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Incontro con Massimo Roserba, nuovo Direttore Generale di PSA in Italia

Tempo di lettura: 5 minuti

Questa mattina abbiamo incontrato Massimo Roserba, il nuovo Direttore Generale di PSA in Italia, che ha fatto il punto sulla situazione attuale del Gruppo: PSA è un grande gruppo industriale francese, principalmente impegnato nel settore automobilistico con i tre Marchi Citroën, Peugeot e DS.

Stiamo parlando di un gruppo di rilevanza internazionale, con 184mila dipendenti diretti nei 160 Paesi in cui siamo presenti, con 13 stabilimenti di produzione, cui se ne aggiungono altri 8 in joint venture o in cooperazione con altri partner. PSA nel mondo nel 2015 ha venduto tre milioni di veicoli.
L’Europa resta il mercato di riferimento, ma siamo presenti in tutta l’Asia, tra cui ovviamente la Cina dove le vendite sono attestate intorno ai 750mila veicoli all’anno, Sud America, Russia, Africa. Tra l’altro, il nostro presidente Carlos Tavares, ha recentemente annunciato l’intenzione di entrare anche nel mercato statunitense nei prossimi anni. PSA è il secondo costruttore in Europa e terzo gruppo in Italia.

L’incontro avvenuto al “Peugeot is Bobino Club” è stata l’occasione per chiarire il posizionamento dei Marchi che appartengono al Gruppo: “PSA ha lavorato molto sulla differenziazione dei Brand, perché Brand significa differenziazione.
Peugeot è un generalista che si pone nella fascia alta del mercato; offre auto di qualità, emozionanti, design puro, chic ed elegante. Peugeot punta a caratterizzarsi con la sua tecnologia e con l’emozione che la tecnologia può dare. Ne è un esempio il nostro posto guida che è una soluzione unica sul mercato: l’i-Cockpit, cioè una configurazione con un volante ridotto, un quadro strumenti in posizione alta e un grande schermo touchscreen, che regala una “driving experience” sorprendente.

Citroën è creatività pura, un Marchio generalista, da sempre differente da tutti gli altri. Lo testimonia la sua storia, i suoi modelli unici come la 2CV, la Mehari o il Berlingo: auto dallo stile forte, che offrono servizi innovativi, con tecnologia utile e facile da usare, tutto al servizio del benessere. Oggi i modelli Citroen più emblematici di questo posizionamento sono la C4 Cactus, la e-Mehari e la Nuova C3.

Quella di DS è una sfida stimolante, perché si tratta di creare un Marchio Premium, prendendo spunto dalla mitica DS presentata 61 anni fa al salone di Parigi; un’auto che fece sensazione perché sfidava tutti i canoni automobilistici tradizionali, simbolo di eleganza, innovazione tecnologica e prestigio. DS oggi si ispira esattamente a questi stessi valori e vuole portare nel settore automobilistico il lusso alla francese.

Per Massimo Roserba la differenziazione dei marchi si applica anche nel Motorsport

Anche in questo caso, il territorio di azione dei Marchi è molto ben definito” – ha precisato Roserba – “Citroën è impegnata nel WTCC, dove siamo campioni in carica e anche quest’anno siamo primi sia nella classifica piloti che in quella costruttori. Parallelamente stiamo sviluppando la WRC per il mondiale rally e i primi test “sul terreno” sono già in corso per difendere il prossimo anno gli otto titoli di campioni del mondo costruttori vinti fino ad ora.

Peugeot ha partecipato alla prima competizione automobilistica della storia e da allora ha corso in tutte le specialità, pista, asfalto, terra, e in tutto il mondo. Oggi si dedica alle grandi imprese, come la Dakar che abbiamo vinto a gennaio o al Campionato Mondiale Rallycross vinto l’anno scorso.

DS infine si dedica alla specialità più affine alla sua immagine di tecnologia e innovazione: la formula E, che sta crescendo e vede impegnate auto a trazione elettrica, coerentemente con i modelli DS che vedremo sul mercato tra qualche tempo.

