutto quando si parla delle loro passioni, come le auto, lo hanno capito anche le aziende. Il libro spiega come diventare un protagonista di Internet, svela i trucchi, gli strumenti e i metodi dei personaggi più popolari del Web, ma anche quali sono gli inconvenienti ed i tranelli da evitare. Come imparare a sfruttare gli influencer per il tuo personal branding e lavorare con loro e come utilizzarli per promuovere la tua azienda su Instagram.
Ci sono influencer da milioni di follower, conosciuti da tutti, altri con numeri più bassi, ma con un alto tasso di coinvolgimento su una community mirata. Persone note per la conoscenza di uno specifico tema o in relazione ad un argomento, altri che utilizzano un solo strumento Web, come per esempio Youtube per recensire videogiochi e sono estremamente popolari in quella nicchia, in questo caso tra un pubblico di giovanissimi. Esempi e personaggi molto diversi tra loro per modalità e seguito, ma tutti accomunati dall’etichetta “influencer”. Non esiste però una figura adatta a tutte le aziende, storie o business.
Ognuno ha il suo “influencer ideale” in base alle caratteristiche della propria realtà, la persona va scelta e selezionata con caratteristiche consone al settore di riferimento e alla personalità del brand, altrimenti il “matrimonio” rischia di naufragare subito senza “figli”, ovvero Like, View o vendite. La narrazione più efficace non è quella esplicita, ma quella che riesce ad emozionare, a trasferire delle idee, un aspetto che quando si parla di auto è più che mai a portata e da tenere presente.
Emblematico il caso del noto Youtuber Fabio Rovazzi, testimonial della Fiat Panda dopo esser diventato celebre presso un pubblico trasversale, fatto di ragazzini, ma anche genitori e nonni grazie al tormentone estivo Andiamo a Comandare. Una case history raccontato da Davide D’Amico dell’ufficio stampa FCA. “Rovazzi è una persona molta creativa, ha contribuito attivamente alla progettazione degli spot, è un personaggio in linea con il pubblico della Panda, riesce ad entrare in contatto con le persone e raccontare una storia che le coinvolga, è tanto geniale quanto simpatico e alla mano”, racconta D’Amico.
Professione Influencer comprende analisi, suggerimenti e interviste per capire “come si “muovono” loro e applicare queste modalità di comunicazione a se stessi o alla propria azienda. È un mondo in divenire, una modalità di collaborazione che continua a modificarsi per forme e canali, ma strutturato per modalità d’espressione e strumenti di lavoro.
Tramite il libro di Lino Garbellini è possibile trarre delle linee guida e capire in che direzione vanno questi cambiamenti che riguardano la nostra società ed il mondo della comunicazione. Il testo è strutturato con brevi capitoli di facile lettura, senza trascurare autorevolezza e approfondimento delle tematiche, si può leggere tutto di un fiato, oppure zigzagando in base agli interessi personali, per poi ritornare al punto desiderato una volta che si passa alla pratica e ci si mette alla prova sul Web con la propria azienda o se stessi.
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