L’edizione 2018 della Mille Miglia, 36esima rievocazione storica della “corsa più bella del mondo”, come amava definirla Enzo Ferrari, si correrà dal 16 maggio al 19 maggio sul tradizionale percorso Brescia-Roma-Brescia e Alfa Romeo festeggierà un importante anniversario.
Il Biscione parteciperà infatti alla classica corsa rievocativa in doppia veste: da una parte sarà Automotive Sponsor ufficiale della competizione, dall’altra vera e propria festeggiata in quanto il 2018 è il 90esimo anniversario della vittoria del 1928.
Correva infatti il 1° aprile di 90 primavere fa quando Giuseppe Campari e Giulio Ramponi conquistarono il gradino più alto del podio con la 6C 1500 Super Sport, uno dei capolavori assoluti di Vittorio Jano, che s’impose per la sua architettura meccanica rivoluzionaria, con testa fissa e sovralimentata.
Numeri che oggi fanno sorridere ma di grande impatto per l’epoca: i 1.618 km del percorso vennero percorsi dalla 6C 1500 Super Sport alla media di 84 km/h, velocità che bastò ad Alfa Romeo per mettere in bacheca la prima di undici storiche vittorie alla Mille Miglia, di cui sette consecutive, dal 1932 al 1938.
Per celebrare a dovere l’avvenimento saranno diversi gli eventi organizzati da Alfa Romeo: il 19 maggio tutti presenti al Museo Storico di Arese, dove le vetture in gara si cimenteranno in prove cronometrate sulla pista interna del polo di Arese.
Alfa Romeo 6C 1500 Super Sport alla Mille Miglia del 1928
Alla kermesse bresciana inoltre saranno presenti alcune preziose vetture Alfa Romeo d’epoca – modelli 6C 1500 SS, 6C 1750 Gran Sport, 1900 SS e 1900 Sport Spider – appartenenti alla collezione di FCA Heritage, al fianco delle quali sfileranno anche una flotta di 30 tra Giulia e Stelvio a corredo della manifestazione.
Una di esse, la 6C 1750 Gran Sport, è il modello leggendario con cui Tazio Nuvolari e Giovanni Battista Guidotti vinsero la gara bresciana nel 1930. Oltre al mito del “sorpasso a fari spenti”, quella gara vide il pilota mantovano conquistare il record dei 100 km/h di velocità media su tutto il percorso. La carrozzeria venne realizzata dall’atelier milanese Zagato e tuttora suscita l’ammirazione di quanti hanno la fortuna di vederla.
Tra pochi giorni il leggendario Quadrifoglio verde tornerà in veste ufficiale in F.1, dopo gli anni sul cofano motore della Ferrari, in qualità di official sponsor di Alfa Romeo Sauber e delle C37 di Leclerc e Ericsson. Una storia, quella del Quadrifoglio, che affonda le sue radici nel mondo delle corse.
La prima vettura Alfa Romeo ornata con il Quadrifoglio fu la “RL” di Ugo Sivocci che vinse la XIV edizione della Targa Florio nel 1923. Lo stesso emblema appare nel 1925 sulla “P2” di Brilli Peri che trionfa nel primo “Campionato Mondiale di corse automobilistiche”, il primo dei cinque Titoli Mondiali vinti dall’Alfa Romeo, e nel 1950 e nel 1951 quando Giuseppe “Nino” Farina e Juan Manuel Fangio portano le Alfa Romeo 158 e 159, le celebri “Alfetta”, al successo nei primi due Campionati Mondiali di Formula 1.
Oggi il leggendario simbolo ritorna nel massimo campionato automobilistico mostrando al mondo intero quanto sia ancora forte e vincente la filosofia Alfa Romeo, ovvero quella costante ricerca dell’eccellenza applicata alle competizioni che poi viene trasferita in toto sulle vetture di produzione.
La leggenda continua.
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