Negli ultimi mesi, in Cina è scattata una misura drastica ma sempre più diffusa: il divieto di accesso ai parcheggi sotterranei per le auto elettriche. Una decisione presa a seguito di una serie di incendi spontanei che hanno destato forte preoccupazione, in particolare per la difficoltà nel domare le fiamme una volta che le batterie prendono fuoco.
Le restrizioni non sono arrivate da un giorno all’altro. Già nel corso del 2023, diverse città cinesi hanno iniziato a introdurre divieti graduali all’accesso di veicoli elettrici nei garage sotterranei, tanto in edifici privati quanto in hotel e strutture pubbliche. La causa? Incendi improvvisi e difficili da domare, che hanno messo in evidenza i limiti di sicurezza antincendio in spazi chiusi e con scarsa ventilazione.
Uno dei casi più emblematici è quello della città di Hangzhou, dove a maggio 2024 si sono verificati 11 incendi in soli sette giorni. A seguito di questi episodi, un hotel a cinque stelle della zona ha deciso di vietare l’accesso alle auto elettriche nel parcheggio sotterraneo. Il direttore ha spiegato:
“Per via delle caratteristiche degli incendi nei veicoli elettrici e della nostra capacità limitata di spegnimento, riteniamo più sicuro non consentirne l’ingresso nel nostro garage sotterraneo.”
Anche in città come Ningbo e Xiaoshan, hotel e condomini hanno preso provvedimenti simili, indirizzando i veicoli elettrici verso parcheggi esterni più spaziosi e facilmente accessibili per i vigili del fuoco.
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, le auto elettriche si incendiano molto meno frequentemente rispetto ai veicoli a benzina o Diesel. Le statistiche indicano una media di 25 incendi ogni 100.000 veicoli elettrici, contro oltre 1.500 nei veicoli a combustione e circa 3.500 nei modelli ibridi.
Tuttavia, quando un’auto elettrica prende fuoco, l’incendio è molto più complesso da gestire. Le batterie agli ioni di litio possono entrare in uno stato di “embalamiento térmico”, ovvero un aumento incontrollato della temperatura causato da reazioni chimiche interne. Questo genera gas tossici, esplosioni localizzate e una combustione prolungata.
Per dare un’idea della difficoltà di intervento: per spegnere un’auto a benzina sono necessari circa 3.000 litri d’acqua. Nel caso di un’auto elettrica, possono servire oltre 20.000 litri. E nei parcheggi sotterranei, spesso i soffitti bassi impediscono l’accesso ai mezzi dei vigili del fuoco, rendendo l’intervento ancora più critico.
La decisione di vietare l’accesso alle auto elettriche ha generato un acceso dibattito in Cina. Alcuni cittadini comprendono i motivi di sicurezza, altri la vedono come una misura eccessiva e discriminatoria nei confronti di una tecnologia che dovrebbe rappresentare il futuro.
Un meccanico di Hangzhou ha dichiarato:
“Abbiamo visto molti casi di auto elettriche che si incendiano da sole o dopo incidenti. In un parcheggio sotterraneo, un incendio del genere può diventare incontrollabile.”
Un residente ha invece ricordato un altro episodio inquietante:
“Una bicicletta elettrica è esplosa in un ascensore e ha ustionato gravemente una persona. Questi dispositivi possono essere pericolosi.”
Il dibattito è aperto e la Cina si trova di fronte a un dilemma: come conciliarne la spinta alla mobilità elettrica con la sicurezza urbana? Le misure attuali sono forse temporanee, ma pongono una domanda fondamentale anche per l’Europa: siamo pronti a gestire gli incendi delle auto elettriche nei nostri parcheggi?
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