Categorie: Esperienze

In viaggio verso la finale di Audi Cup 2013 con SQ5

Tempo di lettura: 5 minuti

Bib – bib – bip !
Il suono della sveglia interrompe il mio sonno, sono le 7 ed è ora di attivarsi. Mi attendono più di 450 km per arrivare in serata a Monaco di Baviera per assistere alla finalissima di Audi Cup 2013.


La sera prima ho ritirato la nostra compagna di viaggio, una Audi SQ5 Grigio metallizzato, che al mio risveglio dorme ancora nel garage dell’hotel in cui soggiorno a Verona, scelta come appoggio logistico per il nostro viaggio.
Non vedo l’ora di partire, di guidare e di sentire rombare il potente 3.0 TDI Biturbo Quattro da 313 CV con il cambio Tiptronic a 8 marce di cui è dotata la nostra SQ5. Recuperata la vettura, mi lascio alle spalle l’Arena di Verona, colpita dal primo sole di agosto già intenso e caldo. Tra zone a traffico limitato e gruppi di giapponesi che già alle otto della mattina affollano le vie attorno alla Città Scaligera raggiungo l’autostrada, precisamente la A22 direzione Brennero. Uno dei tratti autostradali italiani più suggestivi che abbia mai percorso tra montagne e verdi colline che costeggiano tutto il tratto.

Sosta a Trento


Traffico regolare e nessun intoppo, dopo 100 km di viaggio percorsi in nemmeno un’ora, arrivo all’indicazione Trento. Non ci sono mai stato, sono in anticipo sulla tabella di marcia, quindi perché non fermarsi ?! Così esco dall’autostrada e percorro le vie della Città. Ordinata, precisa e molto nordica. Vorrei vedere il centro, ma è giorno di mercato, peccato; decido così di dirigermi verso il Castel del Buonconsiglio, sede del famoso Concilio che tutti abbiamo studiato a scuola. Piccola curiosità, il suo nome originario era Malconsey ma ben presto, per scaramanzia, venne modificato con il nome attuale.
Scatto qualche fotografia per immortalare il castello eretto nel 1200 e la nostra Audi SQ5 e mi rimetto in viaggio. La prossima tappa è Innsbruck che si trova a circa 180 km da Trento.

Pit-stop a Innsbruck


Arrivo nel Capoluogo del Tirolo in Austria verso le 13.30, parcheggio l’auto e mi dirigo verso il centro alla ricerca di un locale per pranzare. “Pizza”, “Cucina Italiana”, sono le prime insegne che incontro nel mio cammino. Non voglio mangiare italiano, così con il mio compagno di viaggio che ha diffuso il viaggio live sui social network, cerchiamo un locale tipico Austriaco per assaggiare qualche prodotto del luogo, ma è tutto molto turistico e decidiamo di affidarci a TripAdvisor cercando con lo smartphone un ristorante. Trovato ci dirigiamo e ordiniamo sostanzialmente al buio perché il menù austriaco-tedesco ci risulta davvero incomprensibile, direte, non lamentarti perché c’erano delle pizzerie italiane in cui avresti capito ogni singolo ingrediente. La cameriera dopo pochi minuti è da noi; a me va relativamente bene perché mi servono 8 salcicciotti di varie forme e colori all’interno di una terrina con acqua calda. Va decisamente male al mio compagno di viaggio che riceve 2 wursteloni bianchi che non sono molto appetitosi. Tra salse e bretzel (il pane di origine alsaziana, uno dei simboli dei Paesi di lingua tedesca e del Sud-Tirolo) riusciamo a mangiare tutto, ci rifacciamo con i dolci e ordiniamo due strudel.


Rifocillato mi concedo una veloce passeggiata tra le stradine del centro di Innsbruck, percorrendo la Herzog-Friedrich-Strasse, strada molto particolare, completamente lastricata di ciottoli. La strada termina in una piazzetta incantevole, sormontata dal simbolo della città, il Tettuccio d’Oro (Goldenes Dachl). Si tratta di un balcone-finestra a 16 metri da terra decorato con stemmi e scene di danza; il tettuccio è coperto da 3450 lamine di rame dorato a fuoco. La Città è veramente carina, meriterebbe una visita più accurata e mi riprometto di tornarci, magari il prossimo inverno in occasione dei Christkindlmarkt (i mercatini di Natale), deve essere davvero magico quel periodo. Acquisto una calamita ricordo e torno a bordo della Audi SQ5, prossima fermata Monaco Allianz Arena.
Lasciando Innsbruck, imbocchiamo l’Autostrada Austriaca, e dobbiamo acquistare la Vignetta, 8,30 € per poter circolare 10 giorni, è il taglio minore che vendono. A causa dei lavori in corso gli ultimi km verso Monaco non passano più, fortuna che la nostra SQ5 è dotata del Audi Assistant System Pack (1.435€) che comprende tra le varie cose anche il line assist e il cruise control adattivo che rendono la guida nel traffico meno noiosa, quasi fa tutto lei.
Il sistema di navigazione plus con MMI (2.840€) ci segnala che in direzione Monaco il traffico è intenso, così nonostante fossi su un’ autobahn senza limiti mi trovavo incolonnato procedendo ad una velocità media di 30 km/h, che amarezza.

