Gli incentivi alle auto elettriche sono quasi finiti. Sarebbero rimasti solo 2.672 euro per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2. Nel “clickday” sono bastate poco meno di 9 ore per fare piazza pulita dei sovvenzionamenti destinati a dare un’accelerata alla transizione elettrica. Il settore automobilistico italiano è deluso dall’insufficiente risposta del decreto e dall’incertezza sulla situazione economica futura del mercato, con la denuncia di UNRAE che punta il dito contro il sistema. Scopriamo meglio i dettagli.
Nelle prime nove ore dall’apertura della piattaforma per prenotare gli incentivi alle auto elettriche, i finanziamenti governativi sono stati quasi esauriti. Alle 10.00 del mattino, la piattaforma è stata attivata e, entro pochi minuti dalle 19.00, rimanevano solo 2.672 euro per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/km di CO2. Per le altre categorie, invece, sono ancora disponibili 119.057.283 euro per quelle con emissioni tra 21 e 60 g/km e 212.283.400 euro per quelle tra 61 e 135 g/km. Emergono problematiche relative al budget. Non è possibile fare un confronto diretto con gli stanziamenti indicati nel Dpcm, poiché i fondi disponibili sono notevolmente inferiori. Mentre erano previsti 240 milioni per le auto con emissioni tra 0 e 20 g/km, 140 milioni per quelle tra 21 e 60 g/km e 402 milioni per la terza categoria, per un totale di oltre 780 milioni, emerge durante la giornata un problema significativo. L’UNRAE, attraverso il suo presidente Michele Crisci, ha evidenziato con sorpresa che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture, mancando ben 178,3 milioni.
Il settore automobilistico italiano è stato in attesa di nuovi incentivi per tantissimo tempo, ma il decreto emanato non ha risolto tutte le questioni, secondo il direttore generale dell’UNRAE, Andrea Cardinali. Il calo delle immatricolazioni a maggio è attribuibile all’attesa dei nuovi incentivi, rendendo le vetture nuove più attraenti. Il lancio della piattaforma per la raccolta degli ordini è stato caotico, con risorse inferiori alle aspettative e un vuoto di 178 milioni di euro. L’incertezza persistente alimenta preoccupazioni sul futuro del mercato automobilistico dopo sei mesi di attesa. Sebbene le previsioni per le immatricolazioni nel 2024 siano state leggermente riviste al rialzo, l’incertezza attuale potrebbe ancora influenzarle.
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