L’UE ha accettato la richiesta della Francia di avviare un’indagine anti-dumping nei confronti delle auto elettriche cinesi. L’insistenza del governo Macron ha portato finalmente all’esposizione dell’Unione Europea rispetto alle automobili elettriche provenienti dalla Cina, il rischio è che ci sia della concorrenza sleale. Ad annunciare l’avvio dell’indagine anti-dumping sulle auto elettriche importate dalla Cina è stata la commissaria UE Ursula von der Leyen.
Dopo una serie di lunghi tentennamenti, l’Unione europea ha ceduto alle pressioni della Francia ed ha avviato un’indagine anti-dumping sulle auto cinesi. Le attese della vigilia sono quindi state, fortunatamente, ribaltate in quanto sembrava che anche stavolta l’UE sorvolasse sull’insistenza del governo Macron che ha portato ad una serie di tensioni con gli altri Paesi europei, soprattutto dalla Germania. L’azione intrapresa dall’esecutivo di Bruxelles è stata comunicata dalla presidentessa della Commissione Europea Ursula von der Leyen in occasione del suo discorso sullo stato dell’UE al Parlamento europeo. Si tratta di un’inchiesta antisovvenzioni sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina. A tal proposito von der Leyen ha detto:
“I veicoli elettici rappresentano un settore cruciale per l’economia verde, con un enorme potenziale per l’Europa. Attualmente, però, i mercati globali sono inondati da auto elettriche cinesi più economiche. Ed il loro prezzo è mantenuto artificialmente basso grazie a ingenti sussidi statali. Queste pratiche causano distorsioni sul nostro mercato. E come non le accettiamo quando provengono dall’interno, così non le accettiamo neppure dall’esterno. Va bene la concorrenza, ma non la corsa al ribasso. È essenziale mantenere aperta la porta della comunicazione e del dialogo con la Cina. Vi sono infatti anche temi su cui possiamo e dobbiamo cooperare. Ridurre i rischi senza disaccoppiarsi: questo sarà il mio approccio con i leader cinesi al vertice UE-Cina alla fine di quest’anno. Non abbiamo dimenticato il modo in cui le pratiche commerciali sleali della Cina hanno influenzato la nostra industria del solare. Molte giovani imprese sono state espulse da concorrenti cinesi fortemente sovvenzionati. Le aziende pionieristiche hanno dovuto dichiarare fallimento. I talenti più promettenti sono andati a cercare fortuna all’estero. Ecco perché la correttezza nell’economia globale è così importante: perché influisce sulla vita delle persone e sui loro mezzi di sopravvivenza”.
L’avvio dell’ un’indagine anti-dumping nei confronti delle auto elettriche cinesi non è un qualcosa che raccoglie i consensi di tutti i Paesi membri dell’UE. Ci sono infatti dei risvolti interni che potrebbero portare ad un possibile indebolimento dell’asse franco-tedesco. Mentre la Francia e Macron esultano, la Germania incassa il colpo dopo essersi sempre dichiarata contraria a qualsiasi iniziativa che potesse alimentare tensioni con la Cina, Paese fondamentale per l’economia tedesca in termini di esportazioni ed investimenti esteri. In quel di Berlino si teme che l’indagine possa innescare una guerra commerciale tra Europa e Cina, un qualcosa che andrebbe a penalizzare le Case automobilistiche tedesche presenti nel mercato cinese.
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