Sono parole molto chiare quelle che fanno intravedere il futuro entro il decennio di un Marchio storico come Alfa Romeo. Parole che arrivano direttamente dalla bocca di Jean-Philippe Imparato, l’uomo chiamato a risollevare definitivamente un Marchio sul quale lo stesso Carlos Tavares crede moltissimo.
Come fare? Cercando creare qualità, non volumi, a sottolineare la volontà di lasciare al passato i piazzali di macchine prodotte, per le quali si è speso, senza in realtà creare margini. E poi c’è la questione elettrico, di vitale importanza e sottolineata dal piano Dare Forward 2030. Imparato ha parlato degli sviluppi di Alfa Romeo entro il 2030 durante una visita organizzata a Pomigliano d’Arco dove stanno uscendo dalle linee di produzione le prime Tonale in versione Edizione Speciale, quelle full optional pensate per il lancio sul mercato che avverrà entro l’estate.
Nuovi modelli (già si parla di un SUV più grande di Stelvio per il 2027) margini di profitto, investimenti sugli stabilimenti italiani. Tutte buone notizie che si scontrano con lo “zoccolo duro” rappresentato da chi non crede, e sono in tanti, che l’elettrico rappresenti il vero futuro per l’industria dell’auto. Imparato, dall’alto della sua esperienza, la pensa esattamente al contrario. L’elettrico è assolutamente il futuro, e verrà anticipato sulla tabella di marcia lanciando l’ultimo modello ibrido già nel 2024, prima della completa transizione.
A qualche alfista sarà già venuto il mal di pancia ma le parole di Imparato riguardo l’elettrificazione della Casa di Arese suonano come una mezza “condanna” alla passione senza freni dell’appassionato duro e puro. Certo, c’è tempo per digerire la notizia che condanna il termico a favore dell’elettrico, e ci saranno varie tappe di avvicinamento che iniziano con Tonale (la prima ibrida plug-in della storia del Marchio) e proseguiranno con il lancio del B-SUV che sarà sia ibrido sia elettrico nel 2024.
C’è ovviamente una spiegazione logica a tale conclusione, e qui comanda il dio denaro. Imparato ha spiegato che progettare oggi un motore termico Euro 7 (le nuove regole entreranno in vigore dal 2027) costerebbe troppo per poi rimanere sul mercato per pochi anni, considerato l’orizzonte Carbon Neutral che la stessa Stellantis perseguirà entro il 2038.
L’auto elettrica, nei piani di Imparato, deve diventare un oggetto considerabile al pari della termica. Oggi sembra impossibile, ma l’obiettivo che bisogna raggiungere è proprio quello: abbassare i costi, facilitare la ricarica, aumentare l’autonomia. Una strada è aumentare a dismisura le colonnine sul territorio, ma rimarrà il problema delle soste e dei tempi di attesa se ci sarà la fila per caricare di cui Imparato sembra non preoccuparsi.
Intanto a Pomigliano i sorrisi si sprecano per gli ordini che si stanno ricevendo relativi all’acquisto di Tonale, con l’obiettivo di arrivare alle 80/100.000 unità all’anno, complice un mercato statunitense in espansione.
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