Arrivo a Monaco: l’Allianz Arena ci attende
Verso le 17.30, al di là dei grossi cartelli autostradali blu, scorgo la sagoma dell’Allianz Arena, è davvero bella, sembra un gigantesco cuscinetto gonfiabile morbido. In realtà il guscio esterno è composto da 2.874 pannelli di ETFE (uno speciale materiale plastico) spessi 0,2 mm a forma di diamante, ognuno dei quali può essere illuminato singolarmente con colori differenti, consentendo di mostrare una spettacolare varietà di disegni, legati alla Baviera e alle due squadre cittadine. L’Allianz Arena si illumina di rosso per le partite del Bayern, come nel caso dell’Audi Cup, di blu per quelle del Monaco 1860, di bianco quando ospita la Nazionale e a rotazione nei tre colori ogni sera all’imbrunire.


Riusciamo ad entrare allo stadio e facciamo in tempo ad assistere al secondo tempo della finale per il 3/4 posto tra Milan e San Paolo. Vince la squadra italiana per uno a zero sui brasiliani, ma tutto il pubblico è in attesa della squadra di casa, il Bayern Monaco, il team più titolato di Germania.
L’atmosfera all’interno dell’Arena è fantastica, coinvolgente anche per chi come il mio compagno di viaggio non è un appassionato di calcio. Su tutti i sedili dello stadio sono disposte delle bandierine e delle sciarpe con i loghi delle squadre partecipanti all’Audi Cup 2013, competizione che si tiene una volta ogni due anni. Lo stadio è pieno, l’entusiasmo è tanto e il pubblico si diverte, in Italia è raro trovarsi in situazioni simili all’interno di uno statdio, soltanto il nuovo Juventus Stadium è in gradodi replicare in piccolo queste atmosfere.

Per la cronaca sportiva la finale è stata vita 2 a 1 dal Bayern Monaco sul Manchester City.

Si torna a Verona
Il mattino seguente dopo una dormita rigenerante ripartiamo di buon ora per ritornare in patria. Dopo pochi km il navigatore ci segnala che lungo la nostra tratta ci sono 8 km di coda. Non sbaglia mai e infatti ci troviamo bloccati alle porte di Monaco. Dato che il navigatore ci segnalava altri ingorghi abbiamo abbandonato l’autostrada tedesca all’altezza di Brannenbrug, per poi rientrare poco prima di Innsbruck sul percorso autostradale. Questa volta non mi sono fermato nella cittadina austriaca, ma ho proseguito senza soste in direzione Brennero.

Passo Pennes finalmente si guida


All’altezza di Vipiteno, appena dopo aver superato il Brennero, ho staccato il navigatore e sono uscito dall’autostrada alla ricerca di una strada dove poter guidare, e non far semplicemente scorrere lungo un noioso tratto autostradale la nosta Audi SQ5. Senza saper minimante dove andare, ho imboccato una strada che saliva verso una montagna, dopo i primi km abbastanza tranquilli la strada ha iniziato a diventare curvosa ed estremamente divertente. Spostato il cambio tiptronic in posizione “S” ho finalmente iniziato a godermi i 313 cavalli della SQ5. Intanto intorno a me il paesaggio gradualmente mutava passando dai pascoli lisci e verdissimi ad uno scenario brullo, spettacolare e affascinante. Leggo un cartello “passo Pennes” quota 2199 metri. I panorami sulle Alpi Retiche e sulla sottostante Valle Isarco sono unici. Lo consiglio vivamente a chiunque passi in zona, sia in auto che in moto. Qualche pazzo incontrato lungo la strada la percorreva anche in bici, davvero tosto.
Rientriamo così in autostrada all’altezza di Bolzano, e di lì in poi è una lunga e noiosa agonia autostradale verso Verona dove riconsegnamo la belva diesel biturbo. L’audi SQ5 è stata una fedele compagna di viaggio, sempre all’altezza di ogni situazione e dotata di ogni confort. La vettura da noi provata raggiungeva un prezzo totale di 77.175 € con i vari optional installati. Alla voce consumi abbiamo registrato un dignitosissimo 6,5 l/100 km, ma per maggiori dettagli sulla prova dell’auto vi rimandiamo al nostro “test drive“.

 

Federico Ferrero

Direttore Autoappassionati.it

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Federico Ferrero

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