Tutta colpa delle batterie e non del guard-rail, questo è quanto pensa Matteo Salvini sul tragico incidente di Mestre. Secondo il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti parte delle responsabilità della catastrofe potrebbe essere attribuibile all’elettrico, poiché prende fuoco con maggior facilità. Salvini ha quindi detto che va fatta una riflessione sulle batterie elettriche, il tutto è documentato in un video.
In merito al tragico incidente di Mestre ci sarebbe delle responsabilità attribuibili non al guard-rail ma alle batterie elettriche. Questo è il pensiero espresso dal Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che in un’intervista rilasciata a Sky TG 24 e riproposta in un video pubblicato da Corriere TV ha dichiarato che non è un problema di guard-rail anche se è ancora presto per fare commenti. In merito alla strage costata la vita a 21 persone, il leghista ha sottolineato che il bus precipitato dal cavalcavia era a propulsione elettrica, quindi Salvini ha invitato tutti a fare una riflessione sulla transizione elettrica dicendo:
“Ho sentito che i Vigili del Fuoco parlavano delle batterie elettriche che prendono fuoco più velocemente, più rapidamente di altre forme di alimentazione. Questo, non so se c’entri o non c’entri, lascio ai tecnici la risposta ma in un momento in cui qualcuno dice tutto elettrico forse uno spunto di riflessione si deve fare”.
Di qua si è scatenata una polemica contro il vicepremier, accusandolo di aver espresso un giudizio inopportuno collegando la tragedia di Mestre alla mobilità elettrica.
Video: Corriere TV
A Mirafiori è ricominciata la produzione. Non di sogni, ma quasi. La FIAT 500, finora…
Il pontificato di Papa Leone XIV è iniziato all’insegna di segnali chiari, capaci di trasmettere…
Autotorino celebra 60 anni: da piccola realtà valtellinese a colosso dell’auto con oltre 3.000 collaboratori…
La storia si ripete, ma in chiave moderna. Dopo anni di assenza, Volvo XC70 torna…
Il conto alla rovescia è iniziato: entro giugno 2025 Stellantis annuncerà ufficialmente il nome del…
Dal prossimo 1° ottobre 2025, a Torino e in tutti i Comuni piemontesi con oltre…