I tanti chiacchierati correttivi agli incentivi auto 2022 sono stati ufficializzati. Erano stati richiesti a gran voce dopo aver notato quanto poco fossero stati utilizzati i bonus per le auto elettriche ed ibride plug-in. Il Governo dimissionario guidato da Mario Draghi ha varato ufficialmente le nuove regole per ottenere i bonus relativi all’acquisto di automobili nuove amiche dell’ambiente.
La rimodulazione degli incentivi 2022 per l’acquisto di veicoli non inquinanti era stata proposta dal Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti. Ora il Governo ha dato il via libera con un Dpcm, già approvato dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, che prevede un aumento del bonus per acquirenti con reddito inferiore ai 30.000 euro e permette alle persone giuridiche, e nello specifico alle società che noleggiano auto di ottenerlo, a differenza della precedente configurazione.
Quanto chiacchierato nelle ultime settimane è quindi stato approvato ed ufficializzato. L’incentivo sarà aumentato del 50% per l’acquisto di veicoli nuovi appartenenti ad una classe non inferiore all’Euro 6, con emissioni di anidride carbonica tra 0 e 20 g/km e con un prezzo massimo di 35.000 euro Iva esclusa.
In poche parole, quest’aumento riguarda le automobili elettriche più economiche, che possono essere acquistate con un contributo che sale dagli attuali 3.000 euro a 4.500 e, con la concomitante rottamazione di un mezzo ante Euro 5, da 5.000 a 7.500 euro. Per i veicoli con emissioni nella fascia 21-60 g/km (che comprende diverse ibride), e con prezzo massimo di 45.000 euro, l’incentivo sale da 2.000 a 3.000 euro e, con i già citati requisiti di rottamazione, da 4.000 e 6.000 euro. Al contrario di quanto si possa pensare, i fondi a disposizione non sono stati aumentati, ma rimodulati in modalità d’uso e quantità dell’incentivo.
Ad usufruire dei bonus saranno anche le persone giuridiche che noleggiano le autovetture purché ne mantengano la proprietà almeno per 12 mesi. Quindi chi opta per i noleggi a lungo termine entra tra gli aventi diritto agli ecoincentivi. Questa decisione è scaturita dalla quota significativa di risorse ancora a disposizione. Ad oggi ci sarebbero ancora poco meno di 174 milioni di euro da erogare per le elettriche, sui 220 milioni stanziati in origine, ed addirittura 197 milioni per le ibride, rispetto ai 225 milioni iniziali. L’Unrae ha accolto quest’implementazione con una certa approvazione, comprendendo sostanzialmente tutti i gruppi automobilistici principali in Italia. Michele Crisci, presidente di Unrae, ha detto: “Viene sanato il vulnus che discriminava senza motivo i consumatori, in base alla modalità scelta per acquisire una vettura incentivabile. Questo è un intervento che va nella giusta direzione per il buon funzionamento dell’ecobonus. Grazie a questa misura si garantirà finalmente il pieno utilizzo dei fondi a disposizione e si scongiurerà un residuo a fine anno di oltre 300 milioni di euro”.
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