Questa strategia internazionale tuttavia è abbastanza flessibile da lasciare spazio ad attività nazionali differenti. Ad esempio, in Italia Peugeot ha immagine e tradizione nel campionato italiano rally dove abbiamo vinto 9 titoli italiani e siamo il marchio straniero più titolato. Tra l’altro siamo alla pari con il nostro pilota Paolo Andreucci che a sua volta è stato 9 volte campione italiano e quindi quest’anno, facendo tutti i debiti scongiuri, proveremo ad andare entrambi in doppia cifra…

Da Back in the Race a Push To Pass

Massimo Roserba ha poi spiegato come Groupe PSA sia riuscito a passare dalla sua peggiore crisi nel 2012 all’attuale situazione in cui produce margini e risultati economici finanziari positivi.

Tutto è cominciato con la nomina di Carlos Tavares alla guida del Gruppo. Dopo pochi mesi ha lanciato Back in the Race, il piano che aveva l’obiettivo di portare il Gruppo in attivo, proprio attraverso il posizionamento dei Marchi, l’internazionalizzazione, la razionalizzazione dei programmi prodotto. Il piano si è concluso in due anni, anziché i quattro previsti. E’ stato un successo anche perché, secondo me, si poneva nell’ottica di creare redditività, senza pensare ad aumentare le quote di mercato.

Pochi mesi fa è stato invece lanciato Push To Pass che invece è un piano di crescita, per migliorare la nostra competitività su tutti i mercati.

Groupe PSA diventerà protagonista di questo strategico settore, da una parte acquisendo nuove competenze legate ai servizi di connessione e di mobilità (ad esempio vendita online e carsharing), dall’altra con un piano prodotto che prevede l’introduzione di 26 nuovi modelli di autovetture e 8 veicoli commerciali, tra cui un pick-up. Tra questi nuovi modelli, un posto di rilievo avranno gli ibridi plug-in benzina di nuova tecnologia e i modelli elettrici, in totale saranno 7 plug-in e 4 elettrici entro il 2021, mentre continueremo il programma di veicoli connessi con guida autonoma.

Oggi il gruppo ha diffuso i risultati commerciali dei primi 6 mesi attestandosi sulle stesse vendite 2015 nel pari periodo, con i due importanti exploit dell’Europa che cresce del 7,4% e dell’America Latina che cresce del 16,4%.

Il discorso si è poi spostato sull’Italia e sui risultati del primo semestre: “Nei primi sei mesi, in Italia abbiamo immatricolato quasi 92mila auto, 54mila Peugeot, 35mila Citroën e 2.500 DS, quindi 12mila auto in più dello scorso anno. La nostra quota di mercato supera il 9%. Anche nei veicoli commerciali abbiamo superato le 10mila immatricolazioni con una quota di mercato oltre il 13%.

Inoltre” – ha aggiunto il Direttore Generale – “abbiamo novità di prodotto straordinarie:

  • Peugeot entra con decisione nel mondo dei SUV con 2008 e 3008, sulla quale debutta un i-Cockpit di nuova generazione. E non dimentichiamo il nuovo Expert nel settore dei veicoli commerciali.
  • Citroën lancia la Nuova C3, in un segmento fondamentale per il mercato italiano, che è rivoluzionaria. Poi presentiamo un restyling delle C4 Picasso, la SpaceTourer per le comunità di famiglie e amici, ma anche per i professionisti del trasporto. E a proposito di professionisti, non dimentichiamo il Nuovo Jumpy.
  • DS infine, lo scorso anno ha rinnovato DS 4, con una berlina e una Crossback, e DS 5. Quest’anno completa la gamma con la Nuova DS 3, berlina e Cabrio, e anche Performance. In questo modo può davvero presentarsi per la prima volta come Marchio totalmente indipendente.

Guardando ancora più avanti, nel prossimo triennio verranno lanciati 13 prodotti nuovi, oltre ai facelift e a quattro veicoli commerciali.

Infine abbiamo chiesto al Direttore Generale le ambizioni di Groupe PSA per l’Italia: “Il rinnovamento del Gruppo, gli investimenti in ricerche e sviluppo, il piano prodotto, tutto questo per noi significa che avremo grandi opportunità e tanto lavoro da fare. In altre parole, dovremo compiere un deciso cambio di passo per sfruttare questa occasione e portare il Gruppo PSA al primo posto tra i Gruppi esteri in Italia entro il 2020

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

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Federico Ferrero

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