Avete presente quel momento in cui vedete il classico vecchietto su una Fiat 127 che marcia per miracolo? Di solito dopo un attimo di ilarità viene da chiedersi “ma in Italia quante auto in condizioni disperate girano?” Ovviamente saperlo con precisione è impossibile ma l’iniziativa Vacanze Sicure, promossa da Assogomma e Federpneus e realizzata da 15 anni dal Servizio Polizia Stradale può fornire alcune risposte.
Questa indagine valuta lo stato degli pneumatici delle auto degli italiani attraverso controlli specifici sul territorio nazionale e nel 2018 i risultati sono stati allarmanti, visto che dalle vetture controllate emergono dati in costante peggioramento complessivo. Ma prima di parlare di dati, ricordiamoci che in Italia il parco circolante conta 38.5 milioni di vetture con un’età media di 11 anni e 7 mesi e che il 55% delle automobili ha più di 10 anni di età. Tornando all’indagine Vacanze sicure, ecco i risultati definitivi di 9,958 auto controllate tra metà aprile e fine maggio 2018 in Abruzzo, Lazio, Liguria, Lombardia, Molise, Umbria e Veneto.
Il dato delle non conformità complessive è salito dal 24,72% – praticamente una macchina su quattro – mentre fino all’anno scorso si fermava a un già pericoloso 17,93%. Quanto alle gomme, in un solo anno i veicoli con pneumatici non conformi sono passati dal 15,26% al 18,32 %. Un dato allarmante, in crescita costante che può essere spiegato con il costante invecchiamento del parco auto italiano ma anche con una sempre minore attenzione alla manutenzione delle automobili. I dati registrate da Vacanze Sicure dimostrano che quanto più un veicolo è vecchio, quanto più la manutenzione è carente, delle gomme in primis, ma c’è anche una correlazione diretta tra i veicoli non revisionati e la loro età, e questa correlazione si ritrova per i danneggiamenti che raddoppiano, e per la non omogeneità che triplica con il passare degli anni. Gli pneumatici lisci invece sono quasi una costante.
I controlli effettuati dalla Polstrada, infatti, sono stati per circa il 50% su veicoli con oltre 10 anni di età, dove le non conformità complessive sono quasi doppie rispetto a quelle dei veicoli con meno di 10 anni. “Per arrivare a trovare dati così sconfortanti bisogna ritornare indietro di 15 anni, alle primissime indagini – ha commentato il Direttore di Assogomma Fabio Bertolotti – Questo aumento del pneumatico liscio è molto pericoloso perché un’auto con gomme lisce può raddoppiare lo spazio di frenata rispetto alla stessa vettura con gomme in buono stato. Una differenza in termini di metri che deve far riflettere sull’importanza di quei pochi centimetri quadrati che spesso sono la discriminante tra incidente o meno”.
C’è poi un ulteriore problema quando si parla di pneumatici, ovvero quello rappresentato dagli automobilisti che si dimenticano togliere gli pneumatici invernali quando termina la stagione fredda. Dai controlli è emerso infatti che alla fine di maggio il 35% delle auto controllate viaggiava ancora con pneumatici invernali, equamente suddivisi tra gomme M+S e gomme M+S con pittogramma alpino.
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